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INTERPELLANZA – “MINISUK” IN CORSO RACCONIGI: UNA SUCCURSALE DEL “BARATTOLO” CONSENTITA DALL’AMMINISTRAZIONE?

 

Il sottoscritto Consigliere Comunale,

PREMESSO CHE

–        corso Racconigi si trova a Torino in zona Cenisia nel territorio della Circoscrizione 3;

–        ogni giorno, dal lunedì al sabato, si svolge il mercato nel tratto compreso tra corso Peschiera e corso Vittorio Emanuele II;

–        si tratta del secondo mercato della Città e con la fama di essere il mercato più lungo d’Europa;

–        lo scrivente ha effettuato un sopralluogo in data 18 luglio u.s. insieme ad un gruppo di cittadini;

RILEVATO CHE

–        la competente Sezione Territoriale della Polizia Municipale effettua il servizio di spunta e di controllo dell’area mercatale fino a metà mattina (ore 10 circa);

–        alcune persone sostano con auto e furgoni già dalle prime ore del mattino nel tratto del mercato compreso tra corso Vittorio Emanuele II e via Foresto;

–        appena la Polizia Municipale abbandona il mercato, queste persone piazzano a terra i loro teli, scaricano quanto contenuto nelle auto e nei furgoni ed espongono in vendita la merce;

–        si tratta di cianfrusaglie, articoli tecnologici di provenienza sospetta, abbigliamento, calzature, pelletteria, pentole e altre tipologie di merce compresi talvolta oggetti di valore;

–        come indicato da residenti e ambulanti, tale fenomeno si ripete quotidianamente;

CONSIDERATO CHE

–        a più riprese, durante la campagna elettorale per le Comunali 2016, l’attuale Amministrazione aveva espresso l’impegno di operare a favore della legalità;

–        tutti i fenomeni di abusivismo commerciale, come indicato dallo scrivente in altra occasione con interpellanza mecc. (2017 02121/002), hanno ripercussioni negative sia sotto il profilo commerciale sia sotto il profilo della sicurezza urbana sia dal punto di vista fiscale;

INTERPELLA

La Sindaca e l’Assessore competente per sapere se:

1)         l’Amministrazione sia a conoscenza di tale fenomeno cha ha cadenza quotidiana;

2)      i soggetti che svolgono le attività descritte in narrativa siano in regola con i permessi e con i pagamenti inerenti lo svolgimento di attività di commercio ambulante;

3)      la Divisione Tributi abbia svolto attività di accertamento patrimoniale, fiscale e contributivo in merito a tali soggetti;

4)      siano stati controllati i veicoli utilizzati per il trasporto della merce da esporre dal punto di vista della copertura assicurativa e dell’immatricolazione;

5)      l’Amministrazione abbia un programma efficace e concreto per contrastare i fenomeni di abusivismo che danneggiano sia il commercio sia la sicurezza urbana;

6)      sia intenzione dell’Amministrazione di predisporre un servizio di controllo durante l’intero arco dell’orario di svolgimento del mercato coinvolgendo in tale operazione non solo le Sezioni Territoriali, già gravate da numerose responsabilità, ma anche i Nuclei specialistici competenti per materia.

F.to            Silvio Magliano

INTERPELLANZA – La piscina Colletta piace ai cittadini ma non all’Amministrazione che l’ha incomprensibilmente rinchiusa nel “Barattolo”!

PREMESSO CHE

  • la piscina Colletta si trova a Torino in via Ragazzoni 5 nel territorio della Circoscrizione VII;
  • essa è situata all’interno del Parco Colletta, è dotata di un’ampia zona verde ed è composta da due vasche, una per l’utilizzo invernale e l’altra per l’utilizzo estivo;
  • come indicato sul sito internet della Città di Torino (Comune – Circoscrizione VII – Risorse del territorio – Guida ai servizi – Strutture sportive) la piscina Colletta è stata la più gradita dai cittadini torinesi nell’estate 2016, dato citato anche su Facebook e dal quotidiano La Stampa;
  • l’attuale Amministrazione ha individuato l’area di via Carcano (Circoscrizione VII) quale nuova sede del mercato di libero scambio cd “Barattolo”, peraltro indicandola come sistemazione provvisoria e non definitiva;
  • per giungere alla piscina Colletta in via Ragazzoni bisogna percorrere via Carcano;

