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Tag: Silvio Magliano

Gli insegnanti di sostegno siano nominati per tempo rispetto all’avvio dell’anno scolastico

Più attenzione agli studenti con disabilità e con bisogni educativi speciali: ho presentato un Ordine del Giorno in Comune e in Regione affinché sia garantita la nomina degli insegnanti di sostegno di pari passo con l’avvio del nuovo anno scolastico.

Scuole sospese per Covid-19: una situazione che, pur gravosa per tutti, colpisce ancora più duramente gli studenti con disabilità, gli studenti con bisogni educativi speciali e gli studenti con disturbi specifici dell’apprendimento. Ho presentato in Consiglio Comunale e in Consiglio Regionale un Ordine del Giorno affinché la nomina degli insegnanti di sostegno non slitti rispetto all’avvio dell’anno scolastico 2020-21 e di quelli successivi. Auspico che i colleghi Consiglieri in Sala Rossa e a Palazzo Lascaris approvino i miei atti (e che lo facciano a larga maggioranza), affinché si possano avviare le necessarie interlocuzioni con il Ministero dell’Istruzione perché quest’ultimo intervenga sui nodi burocratici e semplifichi l’iter amministrativo fino al raggiungimento del risultato.
La ripresa della didattica in presenza, importante per tutti, è particolarmente urgente per qualcuno: tante famiglie del nostro territorio sanno per esempio che cosa significhi, per un figlio con disturbo dello spettro autistico, restare chiuso in casa per mesi, senza possibilità di contatto diretto con l’ambiente scolastico. 
Oggi abbiamo una ragione e un’occasione in più per risolvere finalmente l’annosa questione del differimento tra avvio dell’anno scolastico e nomina degli insegnanti di sostegno: non sprechiamola.

Bonus della Regione Piemonte: criteri confusi e ratio lobbistica

Interi comparti esclusi, nessuna diversificazione ragionata all’interno dei singoli settori beneficiati; solo grazie alle Opposizioni in Consiglio i tempi saranno celeri. Ascoltato pienamente solo chi si è fatto sentire prima e con più forza. A tutti gli altri, la Giunta dovrà dare spiegazioni. Ho presentato emendamenti perché siano riconosciuti 1.500 euro a fondo perduto anche ad attività quali mense, Nidi, Materne, assistenza sociale, cura per animali, certe attività commerciali e certe attività artigianali. 

Bisognava “fare in fretta” e relativamente in fretta si farà: ma soltanto grazie all’ennesima prova di maturità politica delle Minoranze in Consiglio Regionale. E così chi riceverà i fondi del bonus avrà in effetti presto un po’ di respiro, ma le criticità restano evidenti. 
Scelta tutta politica quella della formula del bonus e tutta lobbistica la ratio utilizzata: chi prima ha chiesto o più forte ha urlato ha trovato ascolto. Tutti gli altri, restano fuori: intere categorie di commercianti e artigiani, una buona parte del Terzo Settore, i comparti della formazione e dell’educazione, il tutoraggio e la consulenza. Se è vero che il capitale umano è l’unica vera “materia prima” del nostro Paese, è difficile affermare che tale “materia prima” sia stata valorizzata dalle misure regionali. Alcune categorie, in un primo momento escluse, sono state fatte rientrare: di nuovo, per esclusivo merito delle Minoranze. Ho presentato emendamenti affinché sia riconosciuto un contributo a fondo perduto di 1.500 euro anche alle seguenti attività: mense, corsi di formazione e aggiornamento professionale, Nidi e Materne, assistenza diurna per minori con disabilità, assistenza sociale non residenziale, servizi di cura per animali, riprese fotografiche, fabbricazione di oggetti in metallo, commercio al dettaglio di mobili per la casa, di strumenti musicali e spartiti, di orologi, gioielleria e argenteria, di fiori e piante. Già accolta la mia richiesta di bonus per scuole e corsi di lingua.
La Giunta avrebbe dovuto valutare meglio i criteri, trovando il tempo per gli approfondimenti tecnici necessari a una diversificazione ragionata: ha preferito invece dare a tutti – anzi, solo a qualcuno – la stessa cifra, a prescindere da parametri fondamentali quali tipologia di attività, periodi di chiusura più o meno dilatati, investimenti necessari per la sanificazione più o meno gravosi. Ci sono settori che in questa fase avrebbero avuto la stessa dignità di quelli coinvolti nel bonus: eppure, resteranno fuori. Spetterà a questa Giunta spiegare le ragioni dell’esclusione a chi non riceverà un euro. 

