“Pane sospeso”? Va bene, ma non si faccia psicanalisi spicciola su chi vive il disagio della povertà
La mozione della Maggioranza sul “pane di solidarietà” è macchiata da irricevibili considerazioni su un presunto “senso di colpa che si avverte di fronte alla Caritas”, da ambigue allusioni all’“assistenzialismo” e da fumose riflessioni sul “senso di quotidianità” di chi vive una condizione di difficoltà economiche. Addirittura, si invita a consegnare lo scontrino al momento della consegna del pane alla persona bisognosa. Ho chiesto la rimozione dell’intero paragrafo.