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INTERPELLANZA – Case ATC via Bologna 267 e occupazioni indebite: negare, negare sempre, negare anche l’evidenza. questo è il metodo giusto per governare la complessità della città?

RICORDATO CHE

  • con un’interpellanza depositata il 4 settembre 2020 (mecc. 2020 01863) lo scrivente ha inteso informare l’Amministrazione circa le numerose e preoccupanti segnalazioni provenienti da cittadini residenti in via Bologna 267 e aventi ad oggetto la presenza di insediamenti costanti di persone di etnia rom nelle aree e negli spazi comuni e a cui si legava eziologicamente il fenomeno dell’occupazione abusiva di unità immobiliari ATC nonché la creazione di situazioni di degrado e di disturbo della quiete pubblica. Quanto descritto nel testo dell’atto era corroborato da una corposa documentazione fotografica prontamente recapitata via mail alla Segreteria della Sindaca il 15 settembre 2020, subito dopo l’assegnazione dell’interpellanza;
  • questa la lapidaria risposta proferita dalla Sindaca il 19 ottobre 2020 (si riporta il testo della risposta tratto dal verbale): “Per quanto attiene a via Bologna 267 il personale del reparto Polizia Abitativa è intervenuto più volte, senza riscontrare i fenomeni segnalati. Dal colloquio con alcuni inquilini è altresì emerso che non appare vero che gli occupanti abusivi arrechino disturbo o che le masserizie accumulate nelle cantine appartengano a residenti dello stabile. I tre nuclei che occupano abusivamente gli appartamenti sono stati richiamati all’adozione di comportamenti rispettosi. Non si è provveduto allo sgombero, in quanto tutti i nuclei presentano alcuni componenti o minori o in stato di disagio. […] Nelle prossime settimane, ma in realtà in modo abbastanza costante, mi dice il Comandante, nelle prossime settimane comunque saranno effettuate ulteriori verifiche sulle occupazioni per poter aggiornare la situazione, cosa che farò e sono certa che il Consigliere Magliano nuovamente chiederà aggiornamenti in tal senso.”;

RICORDATO INOLTRE CHE

  • con una precedente interpellanza presentata il 5 giugno 2020 (mecc. 2020 01270) lo scrivente si faceva latore di alcune preoccupate e preoccupanti segnalazioni da parte di inquilini residenti presso le case ATC in via Bologna 267: da fine dicembre 2019 erano stati occupati diversi appartamenti da parte di persone di etnia rom. Si trattava di una ventina di persone che usavano stazionare in cortile durante il giorno con le loro auto e con caravan in strada. Gli inquilini/affittuari non avevano più la possibilità di parcheggiare le loro auto nel cortile. Inoltre, venivano scaricati vicino ai bidoni vari generi e tipologie di rifiuti e chi si azzardava a porre rilievi veniva ricoperto di improperi e insulti; si erano già verificati episodi di violenza e si stavano inoltre verificando numerosi furti nelle cantine. Altri punti di doglianza risiedevano nel fatto che gli inquilini/affittuari pagavano le spese generali anche per i consumi incontrollati degli occupanti abusivi;
  • questa la risposta ricevuta dalla Vice Sindaca nel corso del Consiglio Comunale del 6 luglio 2020: “Nel caso specifico gli accertamenti effettuati presso le case ATC di via Bologna 267 non hanno riscontrato particolari criticità a parte qualche caso di presenze piuttosto numerose nel cortile. Gli agenti, comunque, hanno provveduto a diffidare le famiglie occupanti abusive dal creare disturbi o assembramenti nelle parti comuni.”;              

RILEVATO CHE

  • nelle ultime settimane lo scrivente ha continuato a ricevere sempre più preoccupate segnalazioni provenienti da cittadini residenti nei condomini ATC in via Bologna 267;
  • è costante e perpetua la presenza di decine di persone di etnia rom presso il cortile condominiale, spazio che per queste persone è divenuto luogo di ricreazione, di svago, di attesa e osservazione e talvolta anche di lavoro (come officina a cielo aperto): da ciò ne deriva un indomito viavai negli alloggi e nelle cantine, la sosta di numerosi mezzi e furgoni, l’intimidazione e le minacce ai danni dei residenti regolari e molti altri comportamenti contrari sia al buon senso sia al senso civico;
  • è stato riferito allo scrivente della quotidiana quanto sospetta presenza di un cittadino di origine italiana, che non pare sia residente presso i condomini in oggetto ma che permane giornalmente per lungo tempo, posteggiando nel cortile la sua auto o il suo scooter o il suo furgone e trascorre molto tempo intrattenendosi in conversazioni con esponenti della comunità rom insediata abusivamente presso il cortile di via Bologna 267;
  • i cittadini temono che questa persona possa svolgere un ruolo di raccordo tra immobili ATC liberi e conseguenti occupazioni abusive, consistente essenzialmente nell’indicare ai rom le unità immobiliari libere e/o in fase di dismissione;
  • allo scrivente sono state fornite numerose foto e filmati che verranno allegati al presente atto e inviati alla Segreteria della Sindaca e del Comandante, se interessati al riconoscimento di questa persona e alla individuazione del ruolo svolto;     

 CONSIDERATO CHE

  • l’occupazione abusiva degli immobili ATC e delle loro pertinenze non può essere equiparata all’acquisizione di un diritto e tantomeno può essere inclusa nel novero delle azioni legali, va contrastata con prontezza e senza ritardi con gli strumenti di cui è titolare l’Amministrazione;

INTERPELLA

Il Sindaco e l’Assessore competente per sapere:

  1. se l’Amministrazione, in conseguenza di quanto risposto dalla Sindaca alla precedente interpellanza (“nelle prossime settimane comunque saranno effettuate ulteriori verifiche sulle occupazioni per poter aggiornare la situazione, cosa che farò e sono certa che il Consigliere Magliano nuovamente chiederà aggiornamenti in tal senso”) abbia svolto gli opportuni ulteriori accertamenti e abbia constatato qualcosa in più del poco precedentemente riferito;
  2. se e come avvengano gli interventi della Polizia Municipale a fini di ascolto dei residenti intimiditi e vessati dalla permanenza dei rom: se in modo tale da non far esporre questi cittadini e con le cautele necessarie all’uopo, in considerazione delle successive ripercussioni e vendette che chi segnala ha già subito e potrebbe ulteriormente subire;
  3. se siano stati individuati i minori di etnia rom in età di obbligo scolare, se sia stata opportunamente accertata la loro iscrizione alle Scuole e la effettiva frequenza dei percorsi formativi. Qualora iscritti, se l’Amministrazione abbia ritenuto meritevole di instaurare un dialogo con i genitori e con i Dirigenti scolastici;  
  4. se l’Amministrazione abbia identificato il signore cui si fa cenno nel paragrafo “rilevato che”, se abbia indagato il motivo della sua costante permanenza in via Bologna 267, se sia stata individuata la natura e l’oggetto del suo costante dialogo con la popolazione rom, se sia noto il suo luogo di residenza e se egli sia già conosciuto dall’Amministrazione;
  5. se l’Amministrazione, qualora ritenesse di non avere competenza in materia, desideri coinvolgere altri attori pubblici al fine di incrementare il livello di sicurezza dei cittadini residenti nei condomini ATC di via Bologna 267.

Silvio Magliano