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Tag: Moderati

La Regione Piemonte non vieti agli over 60 di accompagnare i bimbi ai Centri Estivi

La Giunta non segua pedissequamente le linee guida della Conferenza Stato-Regioni, che – se permettono ai sessantenni, tra le altre cose, di andare al ristorante o in palestra – impediscono loro di accompagnare un nipote alla propria Struttura per l’Infanzia. Sarebbe una discriminazione assurda.

“Gli accompagnatori non dovranno essere persone con più di 60 anni”. 
La frase, che si riferisce all’accesso alle strutture dei Servizi Educativi, compare nelle linee guida appena pubblicate dalla Conferenza Stato Regioni nel capitolo relativo ai Servizi per l’Infanzia e l’Adolescenza.
Quando la Giunta Regionale autorizzerà la riapertura di queste strutture, eviti di adottare pedissequamente questa indicazione, palesemente discriminatoria in base all’età e assurda dal punto di vista della semplice logica, dal momento che ogni altra attività non è preclusa a chi è nato prima del 1960: dalla frequentazione di ristoranti e bar alla frequentazione di centri estetici, centri benessere, parrucchieri, palestre, alberghi e spiagge.
Un ultimo spunto: qual è il criterio per il quale, se la temperatura corporea massima consentita per accedere a tutti i servizi di cui sopra è di 37,5 gradi, per i Servizi per l’Infanzia e l’Adolescenza tale limite scende a 37,2 gradi?

Vigilerò sul tema e mi metto fin da subito a disposizione del Presidente e della Giunta per una collaborazione costruttiva su questo argomento.

Via Biamonti e dintorni, mia nuova interpellanza

La riasfaltatura, promessa nel 2017, ancora non si è vista. Durante le settimane di lockdown l’alta velocità dei bus in transito ha amplificato il problema delle vibrazioni. Anche sul fronte degli interventi strutturali promessi dall’Assessora Lapietra si segnala un nulla di fatto. Porterò nuovamente il tema in Sala Rossa.

Torno a occuparmi di via Biamonti e dintorni: tale porzione della collina torinese è oggetto di una nuova interpellanza a mia firma (la terza sullo stesso tema) appena presentata in Consiglio Comunale. Nonostante le promesse dell’Assessora Lapietra i problemi della zona restano irrisolti. A ogni passaggio di mezzi pesanti (bus GTT o turistici) le precarie condizioni dell’asfalto e il cedimento della sottostante rete fognaria causano rumore e vibrazioni che si propagano agli edifici circostanti: una criticità amplificata, durante le settimane di lockdown, dall’alta velocità, visto il poco traffico, dei bus in transito. La segnaletica verticale con il limite dei 30 chilometri orari, unica misura finora prodotta dall’Amministrazione, è perlomeno poco visibile. Le condizioni dell’asfalto restano il problema principale: un intervento di asfaltatura era stato previsto a bilancio come manutenzione straordinaria già nel 2017, ma da allora nulla si è mosso: quanto tempo ci metteremo? E gli interventi strutturali in corrispondenza con l’incrocio con via Lanfranchi, promessi dalla stessa Assessora lo scorso settembre per ridurre la velocità dei veicoli e garantire più sicurezza ai pedoni, quando saranno attuati? I residenti si lamentano, porterò le loro istanze in Sala Rossa.

Linea 2 Metrò, senza il tratto Tabacchi-Pescarito 230mila piemontesi tagliati fuori

La progettazione della Linea 2 della metropolitana non potrà dirsi completa né sensata senza questo collegamento: ho presentato ordini del giorno in Consiglio Regionale e in Città Metropolitana perché l’area nordest sia inclusa nella mobilità della grande Torino che sarà.

È questo il momento decisivo per la progettazione della mobilità urbana e suburbana di domani: non possiamo concepire una Linea 2 senza il tratto Tabacchi-Pescarito. Tale collegamento con i comuni a nordest del capoluogo, da Borgaro a Chivasso, è imprescindibile per non tagliare fuori i circa 230mila residenti che ne sarebbero serviti.

I fondi per la progettazione della Linea 2 ci sono: spetta alla Civica Amministrazione sbrogliare quei nodi che ancora si interpongono rispetto alla determinazione delle modalità di progettazione e di realizzazione di un’opera strategica anche dal punto di vista della promozione di una cultura della mobilità in grado di offrire alternative credibili all’uso dell’auto privata.

