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Tag: Regione Piemonte

Grazie ai Moderati, i Comuni piemontesi che scelgono scuolabus accessibili potranno accedere più facilmente ai contributi economici per il loro acquisto

Il Consiglio Regionale ha appena approvato, sul tema, un mio emendamento al Bilancio: al parametro della distanza si aggiungerà quello dell’accessibilità per determinare le risorse spettanti a un Comune o a un Consorzio di Comuni per l’acquisto di questi mezzi di trasporto. Ottimo risultato ottenuto e affermazione di un principio ideale per noi fondamentale, quello dell’attenzione alle esigenze degli alunni con disabilità.

Risorse regionali per l’acquisto di scuolabus, al parametro della distanza coperta dal servizio si aggiunge quello relativo all’intenzione di dotarsi di mezzi idonei al trasporto delle alunne e degli alunni con disabilità: importante risultato ottenuto dai Moderati in Consiglio Regionale. Grazie a un mio emendamento appena approvato in Consiglio, nell’assegnazione delle risorse regionali sarà data priorità, tra più richiedenti, ai Comuni o ai Consorzi di Comuni che acquistino scuolabus accessibili. Il nuovo criterio si affianca a quello della distanza dalla residenza degli alunni alla scuola frequentata. Sarà dunque premiata l’attenzione alle esigenze delle persone con disabilità da parte degli Amministratori nella scelta dell’acquisto del mezzo adibito al trasporto scolastico: un principio per noi fondamentale. L’emendamento modifica il testo del Disegno di Legge sulle “Disposizioni per la formazione del bilancio annuale di previsione 2023-2025”. Il servizio scuolabus è messo a disposizione dai Comuni affinché gli alunni possano raggiungere gli istituti scolastici: la Regione, alla luce di una specifica Legge Regionale, può concedere contributi in conto capitale per l’acquisto di questo tipo di mezzi.

Il capolinea della Linea 8 GTT deve restare a San Mauro

No alla limitazione della tratta a piazza Sofia a Torino: sono preoccupato, da Consigliere regionale e da sanmaurese, per la trapelata notizia dell’accorciamento del percorso. Il servizio di trasporto per e dai Comuni della cintura torinese, così come per Barca e Bertolla, andrebbe semmai potenziato. Presenterò immediatamente un’interpellanza a Palazzo Lascaris per evitare che, senza la linea da piazza Mochino, i sanmauresi si ritrovino più isolati e distanti da Torino.

Preoccupazione assoluta per una prospettiva che renderebbe San Mauro Torinese più isolata e lontana dal centro di Torino, così come i quartieri torinesi Barca e Bertolla: con lo spostamento del capolinea della Linea 8 GTT in piazza Sofia a Torino, ai sanmauresi resterebbe, salvo modifiche delle attuali percorsi, la sola Linea 61 quale servizio permanente di trasporto pubblico, oltre alle due Linee SM1 e SM2. Una prospettiva che dobbiamo a tutti i costi scongiurare: presenterò immediatamente un’interpellanza in Consiglio Regionale del Piemonte per chiedere che i residenti di San Mauro, in particolare nei quartieri sulla riva sinistra del Po, non debbano preoccuparsi di ritrovarsi ancora meno serviti dal punto di vista delle linee di trasporto pubblico. Chiediamo anzi che le tratte attualmente operative siano potenziate dai punti di vista della frequenza, della capillarità, dell’efficienza e dell’accessibilità. L’ipotesi di arretramento del capolinea dell’8 è emersa durante la conferenza stampa di presentazione, pochi giorni fa a Palazzo Civico a Torino, del nuovo Piano di Trasporto Pubblico Locale.

Riteniamo che i tempi di percorrenza da e per il capoluogo siano già sufficientemente lunghi (dai 50 ai 70 minuti e oltre, a seconda delle fasce orarie e dell’intensità del traffico, per raggiungere la zona ospedali e poco meno per il centro città) e vogliamo evitare ogni fattore che possa far sì che la situazione peggiori. Torno a occuparmi di questo tema dopo il Question Time, discusso negli scorsi mesi, con il quale avevo difeso a Palazzo Lascaris il diritto degli utenti della Linea 8 a fare affidamento su un servizio affidabile e puntuale.

