Skip to main content

Tag: Regione Piemonte

Casa di Comunità a San Mauro: un’opportunità, se si pone l’attenzione sul personale

A San Mauro si è tenuta questa mattina la cerimonia per la posa della prima pietra della nuova Casa di Comunità, un presidio sanitario fondamentale per la nostra città e per il territorio che renderà il sistema sanitario più vicino ai cittadini.

Sono lieto di aver potuto presenziare a un momento così significativo che segna l’inizio ufficiale dei lavori finanziati con fondi Pnrr e inseriti nell’ambito della programmazione regionale, volta a rendere più capillare la presenza della medicina di territorio e incrementare la qualità e la prossimità dei servizi.

Proprio in quest’ottica è necessario porre attenzione, al di là dell’edificazione o del rinnovamento delle strutture, anche al reperimento di personale medico, infermieristico e sanitario qualificato e motivato, vera colonna portante di qualsiasi sistema socio-sanitario. Senza  medici, infermieri, oss, non è possibile garantire ai nostri cittadini le cure di cui necessitano, né intervenire sulle liste d’attesa.

Sono dunque felice della posa di questa prima pietra e auspico che sia, appunto, una prima pietra, anche in senso più lato, di un sistema della medicina territoriale che sia sempre più a misura di utente e sempre più a fianco dei cittadini del nostro territorio.

Giornata Europea della Cultura Ebraica: riflessione significativa sulla famiglia e sull’educazione dei giovani

Questa mattina alla Sinagoga di Torino, ho partecipato, in rappresentanza del Consiglio Regionale, all’apertura della XXV edizione della Giornata Europea della Cultura Ebraica.

Un’edizione speciale perché cade nel 600° anniversario dell’ammissione ufficiale della comunità ebraica a Torino.

Ritengo particolarmente significativo il tema scelto per questa edizione, la famiglia, stimolante proprio nel contesto attuale in cui educare i giovani alla fede, alla cultura, alle radici permette loro di avere una chiave di lettura per vivere pienamente il loro ruolo nella società e i cambiamenti che le nostre comunità devono affrontare.

Solo conoscendo approfonditamente la propria identità si è in grado di avere un confronto costruttivo e vero con altre culture e altre storie.

Per questo ringrazio moltissimo la Comunità ebraica torinese per l’invito, per la giornata di racconto della propria identità e della propria cultura, anche in relazione con altre confessioni, ma soprattutto per la ricchezza che la sua presenza e la sua ricerca del confronto portano alla nostra società e al nostro Piemonte.

Istituto dei Sordi di Torino: luogo in cui si rompe la barriera del silenzio. La sua crescita è occasione per tutta la comunità

Oggi ho partecipato agli eventi organizzati dall’Istituto dei Sordi di Torino con sede a Pianezza per i 210 anni di attività, culminati con l’inaugurazione del nuovo padiglione “Academy”.

L’Istituto dei Sordi è un luogo di formazione e di incontro, un luogo in cui la sordità, che è una disabilità invisibile e per questo ancora più difficile da vivere, “emerge” e si ridimensiona, diventa parte della quotidianità, una quotidianità fatta anche di altre cose.

Se la disabilità non è più elemento caratterizzante di una persona, allora un primo passo è stato compiuto: da 210 anni l’Istituto dei Sordi di Torino lavora per l’integrazione delle persone sorde, per la costruzione di una società inclusiva e per la diffusione di una lingua, quella dei segni, che è lingua ufficiale dello Stato e deve come tale diventare un veicolo di inclusione, non una particolarità da osservare.

Con il nuovo padiglione per l’Istituto dei Sordi sarà possibile aumentare le proprie attività formative, aprendosi ulteriormente al mondo degli udenti per conseguire l’obiettivo, certamente difficile ma non utopistico, di rompere la barriera del silenzio, da sempre la più difficile da abbattere, sia perché la sordità riduce le possibilità di comunicazione, sia perché la disabilità è, in generale, un argomento con cui la società a volte non si confronta agevolmente. L’apertura del padiglione Academy che da oggi è a disposizione della città rappresenta una grande opportunità per la contaminazione tra le persone, udenti e non udenti, e contribuirà senz’altro alla costruzione di una comunità unita e coesa.

