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Tag: Regione Piemonte

Approccio comunitario per affrontare l’emergenza carceri

La collaborazione tra struttura carceraria, agenti, Volontari e mondo del lavoro è la strada da seguire. Fondamentale aver affrontato il tema delle condizioni lavorative della Polizia Penitenziaria nel Consiglio Regionale aperto di oggi, assoluta solidarietà agli agenti alla luce delle condizioni in cui quotidianamente lavorano. Le nostre richieste: potenziamento dei servizi sanitari in carcere, attivazione delle REMS, sostegno psicologico per prevenire forme di burnout degli agenti, risorse per chi intende assumere persone che stanno scontando una pena, fondi per garantire la presenza di educatori negli istituti carcerari.

Emergenza carceri: nell’ambito di una situazione generale gravissima, che diventa drammatica in alcuni contesti particolari come il carcere di Torino, un approccio comunitario – che preveda la collaborazione e la condivisione di intenti tra struttura carceraria, Polizia Penitenziaria, Associazioni e mondo del lavoro – è l’unico in grado di garantire reale e duratura efficacia. Aver dedicato al tema delle condizioni di lavoro degli agenti di Polizia Penitenziaria il Consiglio Regionale aperto di questa mattina è stato un segnale importantissimo.

Anche potenziare i servizi sanitari dentro il carcere è possibile, se c’è la volontà politica di farlo: abbiamo dunque chiesto a questa Giunta e a questa Maggioranza di impegnarsi sul tema, pur nella piena consapevolezza della difficoltà oggettiva di incentivare i professionisti a intraprendere un percorso lavorativo all’interno delle strutture carcerarie. Nella richiesta di potenziamento dei servizi sanitari dentro le carceri includiamo anche le visite specialistiche. Ho invitato Giunta e Maggioranza a impegnarsi per realizzare misure in grado di tutelare la salute di chi sconta una pena e la sicurezza di agenti e cittadini, garantendo oltretutto un risparmio economico alle casse della Regione.

Sull’inclusione lavorativa di chi sconta una pena, l’impegno dei Moderati si concretizza con un Ordine del Giorno con il quale chiediamo incentivi alle aziende che assumono detenuti e l’estensione dell’attuale normativa per includere in questa possibilità anche i soggetti sottoposti a misure alternative alla carcerazione (sono attualmente escluse, per esempio, le persone in detenzione domiciliare). Favorire l’inclusione lavorativa di chi sconta una pena, abbassando al contempo i tassi di recidiva, è un elemento fondamentale.

Gli agenti di Polizia Penitenziaria lavorano quotidianamente in condizioni durissime: la nostra solidarietà nei loro confronti è totale e assoluta. Per loro, a costante rischio burnout, è necessario pensare a percorsi di sostegno psicologico. Riteniamo fondamentale la rapida attivazione delle REMS (Residenze per l’Esecuzione delle Misure di Sicurezza) per ospitare i detenuti che ne possono avere titolo.

Chiediamo infine, come già fatto con successo da altre Giunte regionali nel recente passato, investimenti sulla presenza di educatori che, all’interno del carcere, potranno, tra le altre attività e funzioni, garantire un’interazione ottimale tra agenti e persone che scontano la loro pena. Anche il carcere è una parte di questo Paese che non deve essere dimenticata.

Piemonte seconda regione in Italia per numero di morti da amianto

Solo la Lombardia fa registrare cifre peggiori: il dato è stato riferito poco fa in Commissione dall’Associazione Familiari Vittime dell’Amianto (AFEVA). Facciamo nostra la richiesta degli auditi: si torni subito a convocare il Comitato Strategico e a considerare la partecipazione attiva della politica come elemento fondamentale per affrontare questa emergenza.

Oltre 5mila decessi dal 1990 a oggi, oltre 300 nuove diagnosi di tumore ogni anno, il secondo posto dopo la Lombardia per numero di vittime totali: dati impressionanti. Facciamo nostre le istanze degli auditi, poco fa, in Commissione Sanità del Consiglio Regionale del Piemonte chiedendo che si torni a convocare il Tavolo Strategico con la partecipazione attiva e costante degli Assessori Regionali alla Sanità e all’Ambiente. Non c’è altra modalità di affrontare un problema enorme e riteniamo che la tendenza degli ultimi anni, aggravata dalla pandemia, a incontri meno frequenti e approfonditi debba essere subito invertita. Gli incontri dovrebbero essere preferibilmente in presenza. Gran parte delle vittime ha perso la vita per mesotelioma pleurico, la forma tumorale più diffusa tra quelle legate all’amianto. La convocazione del Tavolo è una condizione necessaria per il completamento della bonifica dei siti contaminati in Piemonte (almeno 65mila: ma, verosimilmente, molti di più), così come fondamentale è recuperare un rapporto di pieno dialogo tra politica e Associazioni, che possono rappresentare un fattore di stimolo e dare un contributo decisivo in termini di proposte. In Piemonte, solo un sito contaminato dall’amianto su cinque in Piemonte è stato bonificato, le risorse economiche per gli interventi ci sono.

