Anagrafe, no alle chiacchiere, sì a nuove assunzioni
Il Comune smetta di parlare di straordinari. Sono solo due le misure utili alla risoluzione del problema delle Anagrafi cittadine: o si assumono nuove persone o si spostano dipendenti.
Il Comune smetta di parlare di straordinari. Sono solo due le misure utili alla risoluzione del problema delle Anagrafi cittadine: o si assumono nuove persone o si spostano dipendenti.
Nessuna risoluzione del problema a distanza di mesi: misure non sufficienti, non percorribili o non efficaci da parte dell’Amministrazione. I cittadini si aspettano qualcosa di più.
Dopo aver dichiarato, pochi mesi fa, “Non è vero niente”, il Vicesindaco si rimangia le parole. Con una nonchalance irritante. Taglio assurdo e ideologico contro realtà che fanno del bene a tutti i torinesi in condizioni di bisogno. Senza distinzione.
Ma l’aumento dell’aliquota Imu per chi “viene incontro” alle fasce più deboli non è l’unica (e assurda) stangata: tra Tari, Tasi, Cosap e altre voci il “conto”, per i torinesi, fa circa 12 milioni.
Dopo tre anni spariscono le agevolazioni per i proprietari che riducono i canoni d’affitto agli inquilini in difficoltà. Atto miope e ideologico: chiamata a rispondere ai tagli imposti dal Governo centrale, la Giunta lo fa nella maniera peggiore. Torino è sempre più la capitale delle tasse e dei balzelli.