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INTERPELLANZA – Quel pasticciaccio brutto di via Bellardi

PREMESSO CHE

  • il 1° giugno 2018 lo scrivente effettuava un sopralluogo in via Bellardi 71 (Circoscrizione IV) ove, proprio di fronte al Circolo Didattico Kennedy, sorge un’ampia area occupata fino al 2009 dall’officina meccanica Ghibaudi&Mignacco;

RILEVATO CHE

  • a seguito del sopralluogo lo scrivente presentava un’interpellanza (mecc. 2018 02287) per enunciare le molteplici problematiche: la recinzione facilmente rimovibile che in alcuni punti presentava ampi squarci tali da consentire un facile accesso all’area, la vegetazione che all’interno dell’area era visibilmente incolta, i rifiuti di ogni tipo quali televisori, sanitari, estintori, bottiglie di vetro, plastica, pneumatici, carte e cartoni, lattine, materiale ferroso e ligneo e la presenza di una colonia felina non autorizzata e non registrata;

CONSIDERATO CHE

  • così rispondeva l’Assessore Unia in Aula il 9 luglio 2018: ”L’area patrimonio effettuate le necessarie verifiche ha reso conto che la superficie individuata dalla richiesta presentata dal Consigliere interpellante non è di proprietà della Città. Il comandante del Corpo di Polizia Municipale per quanto di competenza comunica che nelle località di via Bellardi 71 dove insiste l’ex officina meccanica Ghibaudi & Mignacco il personale di Comando della Sezione 4 ha già effettuato alcuni accertamenti nel novembre 2017, le verifiche esperite hanno evidenziato che l’area non è di proprietà della Città, ma appartiene all’Immobiliare Magusa di Ghibaudi & C. con sede in Torino corso Vinzaglio 24. Durante i controlli è stato verificato che la recinzione perimetrale del terreno era danneggiata in più punti e per risolvere diverse criticità è stato svolto un intervento congiunto tra personale del Comando Sezione 4 e un rappresentante della proprietà e un responsabile dell’ufficio verifiche edilizie e pronto intervento della Città di Torino. Accertata la presenza della colonia felina segnalata è stato richiesto un sopralluogo congiunto con addetti dell’ASL di via della Consolata 10 per una valutazione di problemi ambientali, nel maggio 2018 gli agenti di zona hanno effettuato ulteriori controlli riscontrando che tutta la proprietà risultava recintata, ma lungo il suo perimetro erano presenti vegetazione spontanea e rifiuti abbandonati di varia natura che potevano causare possibili problemi di igiene. Al momento delle verifiche sono stati rinvenuti rifiuti lungo il perimetro della zona, ma non gli autori materiali degli abbandoni, pertanto è stato richiesto alla società AMIAT un intervento per il recupero dei rifiuti che è stato regolarmente effettuato. La Circoscrizione 4 ha comunicato di non aver competenze sul sito in oggetto dell’interpellanza poiché trattasi di area a soggetto di PEC, pertanto di competenza del Servizio Urbanizzazione al quale rivolgersi per avere ragguagli sullo stato dell’iter burocratico e per eventuali solleciti al privato per la messa in sicurezza e pulizia dell’area. Il Servizio Urbanizzazione conferma quanto riportato da Circoscrizione, la proprietà dei sedimi in discorso ha presentato alla Divisione Urbanistica la proposta di Piano Esecutivo Convenzionato per la trasformazione dell’area denominata Basse di Dora. L’area interessata è costituita dall’isolato compreso fra le vie Carrera, Bellardi, Pacchiotti e la strada Vicinale Basse di Dora, il progetto prevede la realizzazione di un fabbricato residenziale e spazi a Verde Pubblico di cerniera compresi tra via Bellardi e via Pacchiotti, tale progetto è stato trasmesso il 27 giugno 2018 al Servizio Urbanizzazioni per la verifica delle opere di urbanizzazione previste nel progetto, pertanto prima di dare corso alla convenzione sarà cura dell’ufficio esaminare le opere e chiedere alla proprietà eventuali integrazioni in base alle esigenze dei vari servizi della Città. L’opera è anche oggetto di procedura per l’avvio di una verifica di assoggettabilità a Valutazione Strategica Ambientale, la cui competenza è in capo al Servizio Adempimenti Ambientali e relativamente ai rifiuti abbandonati potrà essere sollecitata la proprietà privata ad intervenire, diversamente qualora non si abbia riscontro dovrà provvedersi mediante l’emissione di ordinanza da parte dell’Area Ambiente competente per la materia. Il Servizio di Politiche per l’Ambiente dopo aver premesso che le colonie feline sono vere e proprie aggregazioni composte da un numero variabile di gatti strutturate e legate ad un territorio in cui questi trovano tutte le risorse necessarie per sopravvivere, cibo, acqua, rifugi adatti anche per riprodursi e che molto spesso coincidono con spazi verdi abbandonati, ruderi più o meno custoditi, giardini privati non troppo frequentati dalle persone. Precisa che l’ufficio tutela animali provveda al censimento di esse al fine di mapparle sul territorio cittadino su espressa richiesta della gattara che se ne sta occupando e che in tal modo potrà usufruire del Servizio Veterinario gratuito della Città per la cura e la sterilizzazione dei gatti. Esistono pertanto gatti liberi, colonie censite ed altre non censite, inoltre bisogna tener conto che i gatti sono territoriali e si spostano nell’interno di un’area che per i maschi non sterilizzati può coprire al massimo di una zona avente un chilometro di raggio dal punto di alimentazione, tutti gli altri gatti tendono invece a rimanere nelle vicinanze del punto stabile e ad allontanarsi circa 300 metri da esso. Nella ricerca sul database delle colonie feline risulta esservi una colonia regolarmente censita con protocollo 4317 del 13 aprile 2011 proprio in via Bellardi all’interno del Circolo Didattico Kennedy con entrata in via Giacinto Pacchiotti 102, in data 4 luglio 2018 l’ufficio tutela animali ha pertanto effettuato un sopralluogo presso l’area oggetto dell’interpellante riscontrando che all’interno è stato posizionato un ricovero per la sosta e alimentazione dei gatti e che il Circolo Didattico Kennedy si trova esattamente di fronte all’area oggetto dell’interpellanza, data la premessa e le constatazioni sopra espresse alla luce dei gatti che si alimentano all’interno del Circolo sono gli stessi che si alimentano anche all’interno del punto di alimentazione costruito all’interno dell’area in disuso.”;
  • ad oggi l’area continua ad avere i connotati tipici di una discarica a cielo aperto, recentemente una cancellata è stata abbattuta dal vento e la presenza di colonie feline è in continua – e probabilmente incontrollata – proliferazione;

