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Tag: PEBA

Una Legge sui PEBA serviva

Ma avremmo preferito che il testo prevedesse risorse finanziarie specifiche.

È senz’altro una buona notizia che la Regione Piemonte si sia dotata di una Legge sui PEBA (Piani di Eliminazione delle Barriere Architettoniche). Da sempre consideriamo fondamentale questo tema e il Gruppo dei Moderati ha costantemente collaborato – come peraltro riconosciuto dal primo firmatario Valter Marin – nell’iter di approvazione di un testo, quello appena approvato dall’Aula, del quale la nostra Regione aveva assoluto bisogno e che ora può garantire il quadro normativo necessario per intervenire con tempismo ed efficacia. Fondamentale l’Articolo 7, che impone che il 2% dei finanziamenti regionali ai Comuni per opere pubbliche sia speso per l’adeguamento al PEBA che ogni Comune per legge avrebbe dovuto fare già da anni. La nostra convinzione è che l’accessibilità dei Comuni sia fondamentale sia per le persone con disabilità motoria, sia per le persone con ridotta mobilità, sia per i genitori che si muovono con i passeggini, sia per gli anziani. Il nostro impegno si è concentrato sull’accessibilità a tutti i livelli, dall’accessibilità del trasporto pubblico a quella dei luoghi di culto. La non partecipazione al voto da parte del Gruppo dei Moderati è motivata dalla scelta di non allocare risorse finanziarie specifiche, mentre altre Regioni hanno – a mio avviso giustamente – optato per una scelta differente. Ringrazio per l’accoglimento di alcuni miei emendamenti (7 sui 20 da me presentati), con i quali ho provato a dare un contributo alla redazione finale. Resta il rammarico per l’esclusione di ogni riferimento ai luoghi di culto, troppe volte ancora inaccessibili o non pienamente accessibili, a partire dal Duomo di Torino, sul territorio regionale. 

Subito un tavolo assessorile per il monitoraggio dell’applicazione della Legge sui PEBA

E il Governo preveda ulteriori risorse per la realizzazione dei piani di eliminazione delle barriere architettoniche: saremo in grado, con queste due misure, di compiere altri passi avanti verso l’accessibilità nei Comuni del Piemonte. Appena discussa in Consiglio Regionale del Piemonte la mia interpellanza sul tema.

Ho presentato una proposta dopo la discussione, poco fa in Aula, della mia interpellanza sul tema dei PEBA: si apra un tavolo di lavoro interassessorile con il compito di identificare quali siano, tra i 1.180 comuni piemontesi, quelli che hanno già assunto i piani di eliminazione delle barriere architettoniche (PEBA). Se è un dato soddisfacente quello riferito dalla Giunta in risposta al mio quesito (ben 377 Comuni hanno presentato domanda e oltre 130 richieste sono state finanziate, fino all’esaurimento degli 865mila euro a disposizione per l’adozione dei PEBA), mi auguro che ora il Governo metta a disposizione altre risorse per questo obiettivo (con altri 700mila euro saremmo stati in grado di coprire tutte le richieste presentate lo scorso 29 settembre dai Comuni del Piemonte). Senza dati oggettivi e senza parametri quantitativi misurabili è impossibile immaginare politiche efficaci: ecco dunque provata l’urgenza di istituire un tavolo assessorile in grado di portare avanti l’opera di monitoraggio e di mappatura dello stato dell’arte presso i restanti 803 Comuni del territorio regionale. La Legge sui PEBA, del 1986, ha introdotto l’obbligo per le Amministrazioni di adottare Piani di Eliminazione delle Barriere Architettoniche esistenti negli edifici pubblici non ancora adeguati alle prescrizioni che ne prevedono l’eliminazione; nel 1992 è stata estesa l’applicazione dei PEBA agli spazi urbani, garantendo così la libertà di spostamento sul territorio alle persone con ridotta capacità motoria. Non sarebbe perdonabile rinunciare alla completa e concreta applicazione di strumenti giuridici così utili.