RILEVATO  CHE

  • ogni fine settimana, nello specifico ogni domenica dal 23 aprile u.s., circa 400 operatori espongono in via Carcano la propria merce usata e posteggiano i propri veicoli;
  • risulta piuttosto difficoltoso raggiungere una struttura sportiva, o qualunque altra meta, se la strada per accedervi è ostruita e de facto impraticabile;

CONSIDERATO CHE

  • quella che era stata definita dall’Assessore Giusta come una soluzione provvisoria continua settimanalmente, cioè ogni domenica dal 23 aprile u.s., ad ospitare il mercato di libero scambio cd “Barattolo”;
  • da fonti di stampa si apprende che la biglietteria della piscina Colletta avrebbe conosciuto una cospicua riduzione degli ingressi e conseguenti mancati incassi nel corso dell’estate 2017 rispetto a quanto incassato nell’estate 2016 (pag. 50 de La Stampa del 12 settembre 2017);

INTERPELLA

Il Sindaco e l’Assessore competente per sapere:

  1. a quanto ammontano gli introiti incassati dalla biglietteria della piscina Colletta per ingressi riferiti all’intero periodo estivo 2017 (giugno, luglio, agosto, settembre) e allo stesso periodo 2016;
  2. a quanto ammontano gli introiti incassati dalla biglietteria della piscina Colletta per ingressi riferiti alle domeniche dell’intero periodo estivo 2017 (giugno, luglio, agosto, settembre) e alle domeniche dello stesso periodo 2016;
  3. nel caso in cui fosse riscontrata una perdita economicamente apprezzabile, del corrente anno rispetto all’anno precedente, come l’Amministrazione intenda fare fronte a tale ammanco e se e come pensa di garantire il proseguimento dell’attività, anche domenicale, della piscina Colletta.

Silvio Magliano

INTERPELLANZA – PERCHÉ LA CITTÀ VUOLE SVENDERE IL CENTRO AGRO-ALIMENTARE?

I sottoscritti Consiglieri Comunali,

PREMESSO

che CAAT S.c.p.A. è società di servizio di interesse generale con la qualifica di Ente gestore del Centro Agro-Alimentare di Torino, del quale ha anche effettuato la realizzazione di cui la Città di Torino ha una partecipazione al capitale sociale pari al 92,96%;

CONSIDERATO

che la centralità del Centro Agro-Alimentare per lo sviluppo della città e della sua collettività è stata ribadita da questa Amministrazione nel “Documento Unico di Programmazione Anni 2017-2021”, allegato alla deliberazione della Giunta Comunale 3 maggio 2017 (mecc. 2017 00881/024) alle pagine 331 e 332;

APPRENDEVANO

in data 11 agosto 2017 da ‘La Stampa edizione di Torino’ che: “Torino metterà in vendita una parte delle sue società partecipate. Non quelle strategiche, ma certamente alcune rilevanti dal punto di vista economico. La prima a finire sul mercato sarà CAAT: la Città detiene il 92% del centro agro-alimentare, potrebbe decidere di disfarsene interamente o quasi, operazione da cui in teoria potrebbe incassare una trentina di milioni”;

INTERPELLANO

La Sindaca e l’Assessore competente per conoscere:

1)      se le notizie di stampa corrispondono al vero;

2)      quali siano le effettive misure di “valorizzazione” del CAAT cui si allude nel Documento Unico di Programmazione Anni 2017-2021″, allegato alla deliberazione della Giunta Comunale 3 maggio 2017 (mecc. 2017 00881/024), a pagina 331 relativamente al Programma Operativo per Industria, PMI e Artigianato e quali siano i tempi per la loro attuazione e se pertanto in coerenza si intenda mantenere la partecipazione strategica nel CAAT in una prospettiva di mantenimento del micro-tessuto cittadino che, per quanto dichiarato, si intenderebbe preservare;

3)      in che modo, in tal caso, si sia addivenuti ad una valutazione tanto penalizzante del valore della società, considerata già solo la documentazione a conoscenza dei Consiglieri e gli esiti dei lavori delle Commissioni.