INTERPELLA

Il Sindaco e l’Assessore competente per sapere:

  1. a che punto sia il progetto per la trasformazione dell’area denominata “Basse di Dora” (prot. 2016-14-017272 del 20 giugno 2018), se sia stato dato avvio alla Convenzione, se l’opera sia stata assoggettata a Valutazione Ambientale Strategica e quali siano i motivi dello stallo (l’area è nelle medesime condizioni da anni);
  2. se nell’area in oggetto e nei residui dei fabbricati siano state rinvenute tracce di amianto e se in tal senso siano state svolte le opportune indagini;
  3. se, in merito ai rifiuti contenuti nell’area, da giugno 2018 ad oggi l’Amministrazione abbia formalmente sollecitato la proprietà ad intervenire e, se sì, quale il riscontro ricevuto;
  4. se l’Amministrazione intenda adottare un provvedimento contingibile e urgente che imponga alla proprietà la rimozione dei detriti e dei rifiuti abbandonati e la bonifica dell’area;
  5. se sia stata accertata la presenza di una colonia felina “abusiva” all’interno dell’area (sotto una tettoia appositamente realizzata) e se l’Amministrazione intenda svolgere i necessari approfondimenti anche in considerazione di quanto disciplinato dall’art. 36 del Regolamento n. 320 per la tutela e il benessere degli animali.

Silvio Magliano

INTERPELLANZA – Il rinnovo dell’illuminazione pubblica vedrà mai la luce (a led)?

PREMESSO CHE

  • l’Amministrazione Fassino aveva meritoriamente avviato il progetto “Torino a led” che prevedeva la sostituzione delle vecchie lampadine dell’illuminazione pubblica con nuove lampade a led;
  • alla base c’era l’intenzione di rinnovare il parco luci, coniugando risparmio in bolletta ed efficienza luminosa;
  • tra il 2015 e il 2016 furono sostituite circa 60.000 lampadine;

RILEVATO CHE

  • con il cambio della guida al vertice dell’Amministrazione cittadina si è avuta una battuta di arresto nel processo di sostituzione e di ammodernamento dell’illuminazione pubblica;
  • i quartieri rimasti indietro – un autentico e costante tallone d’Achille per l’Amministrazione 5 stelle – sono proprio quelli periferici a cui la Sindaca aveva strizzato l’occhio, anzi entrambi, promettendo risorse e miglioramento dei servizi al cittadino;
  • nonostante tra i punti programmatici dei 5 stelle vi fosse una particolare attenzione al risparmio energetico, nei primi anni 3 anni di Amministrazione Appendino non v’è stata traccia di attenzione verso l’illuminazione pubblica;
  • solo nel mese di luglio 2019 (a 3 anni dall’insediamento e a meno di 2 dal termine del mandato) la Sindaca ha annunciato in conferenza stampa l’avvio, nelle settimane successive, del progetto “Led per Torino”;

