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Tag: voucher

Voucher scuola, boom di richieste e fondi insufficienti per Statali e Paritarie: noi l’avevamo detto

Ecco il risultato di un anno di totale mancanza di programmazione e attenzione. Come Moderati l’avevamo detto a più riprese. Ma le nostre richieste di maggiori investimenti sia sul fronte del diritto allo studio sia sul fronte della libertà di educazione (Paritarie) sono sempre state respinte e bocciate in Aula. Chiederemo con forza in Consiglio Regionale un immediato aumento delle risorse.

Boom di richieste per il voucher scuola: Giunta presa in contropiede. Per la prima volta nella storia del Piemonte i fondi non basteranno per coprire tutte le domande di contributi per iscrizione e frequenza (valevoli per le Scuole Paritarie). Tradotto: tantissimi dei nostri ragazzi rischiano di non avere la possibilità di frequentare la scuola. La situazione è drammatica e non è il risultato del caso, ma della totale assenza di programmazione.

Noi lo diciamo da tempo e in previsione di una simile situazione avevamo a più riprese chiesto in Consiglio Regionale di stanziare più risorse. Ma sia sul fronte del diritto allo studio sia su quello della libertà di educazione le nostre richieste si sono sempre scontrate contro i “niet” della Maggioranza e contro l’indifferenza della Giunta. Anche sul fronte delle Scuole Paritarie, a partire dalla richiesta di innalzare a 40mila euro della soglia ISEE per l’accesso al voucher e di potenziare il fondo esistente con un ulteriore versamento di 4 milioni di euro. Diventa difficile dare sempre la colpa al Governo (le cui responsabilità sono peraltro evidenti) quando in Aula si vota contro o ci si astiene.

In questi mesi è emerso uno scenario di assoluta mancanza di attenzione, sia da parte della Maggioranza sia da parte della Giunta, sul tema della programmazione e del diritto allo studio; sul sistema delle Paritarie non ho ancora visto un euro allocato dalla Scuola Primaria in su.

Sapevamo che sarebbe finita così. Presenteremo immediatamente in Consiglio Regionale uno o più atti per chiedere con forza l’aumento delle risorse.

In gioco sono il diritto allo studio e la libertà di educazione per l’anno scolastico che sta per iniziare.

Dopo la mia richiesta in merito, ecco i voucher-sconto per l’acquisto di nuovi abbonamenti GTT

Così l’Amministrazione risponde alla mia mozione sul tema, approvata all’unanimità dal Consiglio Comunale il mese scorso e dunque diventata vincolante. I Moderati hanno da subito avanzato la proposta di un rimborso per gli abbonamenti ai mezzi pubblici non utilizzati durante il lockdown.

Buona notizia: dopo il “sì” unanime della Sala Rossa, lo scorso mese, alla mia mozione sul tema, la Sindaca Appendino ha annunciato la distribuzione di appositi voucher che garantiranno sconti sull’acquisto di nuovi abbonamenti GTT per coloro che non li avevano potuti utilizzare lockdown. Questa è dunque la modalità scelta dalla Sindaca per rispondere alla mia richiesta in merito, che l’approvazione della Sala Rossa ha reso vincolante. Coloro che avevano scelto di utilizzare il trasporto pubblico per recarsi al lavoro o a scuola non hanno poi di fatto utilizzato, durante l’emergenza da COVID-19, quanto acquistato. Soprattutto le famiglie numerose hanno dovuto affrontare esborsi importanti. Mi auguro che, come da mia mozione votata dal Consiglio, i voucher annunciati coprano realmente e completamente, per una cifra equivalente, i mesi di abbonamento pagati e non fruiti. Vigilerò affinché tutto si faccia in tempi brevi.

QUESTION TIME – NON APPLICABILITÀ AL SETTORE NON PROFIT DEL NUOVO ART. 49 COMMA 3 DEL D.LGS 8/2015 SULLA COMUNICAZIONE ENTRO 60’ DALL’INIZIO DELLA PRESTAZIONE DI LAVORO ACCESSORIO DEI DATI ANAGRAFICI (O DEL CODICE FISCALE) DEL LAVORATORE

OGGETTO: “NON APPLICABILITÀ AL SETTORE NON PROFIT DEL NUOVO ART. 49 COMMA 3 DEL D.LGS 8/2015 SULLA COMUNICAZIONE ENTRO 60’ DALL’INIZIO DELLA PRESTAZIONE DI LAVORO ACCESSORIO DEI DATI ANAGRAFICI (O DEL CODICE FISCALE) DEL LAVORATORE”.

PREMESSO

  • che il “buono lavoro” (chiamato anche “voucher”) è una modalità di retribuzione del lavoro accessorio;
  • che, con il decreto legislativo n. 185/2016 correttivo al “Jobs Act”, il Governo ha introdotto alcune disposizioni che integrano e modificano, fra l’altro, il cosiddetto codice dei contratti di cui al D.Lgs. n. 81/2015;
  • che, nell’ambito di tali modifiche, assume particolare rilievo proprio l’intervento in materia di lavoro accessorio, rispetto al quale si introduce una maggiore tracciabilità dei “voucher” e una specifica disciplina sanzionatoria;

CONSIDERATO

  • che il nuovo art. 49, comma 3, del D.Lgs. n. 81/2015 stabilisce anzitutto che “i committenti imprenditori non agricoli o professionisti che ricorrono a prestazioni di lavoro accessorio sono tenuti, almeno 60 minuti prima dell’inizio della prestazione, a comunicare alla sede territoriale competente dell’Ispettorato Nazionale del Lavoro, mediante sms o posta elettronica, i dati anagrafici o il codice fiscale del lavoratore, indicando, altresì, il luogo, il giorno e l’ora di inizio e di fine della prestazione”;

RILEVATO

  • che gli obblighi di comunicazione descritti dalla norma sono, secondo la circolare, “riferiti esclusivamente a imprese e professionisti “
  • che nessuna menzione si fa, nella circolare, del Settore Non Profit;
  • che dunque la circolare esclude il Settore Non Profit, sia esplicitamente sia implicitamente, dall’obbligo sopra descritto;

INTERPELLA

Il Sindaco e l’Assessore competente per sapere se sia intenzione dell’Amministrazione Appendino rispettare le indicazioni della circolare escludendo il Settore Non Profit, come previsto dalla normativa, dall’applicabilità del nuovo art. 49, comma 3, del D.Lgs. n. 81/2015.

Silvio Magliano

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