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Piemonte: esplode il fenomeno NEET, che fatica nel Welfare

La nostra Regione, la cui popolazione è sempre più anziana, si posiziona penultima tra le Regioni del Nord nella classifica stilata da Welfare Italia Index in base all’efficacia e alla capacità di risposta del sistema di welfare. Non studia e non lavora un giovane piemontese su cinque. Il messaggio alla Giunta arrivi forte e chiaro: date le condizioni oggettive, serve impegno politico e finanziario, non proclami e tagli al Bilancio.

Welfare Italia Index spietato: nelle classifiche di monitoraggio appena stilate il Piemonte si posiziona al decimo posto tra le regioni italiane per efficacia e capacità di risposta del sistema di welfare: una mediocrità tutt’altro che aurea, che colloca la nostra Regione davanti alla sola Liguria tra le Regioni del Nord. Preoccupa inoltre il fenomeno Neet (persone non impegnate nello studio, né nel lavoro, né nella formazione): lo è, in Piemonte, un giovane su cinque tra i 15 e i 34 anni.

Per quanto riguarda gli indicatori di spesa, il Piemonte fa registrare il settimo posto, mentre nella componente degli indicatori strutturali è al decimo posto. Siamo tra le Regioni più anziane d’Italia (29% di pensionati, rispetto a una media nazionale del 26,9%). Preoccupa inoltre lo “Stato di salute della popolazione”, parametro nel quale ci posizioniamo in tredicesima posizione.

I numeri certificano una situazione che, come Moderati, denunciamo da tempo in Consiglio Regionale: ci auguriamo a questo punto che, se non sono sufficienti le parole delle Minoranze, la Giunta Cirio ascolti almeno le fredde cifre, rinunciando ai tagli e investendo invece, come stiamo chiedendo a più riprese in questa fase di discussione del Bilancio, sui settori che stanno più faticosamente arrancando.

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