CONSIDERATO CHE

  • lo scrivente ha ricevuto molteplici segnalazioni da cittadini residenti nel quartiere Mirafiori nord (Circoscrizione 2) che auspicano sia migliorata e implementata l’illuminazione nelle vie Pertinace (da via Nallino a via Don Grazioli), Don Grazioli (da corso Orbassano a corso Siracusa), Dandolo (da piazza Omero a corso Siracusa) e Fatebenefratelli (da via Nallino a via Dandolo);
  • la maggior parte dei punti luce presenti nel territorio cittadino – e la Circoscrizione 2 non fa eccezione – risalgono agli anni Sessanta, sono vetusti e distanti tra loro, non proiettano un utile fascio di luce e non sono efficaci né dal punto di vista del risparmio energetico né della sicurezza che scaturisce da una città senza zone oscure;

INTERPELLA

Il Sindaco e l’Assessore competente per sapere:

  1. come l’Amministrazione intenda ricuperare il tempo perso nei primi 3 anni di governo della città, portando a compimento entro giugno 2021 il rinnovo dell’illuminazione pubblica;
  2. se e quando si intenda intervenire nel territorio della Circoscrizione 2;
  3. se e quando si intenda migliorare l’illuminazione nelle vie Pertinace, Don Grazioli, Dandolo e Fatebenefratelli (nei tratti già precisati sopra);
  4. quali siano le indicazioni emerse nel corso dell’Assemblea Pubblica tenutasi il 18 dicembre u.s. presso la Sala Consiglio della Circoscrizione 2 avente come ordine del giorno “Percorso condiviso per raccogliere proposte e suggerimenti per migliorare l’illuminazione pubblica del territorio”.

Silvio Magliano

INTERPELLANZA – Basta chiacchiere, adesso qualcuno faccia qualcosa per il Centro Commerciale Le Verbene

PREMESSO CHE

– è giunta notizia che Poste Italiane a seguito dei sopralluoghi tecnici effettuati presso il centro commerciale sito in via delle Verbene 11, non sarebbe intenzionata a trasferire la propria sede situata attualmente in piazza Montale presso dei locali di proprietà dell’ATC;
– il Consiglio Comunale in data 11 novembre 2019 non ha approvato la mozione (mecc. 2019 3899/002) presentata in data 20 settembre 2019 dalla Consigliera Deborah Montalbano e dal Consigliere Silvio Magliano, che chiedeva di avviare tutte le azioni possibili a supporto dello sviluppo commerciale e sociale del Centro Commerciale Le Verbene, scongiurandone in tal modo la chiusura definitiva e la perdita di decine di posti
di lavoro; di rivedere il citato Regolamento n. 334 ed in particolar modo l’articolo 8 “Canone di concessione” comma 1, per permettere lo stralcio delle spese di canone dei posteggi inutilizzati all’interno della struttura stessa; di intervenire a supporto del Centro Commerciale per quanto concerne la manutenzione straordinaria per la messa a norma dei posteggi attualmente inutilizzati;

CONSIDERATO CHE

– i commercianti del Centro Commerciale Le Verbene denunciano da mesi la loro difficoltà nel farsi carico delle ingenti spese di locazione previste dalla concessione del 13 ottobre 2015 A.P. n. 1573;
– continuano a susseguirsi chiusure causate dall’inerzia di questa Amministrazione e dalle mancate risposte alle difficoltà e ai bisogni degli esercenti del Centro Commerciale;
– all’interno dei locali non utilizzati persiste la necessità di interventi di manutenzione straordinaria;

INTERPELLANO

La Sindaca e l’Assessore competente per sapere:

1) cosa intende fare l’Amministrazione Comunale per scongiurare la chiusura del Centro Commerciale de Le Verbene;
2) se da come risulta Poste Italiane non abbia intenzione di trasferire la propria sede e questa Amministrazione pensi di rivalutare la proposta di revisione del Regolamento della Città di Torino n. 334 per poter calcolare le spese di locazione a rivedere il citato Regolamento ed in particolar modo l’articolo 8 “Canone di concessione” comma 1, per permettere lo stralcio delle spese di canone dei posteggi inutilizzati all’interno della struttura stessa;
3) ad intervenire a supporto del Centro Commerciale per quanto concerne la manutenzione straordinaria per la messa a norma dei posteggi attualmente inutilizzati ed estrapolare da essi le metrature dei locali in disuso.

Deborah Montalbano
Silvio Magliano