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Tag: Vita Indipendente

«Zona che vai, “Vita Indipendente” che trovi»: chiediamo linee guida coerenti

Se accogliamo con soddisfazione la buona notizia del milione di euro stanziato dalla Regione Piemonte per l’esaurimento delle liste d’attesa (lo chiedevamo da tempo, forti anche dell’approvazione a maggioranza di un nostro Ordine del Giorno sul tema), adesso la priorità è l’identificazione di criteri con i quali superare l’attuale situazione di disparità e garantire finalmente una reale uniformità su tutto il territorio regionale. Chiederò all’Aula – nel primo Consiglio utile – l’approvazione del mio Ordine del Giorno presentato lo scorso marzo proprio su questo tema.

Un milione di euro in più stanziato dalla Regione Piemonte per l’esaurimento delle liste d’attesa per i progetti di “Vita Indipendente”: finalmente accolte le nostre richieste, salutiamo questa buona notizia con soddisfazione. Ora l’impegno politico deve essere indirizzato con forza a superare la totale mancanza di uniformità dei progetti sul territorio. Mi auguro che anche la Giunta condivida questa esigenza e che si inizi un ragionamento sull’identificazione di linee guida coerenti. Chiederò all’Aula, nel primo Consiglio utile convocato a Palazzo Lascaris, di approvare il mio Ordine del Giorno che, presentato lo scorso marzo, impegnerebbe la Giunta a colmare le attuali forti disuguaglianze in tema di applicazione della “Vita Indipendente” sul territorio regionale adottando linee guida univoche e importi sufficienti a evitare ogni differenza e discriminazione all’interno della popolazione regionale. Con il medesimo atto, chiediamo inoltre che sia garantita la continuità dei progetti attualmente attivi e le risorse finanziarie necessarie per garantire la continuità lavorativa degli assistenti personali assunti.

Variazione al Bilancio regionale 2022-24, ombre e luci

Bene l’esaurimento della graduatoria dei Voucher “Iscrizione e Frequenza” alle Scuole Paritarie, bene le risorse allocate per la stabilizzazione del personale sanitario e per la Vita Indipendente; attendiamo ancora, di contro, che la Giunta riceva i Sindacati degli Inquilini sul tema del caro energia e chiediamo un ulteriore impegno, politico e finanziario, relativamente al tema del diritto allo studio. Ci aspettiamo, in generale, più coraggio e una visione in grado di abbracciare un periodo non solo di pochi anni, ma di decenni.

Troviamo alcuni elementi di soddisfazione nella Variazione di Bilancio 2022-24. Riteniamo al contempo che manchi ancora qualcosa, a partire dalla capacità di dimostrare una visione e una programmazione politica in grado di abbracciare il lungo periodo.

Entriamo nello specifico dei vari temi: con alcuni Ordini del Giorno abbiamo provato a portare valore aggiunto e sostegno alle Scuole Paritarie, con l’obiettivo di arrivare a esaurire la graduatoria dei Voucher Scuola “Iscrizione e Frequenza”; dovremmo, alla stessa maniera, riuscire a garantire una maggiore attenzione anche al diritto allo studio presso le Scuole Statali, in un contesto di crisi economica che ha ampliato la platea dei richiedenti sostegno economico.

I 7 milioni per la stabilizzazione del personale sanitario sono un segnale di forza, ma non colmano tutte le carenze di questo comparto. Il numero di medici di Psichiatria Infantile è esiguo come da noi costantemente denunciato in tutti questi anni, ben consapevoli delle attuali difficoltà, per molte famiglie, nel trovare una risposta adeguata nel settore pubblico. Il tema della cronicità non trova attualmente, a nostro giudizio, risposte adeguate e pronte, che tengano conto dei dati epidemiologici e demografici di una regione dall’età media sempre più elevata.

Sulla Vita Indipendente, altro tema oggetto del nostro impegno costante in questi anni, sono stati allocati circa 2 milioni di euro in più: un dato positivo e un ulteriore tentativo, per quanto non sufficiente, di immaginare la cruciale questione del “dopo di noi”. Le politiche energetiche, materia peraltro prettamente nazionale, restano una questione aperta: chiediamo alla Giunta Regionale di accogliere e audire, al più presto, i Sindacati degli Inquilini.

Novantamila euro in più su tre anni per i progetti di “Vita Indipendente”

Approvato l’Ordine del Giorno collegato al Bilancio da me presentato: risultato importante per i diritti delle persone con disabilità, che permetterà a più persone di intraprendere percorsi di vita autonoma nella propria casa. Queste risorse si sommano ai 60.000 euro per il biennio 2022-23 da noi richiesti e ottenuti lo scorso anno con un emendamento. Grazie ai Moderati, contando i 30mila euro ottenuti per il 2021, i progetti di Vita Indipendente in Piemonte possono dunque contare su 180mila euro in più spalmati su quattro anni.