Sono da molti anni testimone del lavoro entusiastico ed entusiasmante della Presidenza, del Consiglio della Fondazione, degli operatori e delle famiglie che operano in questo luogo meraviglioso e credo che assistere alla crescita dell’Istituto dei Sordi di Torino rappresenti un grande momento per tutta la nostra comunità piemontese. Oggi ho avuto la fortuna e il privilegio di assistere a un ulteriore momento di crescita di questa realtà, nel segno di Padre Loreti, storico direttore dell’Istituto e vero “padre” di tante persone che l’hanno frequentato durante i 40 anni della sua attività a Pianezza.

Introduzione del Difensore Civico nazionale, approvato il mio Ordine del Giorno

Il Consiglio Regionale del Piemonte ha appena approvato il mio atto all’unanimità: soddisfazione al termine della Legislatura.

Si chiude con una bella soddisfazione quella che sarà probabilmente l’ultima seduta della legislatura: il Consiglio Regionale ha appena approvato all’unanimità il mio Ordine del Giorno che impegna la Giunta Cirio ad attivarsi nelle sedi competenti affinché sia finalmente istituita in Italia la figura del Difensore Civico nazionale. Nella gran parte dei Paesi dell’Unione Europea sono vigenti leggi statali sulla difesa civica e la figura del Difensore Civico nazionale è già realtà. L’Unione Europea dispone a sua volta di un proprio istituto, il Mediatore Europeo, eletto dal Parlamento di Strasburgo. In Italia la difesa civica è presente in modo non omogeneo, con larghi vuoti specialmente al sud, e dunque la tutela non giurisdizionale non è garantita a tutti i cittadini. A oggi l’Italia non ha ancora istituito il Difensore Civico nazionale, figura che garantirebbe la certezza di potersi avvalere di un servizio di tutela esercitabile nei confronti di tutte le amministrazioni pubbliche a tutti i cittadini italiani, superando quelle limitazioni nelle quali finora sono incorsi i difensori civici regionali. Il diritto del cittadino alla buona amministrazione e la tutela dei suoi interessi legittimi sono garantiti dalla difesa civica, che opera con azioni di mediazione, conciliazione e persuasione senza costi, senza formalismi burocratici e in tempi ragionevoli.

Prevenzione e massima sensibilizzazione per arginare il fenomeno dei farmaci assunti come droghe

Appena discusso in Consiglio Regionale il mio Question Time sul tema: bene che la Giunta si sia definita consapevole dell’urgenza e della gravità del problema, terremo alta l’attenzione sull’efficacia delle contromisure in atto. L’allarme riguarda soprattutto l’abuso di medicinali antiepilettici-anticonvulsivanti tra i giovani e i giovanissimi.

Esprimo soddisfazione per la risposta appena ricevuta al mio Question Time sul tema delle misure di contrasto del crescente fenomeno dei farmaci assunti come droga; bene anche che la Giunta abbia definito urgente e grave questa sempre più diffusa tendenza, individuando nella sua prevenzione e nella sensibilizzazione sui suoi effetti le contromisure per arginarla. Ci auguriamo che il progetto regionale “Neutravel”, le attività del CAPS (Centro regionale di Attività di Promozione della Salute) e il Piano di Prevenzione Regionale – iniziative citate dalla Giunta in risposta al mio interrogativo – confermino la loro efficacia e verificheremo, come Moderati, l’andamento di questa tendenza nelle prossime settimane. Decisiva soprattutto in questa fase è anche l’attività di verifica della prescrizione medica da parte del farmacista e l’attività di sorveglianza e controllo da parte della rete regionale di farmaco-vigilanza.

Il progetto “Neutravel” prevede l’analisi dei principi attivi di farmaci e sostanze psicotrope. Presso il CAPS sarà presto attiva una sezione specificamente dedicata alla prevenzione sui rischi dell’uso dei farmaci. Il progetto “Unplugged”, del quale il Piemonte è capofila, del Piano di Prevenzione Regionale è finalizzato alla sensibilizzazione degli adolescenti sulle conseguenze dell’uso di tabacco, alcol e sostanze.

I farmaci antiepilettici-anticonvulsivanti possono causare dipendenza, gravi sintomi di astinenza e rischi di overdose. Si sono già segnalati anche in Piemonte sequestri di farmaci di queste tipologie, un aumento dei casi di uso improprio di questi medicinali e falsificazioni di ricette: una situazione allarmante, dal momento che l’assunzione concomitante di alcol e farmaci può avere effetti gravi e talvolta gravissimi. L’allerta circa l’abitudine di assumere, associati ad alcolici, farmaci quali il pregabalin e il clonazepam, acquistati attraverso canali non ufficiali e utilizzati quali stupefacenti, si è alzata ulteriormente nelle ultime settimane.