Dental School, i tempi di attesa devono tornare ai livelli pre-Covid anche per le seconde visite e per gli interventi in narcosi non urgenti

Sperimentazione della sedazione cosciente e sperimentazione della narcosi con protossido d’azoto: sono queste le ipotesi riferite dalla Giunta rispondendo, poco fa, al mio Question Time sul tema. In merito, ci confronteremo con le Associazioni, pronti a tornare in Aula in caso di criticità o necessità. Vigileremo anche in merito all’intento di individuare altri spazi operatori. Urge difendere il diritto alle cure delle persone con disabilità non collaboranti o con autismo: attualmente sono oltre 250 i pazienti in lista d’attesa. Davvero troppi.

Dental School Lingotto (via Nizza 230, Torino), se le criticità relative ai ritardi accumulati per le visite di controllo periodiche (oggetto di un altro mio atto lo scorso autunno) sono state in buona parte risolte, ora i ritardi si accumulano per quanto riguarda gli interventi in narcosi: la lista d’attesa comprende attualmente più di 250 pazienti (ai quali, naturalmente, i pazienti in attesa per un interventi urgente passano avanti). Davvero troppi. La nostra richiesta è un intervento immediato ed efficace per tornare quantomeno ai livelli pre-pandemici. Ho portato il tema in Consiglio Regionale con un Question Time: prendiamo atto della risposta della Giunta, che ha menzionato la sperimentazione della sedazione cosciente e della narcosi con protossido d’azoto, dallo scorso giugno in corso presso la Dental School, quale misura utile. Da parte nostra, ci confronteremo con le Associazioni in merito a questa novità e porteremo prontamente all’attenzione della Giunta eventuali criticità. Vigileremo e ci assicureremo che anche l’intento di individuare altri spazi operatori oltre al blocco operatorio del San Lazzaro, per ridurre le liste d’attesa, sia prontamente applicata.

Le persone non collaboranti con disabilità intellettiva o autismo non possono contare su altri luoghi di cura. L’intervento da parte di una struttura attrezzata, quale la Dental School, con il suo personale specializzato è indispensabile per garantire il loro diritto alla salute. La Dental School eroga circa 110mila prestazioni l’anno. Le strutture – pubbliche e private, regionali e non solo – inviano alla Dental School pazienti che diversamente non potrebbero ricevere cure ortodontiche adeguate: malati oncologici, persone cardiopatiche, pazienti affetti da malattie rare a interesse odontostomatologico, quali la epidermolisi bollosa o malattia dei bambini-farfalla, di cui la Dental School è un centro pilota a livello nazionale. Le persone con disabilità intellettiva grave non sono in genere in grado di riferire eventuali problemi o dolori, non sono collaboranti né per l’igiene dentale quotidiana né per le normali visite. Anche semplici interventi di otturazione diventano un problema difficilmente gestibile se non in narcosi totale. La lunga attesa prima di intervenire in narcosi su esigenze conclamate rende altamente probabile lo sviluppo di complicanze, anche molto serie. 

Motorizzazione di Torino, subito una fermata dedicata

Da troppo tempo dipendenti e utenti di questo fondamentale servizio devono scegliere: prepararsi a lunghe camminate o raggiungere la sede di via Bertani 41 in auto. Rispondendo poco fa alla mia interpellanza, la Giunta ha confermato che la richiesta sarà soddisfatta in tempi brevi: vigileremo con attenzione. Che a Torino manchi una “Fermata Motorizzazione” è semplicemente assurdo.

Un vero e proprio controsenso: la sede della Motorizzazione Civile di Torino è priva di una fermata GTT dedicata. Un disservizio del quale da troppi anni fanno le spese dipendenti e utenti, tra i quali i molti cittadini che utilizzano auto o altri mezzi per lavoro e che non possono recarsi presso gli uffici di via Bertani 41 in maniera comoda. La Giunta, rispondendo poco fa in Consiglio Regionale alla mia interpellanza sul tema, ha parlato di «servizio necessario, programmato e possibile», confermando che anche le necessarie risorse economiche sono già disponibili per un rapido intervento. Mi auguro che il sopralluogo menzionato dalla Giunta, recentemente effettuato su richiesta di GTT, sia l’ultimo e che le piccole modifiche all’attuale progetto derivanti dai rilievi siano effettuate in fretta. Terremo alta l’attenzione e ci auguriamo che l’Agenzia per la Mobilità Piemontese faccia efficacemente e scrupolosamente la sua parte. I tempi di percorrenza a piedi dalle fermate meno distanti dalla sede della Motorizzazione raggiungono attualmente i 20 minuti: davvero troppi. Non solo i Moderati, ma soprattutto i cittadini, i professionisti e i dipendenti chiedono una soluzione rapida e convincente.

