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Per i Moderati chiudere la sede della Municipale di via Morandi 10 a Torino è un errore clamoroso

Ignorati tutti i nostri appelli, inascoltate tutte le nostre richieste: così si lascia sguarnito un quartiere. Preoccupazione per il futuro del personale e della stessa struttura. Il nostro impegno continua: si garantisca almeno un punto di riferimento in Strada Comunale 7.

Via Morandi 10, siamo al capolinea. Ci giunge notizia che la chiusura della Sezione della Municipale è ormai imminente. Un momento che non avremmo mai voluto commentare. Tutti i nostri appelli sono rimasti inascoltati e un intero quartiere resta così sguarnito, alla faccia di ogni promessa e di tutta la retorica sull’attenzione alle periferie: parole che si sono dimostrate vuote, ancora una volta, alla prova dei fatti.

Che cosa ne sarà del personale? Davvero pensiamo che un quartiere ampio come Mirafiori Sud possa fare a meno di questo presidio? Davvero pensiamo che la sede di via Pinchia sia sufficiente per un così ampio territorio e strutturalmente adatta ad accogliere un numero così rilevante di agenti e operatori?

La battaglia dei Moderati va avanti. Mirafiori Sud deve poter contare almeno su una squadra di operatori della Polizia Municipale presso la sede della Circoscrizione in Strada Comunale 7, per svolgere le attività necessarie e garantire l’operatività di almeno due pattuglie. Non possiamo pensare che i residenti si accollino pellegrinaggi di chilometri da un ufficio all’altro. Vigileremo, inoltre, sul futuro della struttura di via Morandi.

Il mero calcolo contabile delle risorse sta avendo ancora una volta la meglio sugli interessi dei cittadini. La presenza fisica, stabile e costante di agenti e operatori sul territorio non è commutabile con altre modalità di presidio e lavoro. Mirafiori Sud perde – dopo sportelli bancari e postali – anche questo servizio. 

Silvio Magliano – Capogruppo Moderati, Consiglio Comunale Torino.
Carlotta Salerno – Coordinatrice Provinciale dei Moderati.
Alessandro Nucera – Moderati, Vice Presidente Circoscrizione 2.
Elena Zeppola   – Capogruppo Moderati, Circoscrizione 2.
Claudio Monaco – Vice Capogruppo Moderati, Circoscrizione 2.
Vito Gentile – Consigliere Moderati, Circoscrizione 2.

Nuova Scleroderma Unit al Mauriziano: bella notizia

GILS amplia l’assistenza sul territorio con una nuova Unità a Torino: ottimo segnale per i malati di sclerosi sistemica dopo mesi nei quali, causa COVID-19, tante volte sospese o rinviate sono state cure e terapie.

Notizia positiva: la dodicesima Scleroderma Unit sul territorio nazionale apre presso l’AO Ordine Mauriziano a Torino. La nuova Unit si aggiunge a quella da anni attiva presso l’AOU San Luigi Gonzaga di Orbassano. Mi congratulo con GILS (Gruppo Italiano perla Lotta alla Sclerodermia) e con la Direzione Generale del Mauriziano: in questo modo si compie un importante passo avanti nell’assistenza ai malati di sclerosi sistemica e si potenzia la possibilità di effettuare diagnosi precoci e il follow-up terapeutici, fondamentali per la cura di questa patologia autoimmune. La nuova Scleroderma Unit è a maggior ragione importante dopo mesi nei quali, a causa dell’emergenza pandemica, cure, assistenza e terapie sono state in tanti casi sospese o posticipate. Un bel segnale e un importante messaggio di speranza. 

Investire oggi sull’Università per costruire il domani

La relazione dell’Ires questo pomeriggio in VI Commissione dimostra quanto livelli di eccellenza anche in questo segmento possano fare la differenza.

La didattica a distanza non è, per quanto riguarda le Università, una novità dell’anno in corso: le università telematiche esistono dal 2003 e da anni sono in crescita a doppia cifra per numero di iscritti. Ecco che aumentano gli iscritti stranieri ai nostri atenei anche in questo drammatico e atipico 2020. La didattica in presenza resterà tuttavia la modalità principale. Mantenere alto il livello dell’offerta didattica e migliorare decisamente le infrastrutture e i servizi per gli studenti (trasporti, residenzialità per gli studenti che provengono da fuori) è dunque la sfida. L’indotto economico garantito dagli studenti non piemontesi iscritti alle nostre università può essere quantificato, in termini strettamente economici, in mezzo miliardo di euro. Ogni studente universitario fuori sede residente sul nostro territorio spende in media, si calcola, dai 7mila ai 10mila euro l’anno: una somma nella quale confluiscono canone d’affitto, spese quotidiane, vestiario, divertimenti e tante altre voci. C’è poi un altro tipo di ritorno, non immediatamente esprimibile su base economica, ma altrettanto importante: ogni studente fuori sede soddisfatto della propria esperienza in Piemonte è potenzialmente il più efficace e sincero testimonial per il nostro territorio. 

Protezione Civile: l’impegno dei Volontari è inversamente proporzionale ai contributi ricevuti dal Comune

Al momento i fondi per il 2020 non risulterebbero erogati alle Associazioni del territorio: la Città intende farlo? In quali tempistiche? Lo chiedo alla Giunta, tra gli altri interrogativi, con un’interpellanza appena presentata.

Grande sforzo profuso, in questi mesi di pandemia, dagli 800 Volontari della Protezione Civile delle Associazioni torinesi: uno sforzo, purtroppo, inversamente proporzionale ai fondi finora ricevuti. Non risulterebbero ancora liquidati, infatti, i rimborsi per l’anno in corso indicati nella DGC 2020 01008: porto dunque nuovamente il tema in Sala Rossa con un nuovo quesito appena presentato, dopo la precedente interpellanza dello scorso aprile. L’importo annuale allocato, pari a 70mila euro, pare ancora congruo alla luce dell’emergenza e delle maggiori spese che le Associazioni si sono trovate ad affrontare e anticipare? Questa Amministrazione intende incrementarlo? Chiederò, inoltre, se l’Amministrazione intenda offrire contributi alle Associazioni per il graduale rinnovo del proprio parco veicoli e come si siano impiegati i contributi erogati quest’anno dal Dipartimento Nazionale della Protezione Civile e dell’ANCI. Mi aspetto risposte convincenti: non vorrei dover commentare l’ennesimo caso di ingratitudine delle Istituzioni nei confronti del Volontariato.

Nuove “Ecoisole Smart”, al momento più ombre che luci

I cambiamenti, di modalità e di raccolta, non sono stati, fin qui, adeguatamente accompagnati dall’Amministrazione.

E i risultati si vedono. Se è positiva la prospettiva della collocazione di fototrappole in alcuni quartieri della città (come da me, peraltro, richiesto nelle scorse settimane in Consiglio), merita una riflessione di segno totalmente opposto il fatto che ancora diverse di queste Ecoisole non funzionano in maniera ottimale o sono posizionate in maniera non consona. È necessario razionalizzarne la disposizione e, in generale, mantenere alta l’attenzione affinché questo importante investimento da parte della Città non si risolva in un nulla di fatto. I cambiamenti di abitudini devono sempre essere in qualche modo accompagnati dalla politica.