Far giungere fino a Pescarito la Linea 2 della metropolitana costituisce una priorità per l’intero arco collinare, per l’unione NET e per il chivassese. Voler escludere questo tratto dalla progettazione significa non volerlo realizzare.

Ho presentato ordini del giorno in Città Metropolitana e in Consiglio Regionale del Piemonte affinché il tratto Tabacchi-Pescarito sia compreso e previsto nella progettazione definitiva, mantenendo le priorità di realizzazione già espresse dalle Istituzioni territoriali e agendo in coordinamento con i Sindaci dell’area interessata.

Lo sciopero delle Scuole Paritarie è giusto

Questo Governo ha completamente dimenticato questa fondamentale parte del Sistema Nazionale di Istruzione. Condivido la sospensione delle lezioni a distanza come simbolica e pacifica forma di protesta. Senza sostegno si muore. Presenterò un Ordine del Giorno in Consiglio Regionale perché siano poste le condizioni per un urgente cambio di rotta.

La didattica si ferma. Per ora quella a distanza, per due giorni: oggi e domani. Una protesta, da me condivisa, che si auspica possa servire a scongiurare un’altra sospensione, quella definitiva dell’attività di tante Scuole Paritarie.

La verità è semplice e drammatica: senza aiuti si chiude. E finora di aiuti ne sono arrivati davvero pochi. Questo Governo si è dimostrato incapace di aprire gli occhi e di riconoscere il ruolo e l’importanza di una delle colonne sulle quali si fonda il Sistema Pubblico di Istruzione.

Quello delle Scuole Paritarie è tra i segmenti più colpiti dalla crisi in corso. È il sistema scolastico nazionale nel suo complesso che deve essere sostenuto: le Paritarie ne sono parte integrante e costitutiva. Le Scuole Paritarie erogano un fondamentale servizio pubblico: dunque le Istituzioni, prima delle famiglie, sono chiamate a sostenerle. Senza le Paritarie il sistema non sarebbe in grado di reggersi. 

Presenterò in Consiglio Regionale del Piemonte un Ordine del Giorno di sostegno per l’intero sistema delle Paritarie (dai Nidi alle Superiori), sostegno che non è assolutamente arrivato da questo Governo, affinché la Regione Piemonte chieda all’Esecutivo un cambio di rotta che sarebbe, a questo punto, vitale. Conto che tanti colleghi Consiglieri, che si sono sempre dichiarati a favore della libertà di educazione, mi sostengano in questa battaglia.

Fattore Famiglia, adesso avanti tutta

La Corte Costituzionale dichiara pienamente legittima la Legge Regionale numero 16 del 2019. Adesso non ci sono più alibi: Giunta e Maggioranza in Regione dimostrino di credere davvero in questa Legge e di essere davvero a favore delle famiglie. Famiglie che mai come oggi hanno bisogno di aiuto e sostegno.

La Corte Costituzionale si è espressa: il parere di incostituzionalità sulla Legge Regionale Piemonte numero 16 del 2019 è infondato. Ora davvero sul Fattore Famiglia non ci sono più scuse. 

Se questa Giunta e questa Maggioranza in Regione sono a favore di questa Legge si muovano adesso.   

Sono passati tre anni dalla presentazione del progetto di legge e uno dalla sua approvazione: abbiamo oggi un’occasione concreta per andare oltre questo primo passo sulla strada del pieno riconoscimento del valore della famiglia in tutti gli ambiti di competenza regionale. 

Il numero dei componenti del nucleo familiare sia a tutti gli effetti riconosciuto quale parametro affiancato a quelli previsti dalla normativa statale (ISEE per esempio) per l’accesso a prestazioni socio-sanitarie, servizi socio-assistenziali, sostegno per la prima casa, servizi scolastici (Scuole Paritarie comprese) e trasporto pubblico locale.

La Regione Piemonte ha oggi l’occasione di porsi, insieme alla Lombardia, in una posizione di avanguardia ed esempio a livello nazionale. Mai come oggi, in una fase di crisi mai vista prima, abbiamo bisogno di politiche coraggiose ed efficaci a favore della famiglia.