Vaccinare contro il COVID-19 le persone con disabilità è prioritario
Ho ribadito questa mattina in Commissione l’urgenza di garantire l’accesso prioritario al vaccino anti-COVID alle persone con disabilità. La stessa FISH (Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap) ha, nella giornata di oggi, lanciato l’allarme, avvertendo che il 70% delle persone con disabilità rischia di essere escluso dal piano vaccinale aggiornato lo scorso 3 febbraio.
Sarebbe un errore gravissimo, dal momento che queste persone sono ad alto rischio contagio e, nei casi di non autosufficienza, non possono mantenere il distanziamento fisico. Sappiamo che sta circolando una bozza di documento, contenente le linee guida, sulla quale sta lavorando il Ministero con il Comitato Tecnico Scientifico. Mi auguro che si possa arrivare quanto prima a una definizione di tempi e modalità. La stessa Regione Piemonte ha inserito il termine “Persone Fragili” per la Fase 2 e le persone con disabilità sono comprese nella definizione, ma restano oscuri tempistiche e criteri. Conterà la percentuale di disabilità? Quale sarà l’iter? La FISH ha fatto appello, direttamente, al Presidente della Repubblica: da parte mia, dopo aver discusso un Question Time in Consiglio Regionale lo scorso 20 gennaio, ribadisco alla Giunta la richiesta di portare questa istanza alla Conferenza Stato-Regioni e sui tavoli di Governo. La qualità di una Giunta si misura anche dalla sua capacità di farsi rispettare e ascoltare in questi contesti. Rifiutiamo ogni distinguo tra diverse tipologie di disabilità: tutte devono avere accesso al vaccino, accesso che dovrebbe estendersi anche a familiari, assistenti personali e caregiver.