Trasporti sanitari e sociali a rischio causa caro benzina, ma per la Giunta va tutto bene
La risposta ricevuta, poco fa in Consiglio Regionale, al mio Question Time sul tema non fuga i dubbi e non dissipa le preoccupazioni: al momento i ritardi nei rimborsi delle spese extra raggiungono i quattro anni, mentre gravano sulle Pubbliche Assistenze, per quanto riguarda le convenzioni in forma estemporanea, i costi per l’acquisto dei DPI. Che le PA debbano pagare per svolgere il proprio servizio è assurdo: cambiare le cose è compito della Regione e ci aspettiamo che ciò avvenga in tempi brevi.
Non ci soddisfa e non ci tranquillizza la risposta della Giunta al Question Time sull’impatto del caro carburante sull’attività delle Pubbliche Assistenze. Affermare, come ha fatto l’Assessore Gabusi leggendo in Aula la nota dell’Assessore Icardi, che non sussistono problemi di sorta dal momento che le spese extra si rimborsano tramite rendicontazione è solo una mezza verità: i ritardi nell’erogazione di questi rimborsi extra arrivano infatti ai quattro anni.
Regolamenti alla mano, le Associazioni che erogano servizi di trasporto sanitario e sociale dovrebbero presentare preventivi annuali e quindi ricevere, in anticipo, i vari acconti: i fondi arrivano invece, spesso, alla fine del mese successivo. Non è nemmeno questo il problema più grave: in caso di attività più costosa rispetto al preventivo, infatti, per esempio a causa di un maggiore numero di uscite richieste o, appunto, a causa dell’aumento del costo del carburante, il saldo è versato non prima di quattro o cinque anni.
Per quanto riguarda le collaborazioni in forma estemporanea, cioè i servizi pagati a chiamata, i parametri dei rimborsi risalgono al 2019, cioè prima che per le Pubbliche Assistenze gravassero i costi per i Dispositivi di Protezione Individuale anti-COVID e prima che i prezzi di benzina e gasolio schizzassero alle stelle: le Associazioni stanno, in molti casi, lavorando in perdita.
Non è accettabile che siano le Associazioni di Volontariato a pagare di tasca propria per svolgere la loro attività di soccorso ai piemontesi: la Regione garantisca rimborsi adeguati ed erogati per tempo.