Subito lo sgombero di tutte le occupazioni abusive di case ATC

Bene l’intervento in via Scarsellini a Torino: ho presentato un Ordine del Giorno in Consiglio Regionale per chiedere interventi su tutto il territorio cittadino e domani presenterò, sul tema, un Question Time.

L’operazione di sgombero in via Scarsellini a Torino è stata necessaria e puntuale: ora, con un Ordine del Giorno in Consiglio Regionale, chiediamo lo sgombero di tutte le unità immobiliari presenti sul territorio torinese oggi occupate abusivamente, attivando con effetto immediato ogni strumento istituzionale e legale utile allo scopo. Con un Question Time chiederò inoltre, in occasione della seduta di mercoledì del Consiglio, dettagli sul numero e sulle tempistiche degli interventi. Il rispetto delle regole è alla base della civile convivenza ed è la prima condizione perché siano tutelati i diritti dei più deboli. Un’abitazione dignitosa è il primo di questi diritti e non vorremmo che, nella condizione di “più deboli”, restassero proprio i cittadini rispettosi della legalità. Chi occupa abusivamente una casa ATC sta impedendo ad altre persone, in condizioni di bisogno, di fruire di un proprio pieno diritto. Certamente queste operazioni devono avvenire nel rispetto di chi vive una condizione di fragilità e dell’infanzia: a questo proposito, ci permettiamo di ricordare che frequentare la scuola è, per restare in tema, un diritto insopprimibile. Risultano attualmente in essere circa 210 occupazioni abusive di alloggi in immobili di ATC sul solo territorio del Comune di Torino.

Bilancio Regionale, dai Moderati due emendamenti per dare risorse alla Legge sui Disturbi dell’Alimentazione

Due possibilità presentate dal nostro Gruppo: risorse per 1,2 milioni di euro o per 1,8 milioni di euro per il triennio in corso. Ci auguriamo che Giunta e Maggioranza colgano l’importanza di approvare questa nostra proposta.

Con due emendamenti specifici, chiederemo come Moderati risorse da destinare alla Legge Regionale del 27 luglio 2022 sui Disturbi della Nutrizione e dell’Alimentazione. L’informazione su questo tema, la cura dei pazienti e il sostegno alle famiglie sono per noi elementi essenziali. Altrettanto lo è la prevenzione. Abbiamo dunque chiesto con due diversi emendamenti al Bilancio di trasferire fondi per 400mila o per 600mila euro per ciascun anno del triennio in corso alle ASL regionali per il finanziamento di progetti nell’ambito della prevenzione. Abbiamo voluto proporre a Giunta e Maggioranza due possibilità, diverse per quantificazione economica. La Legge approvata lo scorso luglio – che include la prima Proposta di Legge a essere stata presentata, quella a mia firma – si concentra sull’urgenza di una diagnosi precoce, della prevenzione, della formazione del personale medico e infermieristico, di percorsi di informazione e sensibilizzazione nelle scuole, del sostegno alle ragazze, ai ragazzi e alle famiglie anche dopo la fase acuta. La Legge è unanimemente considerata tra le migliori a livello nazionale, ma solo con adeguate risorse finanziarie potrà essere davvero efficace e in grado di cambiare la vita delle ragazze e dei ragazzi colpiti da queste patologie e delle loro famiglie.

Patrocinio accordato al Disability Pride? Prendiamo atto

Anche noi ci saremmo presi il tempo per comprendere il senso e i contenuti dell’iniziativa e, di fronte per esempio a un evento incentrato sul fine vita, saremmo stati perplessi anche noi. Il valore più importante, oltre ogni clamore mediatico, resta l’impegno quotidiano, che non può essere oscurato o dimenticato, delle Associazioni e delle Federazioni storiche, non tutte presenti all’evento di sabato.

Prendiamo atto della decisione del Presidente Cirio di accordare il patrocinio regionale al Disability Pride. Da sempre l’impegno a favore delle persone con disabilità è una colonna dell’azione politica dei Moderati e per noi il tema è fondamentale. Se è forse vero che iniziative come quella di sabato possono guadagnare visibilità e spazi mediatici, non cambia il fatto che il valore più prezioso resta l’impegno e il lavoro quotidiano delle tante Associazioni – molte delle quali non aderenti all’evento di sabato – e dei tantissimi Volontari impegnati giorno dopo giorno per cambiare la mentalità comune, per migliorare le normative, per abbattere le barriere architettoniche e non solo architettoniche. Anche noi ci saremmo presi il tempo per comprendere il senso e i contenuti dell’iniziativa e, di fronte a un evento incentrato – per esempio – sul fine vita, saremmo stati perplessi anche noi.