La nostra richiesta è stata accolta: il Bilancio Regionale può così contare su 30mila euro in più per l’anno in corso e su altrettanti per ciascuno dei due anni del biennio successivo per progetti di “Vita Indipendente”: un risultato importante per i diritti delle persone con grave disabilità. Questi nuovi fondi si sommano ai 60mila euro richiesti e ottenuti, con un emendamento, lo scorso anno per l’anno in corso e per il prossimo e ai 30mila euro ottenuti per il 2021: 180mila euro in tutto.

L’Ordine del Giorno dei Moderati impegna inoltre la Giunta a limitare le forti disuguaglianze sorte nel tempo all’interno del territorio regionale in tema di “Vita Indipendente”, adottando linee guida univoche e importi sufficienti a garantire l’accesso ai percorsi a tutti i cittadini piemontesi, senza discriminazioni, che ne hanno titolo, e richiedere al Governo le risorse necessarie alla continuità dei progetti di Vita Indipendente esistenti e delle relative risorse assegnate. Attualmente la situazione è assai diseguale sul territorio regionale e non è ammissibile che i cittadini ricevano un così diverso trattamento a seconda del luogo nel quale risiedono.

I progetti di “Vita Indipendente” sono finalizzati all’assunzione di assistenti personali che consentano alle persone con disabilità di raggiungere la piena autonomia: hanno lo scopo di permettere alle persone con grave disabilità di intraprendere percorsi di vita autonoma nella propria casa. Le misure mirano a favorire l’autodeterminazione della persona in alternativa a soluzioni in struttura. Un ulteriore sostegno economico da parte della Regione è necessario, dal momento che l’accesso ai progetti di “Vita indipendente” è attualmente limitato a causa delle poche risorse disponibili: gli importi dei singoli piani personalizzati sono insufficienti e non consentono di coprire i costi reali che devono sostenere le persone con disabilità. Il nostro Ordine del Giorno va inteso in questo senso, impegnando inoltre la Giunta a promuovere la possibilità di incrementare, su richiesta motivata dell’interessato, il supporto economico dei singoli progetti personalizzati per assicurare la continuità lavorativa dei propri assistenti personali assunti.

Ringrazio i colleghi Consiglieri che hanno sostenuto le mie proposte con il voto.

Vita Indipendente per le persone con disabilità, chiediamo uniformità e più risorse affinché i progetti siano davvero per tutti

Ho presentato un Ordine del Giorno in Consiglio Regionale del Piemonte per chiedere alla Giunta più fondi per estendere la platea degli aventi diritto e per eliminare le disuguaglianze, in termini economici e di linee guida, che attualmente si riscontrano a livello regionale: a oggi l’accesso ai progetti di Vita Indipendente è limitato a causa di risorse insufficienti che non consentono di coprire i costi reali.

“Zona del Piemonte che vai, Vita Indipendente che trovi”: non può e non deve essere questo il criterio, nella nostra Regione, relativo ai progetti che garantiscono autonomia e autodeterminazione per le persone con disabilità. Ho presentato in Consiglio Regionale del Piemonte un Ordine del Giorno per chiedere alla Giunta di introdurre linee guida uniformi, criteri economici omogenei e parità di trattamento economico su tutto il territorio piemontese. Con il mio atto, oltre a impegnare la Giunta a colmare le forti disuguaglianze sorte nel tempo nell’ambito del territorio regionale, chiedo l’allocazione di risorse sufficienti a garantire l’accesso ai progetti di Vita Indipendente a tutte le persone con disabilità che ne fanno richiesta, allargando se possibile la platea.
Fondamentale sarebbe l’introduzione della possibilità di incrementare, su richiesta motivata dell’interessato, il supporto economico dei singoli progetti personalizzati per assicurare la continuità lavorativa dei propri assistenti personali.

Si riscontrano attualmente rilevanti disuguaglianze nell’ambito del territorio regionale: i cittadini ricevono un diverso trattamento, anche dal punto di vista economico, a seconda del luogo in cui risiedono. Le differenze interpretative sulla richiesta di compartecipazione tramite l’ISEE limitano o addirittura impediscono l’accesso alle prestazioni. Le risorse economiche a sostegno dei progetti di Vita Indipendenti sono attualmente insufficienti a coprire i costi reali che devono sostenere le persone con disabilità per pagare gli assistenti personali. Le risorse statali dedicate sono a oggi iscritte nei capitoli dedicati, ai quali si deve aggiungere un cofinanziamento, da parte della Regione, per una quota non inferiore al 20% dell’importo complessivo.

I progetti di Vita Indipendente sono misure utili a garantire alle persone con disabilità autonomia e controllo sulla propria vita, con la massima espressione possibile della propria autodeterminazione e con una funzione fondamentale anche nella preparazione di un futuro “dopo di noi”, quando cioè la persona con disabilità non avrà più il riferimento rappresentato dalla famiglia d’origine. Il primo riconoscimento nazionale alla Vita Indipendente trova fondamento nella Legge 162/98. La Regione Piemonte promuove progetti di Vita Indipendente sulla base di progetti personalizzati all’interno o all’esterno della famiglia e dell’abitazione di origine, nonché servizi per l’abitare basati su progetti personali che garantiscano il protagonismo della persona con disabilità.