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Tag: welfare

Risorse per 400mila euro sul fondo “Vita Nascente”? Non solo siamo d’accordo, ma ne vorremmo di più

Finalmente la Giunta dà atto e seguito a quanto stiamo chiedendo, come Moderati, da due anni a questa parte in due bilanci diversi, con altrettanti Ordini del Giorno approvati a Palazzo Lascaris a larghissima maggioranza. Sosterrò sempre ogni politica a difesa della vita e ogni buon progetto di tutela materno-infantile: invito i colleghi in Consiglio Regionale, anche tra le file della Minoranza, a fare lo stesso e anzi a chiedere, per questa finalità, risorse ancora più consistenti.

Il fondo “Vita Nascente” e i 400mila euro per sostenere donne e coppie in difficoltà economica che scelgono di portare avanti la gravidanza sono una buona notizia: anzi, avremmo voluto risorse ancora più consistenti. La Giunta parla di “cento bambini in più che potranno nascere”, con più risorse finanziarie potrebbero essere ancora di più. Finalmente la Giunta compie quanto, come Moderati, stiamo chiedendo da due anni a questa parte.

Non ci sembra sensato, come fanno alcuni colleghi, provare a riaccendere vecchie polemiche invece di apprezzare il tentativo della Regione di sostenere chi sta provando a fare una scelta a favore della vita e dimostrando fiducia nel futuro. La fase demografica che stiamo vivendo è preoccupante: ostacolare politiche di sostegno alle nascite non è solo antistorico, ma anche miope dal punto di vista della mera tenuta del Welfare e della previdenza sociale.

Di queste risorse – lo diciamo chiaramente e fin da subito – neanche un euro dovrà restare nelle casse delle Associazioni (e siamo certi, conoscendone valore e serietà, che così sarà): dovranno essere le Associazioni stesse a individuare e a segnalare le madri e le coppie da accompagnare e sostenere nella loro gravidanza, potendo contare sulle risorse economiche regionali e sotto la vigile attenzione degli assistenti sociali e dell’Ente Pubblico preposto.

Da cattolico darò sempre il mio sostegno a ogni politica di aiuto alla vita e alle donne in difficoltà, economica e non solo economica. Conto che lo stesso facciano i tanti colleghi che, in Consiglio Regionale, anche tra i banchi delle Minoranze, si dicono a loro volta sensibili a questi temi.

Piemonte: esplode il fenomeno NEET, che fatica nel Welfare

La nostra Regione, la cui popolazione è sempre più anziana, si posiziona penultima tra le Regioni del Nord nella classifica stilata da Welfare Italia Index in base all’efficacia e alla capacità di risposta del sistema di welfare. Non studia e non lavora un giovane piemontese su cinque. Il messaggio alla Giunta arrivi forte e chiaro: date le condizioni oggettive, serve impegno politico e finanziario, non proclami e tagli al Bilancio.

Welfare Italia Index spietato: nelle classifiche di monitoraggio appena stilate il Piemonte si posiziona al decimo posto tra le regioni italiane per efficacia e capacità di risposta del sistema di welfare: una mediocrità tutt’altro che aurea, che colloca la nostra Regione davanti alla sola Liguria tra le Regioni del Nord. Preoccupa inoltre il fenomeno Neet (persone non impegnate nello studio, né nel lavoro, né nella formazione): lo è, in Piemonte, un giovane su cinque tra i 15 e i 34 anni.

Per quanto riguarda gli indicatori di spesa, il Piemonte fa registrare il settimo posto, mentre nella componente degli indicatori strutturali è al decimo posto. Siamo tra le Regioni più anziane d’Italia (29% di pensionati, rispetto a una media nazionale del 26,9%). Preoccupa inoltre lo “Stato di salute della popolazione”, parametro nel quale ci posizioniamo in tredicesima posizione.

I numeri certificano una situazione che, come Moderati, denunciamo da tempo in Consiglio Regionale: ci auguriamo a questo punto che, se non sono sufficienti le parole delle Minoranze, la Giunta Cirio ascolti almeno le fredde cifre, rinunciando ai tagli e investendo invece, come stiamo chiedendo a più riprese in questa fase di discussione del Bilancio, sui settori che stanno più faticosamente arrancando.