F.to:  Enzo Lavolta

Chiara Foglietta

Francesco Tresso

Silvio Magliano

INTERPELLANZA – CENTRO AGROALIMENTARE DI TORINO: SVENDITA AI PRIVATI DI UNA SOCIETÀ D’INTERESSE GENERALE?

Il sottoscritto Consigliere Comunale,

PREMESSO CHE

–        la Città di Torino è socia al 92,96% della C.A.A.T. S.C.P.A. che ha costruito e gestisce il Centro Agroalimentare di Torino;

–        la società C.A.A.T. S.C.P.A., in ragione della sua conduzione e del riconosciuto impegno tanto del C.d.A. quanto del Direttore Generale, risulta aver chiuso il Bilancio 2016 con un attivo di Euro 45.000, per la prima volta dacché la società esiste ed opera, risulta possedere MOL e cash flow positivi, un fatturato medio nell’ultimo triennio di 7,5 milioni di Euro ed un unico debito residuo di 4,4 milioni di Euro su un mutuo iniziale di 30 milioni assistito da un’ottima liquidità di cassa e dall’autofinanziamento delle attività senza ricorso al sistema bancario fatta eccezione per il residuo pagamento del mutuo per la costruzione del Centro;

–        C.A.A.T. s’avvia ad essere al centro del sistema di collegamenti dell’alta velocità (tramite la cosiddetta gronda merci) tant’è che i binari del sistema di collegamento veloce sono previsti nell’immediata prossimità del Centro;

–        è stata recentemente aggiudicata la gara per il progetto preliminare della Linea 2 della Metropolitana di Torino, il cui tracciato è previsto intercettare strada del Portone su cui C.A.A.T. fronteggia;

–        C.A.A.T. presenta ancora volumi edificabili di tutt’altro che trascurabile dimensione;

–        il complesso di questi elementi non può che far supporre che il compendio sia suscettibile di un’importante valorizzazione negli anni a venire;

–        C.A.A.T. è società d’interesse generale, fin qui definita dalla Città strategica per la stessa, in ragione dell’attività che svolge quale terza piattaforma in Italia per la distribuzione di frutta e verdura;

–        l’Assessore al Commercio Sacco, durante la conferenza stampa di fine mandato, del 14 luglio 2017 risulta aver pubblicamente affermato che “come amministrazione siamo consapevoli dell’importanza del CAAT che è una risorsa da valorizzare, un valore che va preservato con grande attenzione”. Del pari il Presidente della CCIAA Ilotte risulta aver nella stessa sede definito il CAAT un'”eccellenza torinese all’interno della quale consideriamo strategico rimanere”;

–        secondo notizie di stampa emerse nel mese di agosto 2017, tutt’al contrario di quanto appena precede, la prima delle società a finire sul mercato nel tentativo di “evitare il dissesto” della Città sarà C.A.A.T. (La Stampa dell’11 agosto 2017, edizione di Torino) a pagina 43 nell’intento di realizzare dalla vendita una trentina di milioni;

–        se tale notizia rispondesse al vero parrebbe profilarsi sia la svendita di un compendio che è destinato a rivalutarsi in modo importante nei prossimi anni sia, ed ancor prima, la cessione ai privati di una società esercente un servizio d’interesse generale, prezioso e da preservare nell’interesse della Città medesima;

CONSIDERATO CHE

–        è precipuo compito dell’Amministrazione quello di mantenere la partecipazione in società che siano d’interesse generale e strategiche per lo sviluppo della Città, anzitutto in funzione della crescita dei traffici commerciali prevedibile in ragione dell’implementazione del sistema ferroviario secondo il progetto dell’alta velocità Italia-Francia con annessa gronda merci;