QUESTION TIME – Dental School di Torino, lunghe attese per gli interventi in narcosi per i pazienti con disabilità: la Giunta intende intervenire?

Premesso che:

  • la Dental School è una struttura universitaria parte dell’Azienda Ospedaliera Città della Salute e della Scienza e la sua attività principale è la formazione;
  • presso la struttura hanno sede il Corso di Laurea Magistrale in Odontoiatria, quello in Igiene Dentale, le Scuole di Specializzazione in Odontoiatria Pediatrica e Ortodonzia, oltre a 10 master di secondo livello.

    Premesso altresì che:
  • insieme all’attività didattica, la Dental School fornisce anche un’attività clinico-assistenziale con circa 80-100.000 prestazioni l’anno;
  • è un centro di eccellenza per cure odontoiatriche in convenzione con il Sistema Sanitario Nazionale;
  • la Dental School è uno dei pochi centri in Italia specializzati nelle cure per fasce deboli dal punto di vista sanitario, quali persone con disabilità non collaboranti, malati oncologici, cardiopatici e pazienti affetti da malattie rare a interesse odontostomatologico, in particolare la Epidermolisi Bollosa o malattia dei bimbi-farfalla, di cui la Dental School è un centro pilota a livello nazionale;
  • le strutture pubbliche e private regionali e non solo inviano alla Dental School pazienti che diversamente non potrebbero ricevere cure ortodontiche adeguate.

    Evidenziato che:
  • in data 25 ottobre 2022 lo scrivente aveva presentato l’interrogazione n. 1202, avente ad oggetto “Dental School di Torino, lunghe attese per i pazienti con disabilità. La Giunta intende intervenire?”;
  • le criticità segnalate relativamente ai ritardi accumulati per le visite di controllo periodiche ai pazienti con disabilità intellettiva grave, a seguito delle limitazioni indotte dalla pandemia, appaiono in netto miglioramento.

    Rilevato che:
  • attualmente le criticità più urgenti si segnalano relativamente all’elemento delle cure che eventualmente si rendano necessarie a seguito delle visite di controllo effettuate. In particolar modo, nei casi che necessitino di anestesia generale, per pazienti con disabilità non collaboranti;
  • risulterebbe, da segnalazioni pervenute, che i tempi necessari per un intervento in narcosi raggiungano i 18 mesi, senza considerare tutti i casi nei quali il paziente in attesa è scavalcato da casi considerati di maggiore urgenza.

    Considerato che:
  • la lunga attesa prima di intervenire in narcosi su esigenze comunque conclamate rende altamente probabile lo sviluppo di complicanze, anche molto serie, in persone con disabilità intellettiva grave che non sono in genere in grado di comunicare eventuali problemi o dolori. Una situazione che contribuisce ad apportare un aggravamento delle condizioni di salute nella quasi totalità dei casi.

    Considerato altresì che:
  • le persone non collaboranti con disabilità intellettiva o autismo non possono contare su altri luoghi di cura. L’intervento da parte di una struttura attrezzata, quale la Dental School, con il suo personale specializzato è indispensabile per garantire il loro diritto alla salute;

Interroga l’Assessore competente per sapere se la Giunta intenda intervenire per potenziare le prestazioni di cure dentarie, al fine di ridurre la lista d’attesa per gli interventi in narcosi in favore delle persone con grave disabilità intellettiva o con autismo, puntando a ridurre tali liste quanto meno ai livelli pre-Covid19, evitando così l’ulteriore peggioramento delle condizioni di salute dei pazienti e tutelando il loro diritto alle cure.