Occupazioni in corso Salvemini, dopo la denuncia dei Moderati esplodono gli atti di vandalismo

Vetri infranti e specchietti divelti sulle auto in sosta: ma il nostro impegno non si arresta contro un fenomeno inaccettabile e particolarmente odioso vista la generale situazione di emergenza da COVD-19.

I Moderati hanno portato, con il loro impegno, agli onori delle cronache il tema delle occupazioni di appartamenti ATC in diverse zone di Torino. In particolare, grande clamore hanno suscitato le dimensioni del fenomeno in corso Salvemini 25, Mirafiori Nord, tanto da meritare servizi televisivi e articoli di giornale.

Proprio qui, da qualche giorno, si stanno verificando numerosi atti di vandalismo. Diversi cittadini si sono ritrovati le auto vandalizzate: vetri infranti e specchietti divelti sui veicoli in sosta dall’incrocio con via Palatucci fino a quello con via Romita.
Il mio impegno, così come quello dei colleghi Moderati in Circoscrizione 2 (a partire dal Vice Presidente Alessandro Nucera e dal Capogruppo Giuseppe Genco, passando per i Consiglieri Claudio Monaco, Vito Gentile ed Elena Zeppola), continua. 
Esprimiamo massima solidarietà ai residenti che hanno subito danni e garantiamo loro che continueremo a batterci contro un fenomeno inaccettabile, che non rappresenta un semplice reato contro la proprietà, ma un attacco e un’offesa nei confronti della dignità dei cittadini perbene, e particolarmente odioso vista l’emergenza e considerato che in questi mesi le Forze dell’Ordine sono impegnate in ben altri compiti, a garanzia della sicurezza di tutti. 

Rimborso o congelamento abbonamenti non utilizzati durante il lockdown: sì all’unanimità

I colleghi in Sala Rossa approvano la mia proposta di mozione: i titoli di viaggio acquistati e non utilizzati causa COVID-19 vedranno estesa la propria validità o saranno rimborsati. Sono soddisfatto: giusto segnale di sostegno ai cittadini e di valorizzazione del trasporto pubblico.

La Sala Rossa, convocata in videoconferenza, dice sì all’unanimità: passa la mia mozione che impegna la Giunta a interloquire con la Regione Piemonte, con AMP, con i gestori del trasporto pubblico e con GTT perché siano rimborsati o congelati (con estensione per un pari numero di giorni) gli abbonamenti non utilizzati da studenti e lavoratori in questi due mesi di lockdown. Coloro che avevano scelto di utilizzare il trasporto pubblico per recarsi al lavoro o a scuola non hanno poi di fatto utilizzato, durante l’emergenza da COVID-19, quanto acquistato. Soprattutto le famiglie numerose hanno dovuto affrontare esborsi importanti. Sono soddisfatto del fatto che anche i colleghi si siano dimostrati sensibili a questa esigenza. Anche questo è un modo per dimostrare solidarietà, in maniera concreta e utile, alle famiglie e ai lavoratori, e per dare valore al trasporto pubblico. I Moderati hanno portato avanti questa proposta con assoluta convinzione alla luce delle difficoltà nelle quali diverse famiglie si troveranno quando l’emergenza sarà completamente rientrata e della necessità di promuovere l’uso dei mezzi pubblici.

Nidi e Materne, ora la Regione acceleri e trovi le risorse

Il Comune di Torino ha fatto il suo, adesso tocca alla Giunta Cirio: gestori e famiglie non possono aspettare oltre. Mi batterò perché i fondi, al momento appena sufficienti per un mese su quattro, aumentino: la parte mancante non può arrivare soltanto dalle famiglie.

Nidi e Materne stanno raschiando il fondo della cassa: cruda ma reale descrizione della realtà del settore 0-6. Se il Comune di Torino, comunicando per tempo lo scorso 15 aprile i dati relativi al numero dei bambini frequentanti, ha fatto per tempo la sua parte, adesso tocca alla Giunta Cirio accelerare e trovare le risorse. I mesi di saldo sono oltre quattro e l’attuale misura regionale da 15 milioni porterà risorse equivalenti ad appena 240 euro a bambino per le Materne e ad appena 400 euro a bambino per i Nidi. In altre parole: poco più della retta di un mese per le Materne e poco meno della retta di un mese per i Nidi. Parliamo di realtà con ridotta liquidità disponibile, difficilmente bancabili e ancora in attesa della Cassa Integrazione in deroga. Il Comune ha fatto il suo dovere in tempi celeri, come emerso dalla discussione in Consiglio nel pomeriggio di oggi:  ora tocca alla Regione fare in fretta. Se davvero questa Giunta ha a cuore la fascia 0-6, come più volte rivendicato, agisca di conseguenza. Mi batterò perché i fondi aumentino. Gestori e famiglie non possono attendere oltre.