–        la valutazione attuale della società non sconta i prevedibili sostanziali incrementi che il compendio potrà subire, in ragione di quanto descritto, nei prossimi anni nell’ambito di un plesso – quello di S.I.T.O. – che pare destinato ad essere sempre più strategico per la logistica non solo cittadina o regionale;

–        se le notizie di stampa dell’agosto 2017 rispondessero al vero potrebbe profilarsi, in ragione di quanto precede, nella cessione delle quote di C.A.A.T. un rilevante danno per la Città involgente responsabilità non solo politiche;

INTERPELLA

La Sindaca e l’Assessore competente per conoscere se:

1)      le notizie divulgate da “La Stampa” l’11 agosto 2017 su pretese intenzioni dell’Amministrazione della Città di cedere la propria partecipazione in C.A.A.T. siano fondate e veritiere;

2)      piuttosto la Città intenda confermare C.A.A.T., società d’interesse generale, quale partecipazione strategica semmai da mantenere e da valorizzare, tenute anche conto le rilevanti prospettive di futuro sviluppo e crescita di valore.

F.to            Francesco Tresso, Silvio Magliano

INTERPELLANZA – I TANTI PROBLEMI DEI GIARDINI IN CORSO LANZA: OCCORRE AGIRE!

Il sottoscritto Consigliere Comunale,

PREMESSO CHE

–        il giardino in oggetto ospita un’area gioco bimbi ed è situato in corso Lanza, in prossimità dell’intersezione con via Bicocca, zona Borgo Crimea, nel territorio della Circoscrizione 8;

–           esso è quotidianamente molto frequentato da bambini, genitori e nonni;

–        lo scrivente ha effettuato in zona, insieme a un gruppo di residenti, un sopralluogo in data 30 giugno 2017;

RILEVATO CHE

–        nel giardino si rilevano incuria, degrado, sporcizia ed evidenti segni di atti vandalici ai danni dei giochi bimbi;

–        la staccionata che funge da recinzione in alcuni punti è rotta ed in altri ha delle parti mancanti;

–        una panchina in legno ha lo schienale rotto;

–        l’altalena presente nell’area gioco bimbi è rotta da tempo (manca un seggiolino con relativa catena);

–        la pulizia risulta molto carente, con presenza di immondizia e rifiuti abbandonati a terra;

–        l’erba è evidentemente non curata e necessiterebbe di essere sfalciata con urgenza;

–        lo scrivente segnala, come nota positiva, la presenza di una fioriera allestita dagli alunni della scuola “Don Bosco” nell’ambito del progetto “ciotole fiorite”;

 

CONSIDERATO CHE

–        da tempo i residenti di Borgo Crimea si aspettano un intervento da parte della Civica Amministrazione per la soluzione delle criticità descritte;

–        il giardino in oggetto, se venisse opportunamente pulito, curato e manutenuto, avrebbe tutte le potenzialità per tornare ad essere un luogo autenticamente fruibile da parte dei cittadini che amano trascorrere il tempo libero all’aria aperta godendo del verde e degli spazi pubblici;

INTERPELLA

La Sindaca e l’Assessore competente per sapere:

1)      se l’Amministrazione intenda intervenire, se sì con quali tempistiche, per lo sfalcio dell’erba e la cura della vegetazione;

2)      se l’Amministrazione intenda riparare la staccionata rotta e mancante di alcuni pezzi;

3)      se sia in previsione la riparazione/sostituzione dell’altalena;

4)      se sia in previsione la riparazione/sostituzione della panchina con lo schienale rotto;

5)      quanti siano attualmente i passaggi di AMIAT in zona, se siano considerati sufficienti alla luce delle oggettive condizioni di sporcizia e se sia intenzione dell’Amministrazione incrementarli;

6)      se l’Amministrazione abbia numeri e dati da presentare in merito al progetto “ciotole fiorite” e se abbia in programma di realizzare altri laboratori che possano avvicinare i bambini alla conoscenza ed al rispetto del verde.

F.to  Silvio Magliano