Undicenne insultato perché ebreo, quei ragazzini dove hanno “imparato” a trovare “divertenti” certi comportamenti?
Se uno solo ha pronunciato frasi offensive, tutti hanno riso, cioè hanno colto senso e significato delle offese e delle minacce, trovandole divertenti.
Del brutto episodio è questo uno degli aspetti più preoccupanti: avere la certezza che da qualche parte quei ragazzini hanno imparato a trovare spiritosi ingiurie e insulti e che certe discriminazioni non sono appannaggio del solo passato, neppure nella città di Primo Levi. Tutto questo è fonte di preoccupazione e dispiacere. Ci resta la certezza che l’educazione e lo studio – in famiglia e a scuola – sono il solo antidoto contro le discriminazioni. La nostra totale solidarietà va al ragazzino vittima dell’episodio, alla sua famiglia e a tutta la comunità ebraica.