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Tag: Famiglia

Questa Giunta non è in grado di sostenere adeguatamente le categorie più fragili: persone con disabilità, anziani, famiglie

Discussione, questa mattina in Commissione, sul Bilancio di Previsione finanziario 2021-23 relativamente alle politiche sociali: le risorse allocate non sono sufficienti per le persone con disabilità o particolari patologie, per gli anziani, per le famiglie e per le povertà nuove e strutturali. I Moderati si batteranno con proposte ed emendamenti per ottenere – dalla domiciliarità al sostegno per la genitorialità – un aumento dei fondi.

La Giunta Cirio non è evidentemente in grado di garantire a bilancio adeguate risorse economiche per il sostegno di quei settori che in questo momento sono centrali e più colpiti dalla crisi: le povertà strutturali, le nuove povertà, le persone con disabilità, gli anziani, la famiglia (tema, quest’ultimo, più volte sbandierato da questa Giunta: ci saremmo aspettati, dunque, un ben diverso impegno). Pur prendendo atto di alcuni aumenti rispetto al Bilancio Previsionale, riteniamo che le risorse siano oggettivamente insufficienti a far fronte al grande dramma che i soggetti più fragili della nostra regione stanno vivendo. Come Moderati faremo di tutto in Commissione e in Consiglio, con proposte ed emendamenti, per ottenere risorse congrue e quantitativamente adeguate a sostenere famiglie, anziani, persone con disabilità.

Nasce in Regione il Gruppo di Lavoro per la Famiglia: la IV Commissione accoglie all’unanimità la mia proposta

Un risultato che accolgo con grande soddisfazione: una promessa fatta in campagna elettorale che è oggi mantenuta. Adesso procediamo a un serio lavoro di esame del corpus legislativo regionale e di costruzione di nuove proposte. 

Il Consiglio Regionale si doterà di un Gruppo di Lavoro sulle politiche per la famiglia. La proposta avanzata dai Moderati è stata accolta all’unanimità dalla IV Commissione. Il Gruppo di Lavoro sarà inserito all’interno della stessa Commissione Sanità. Come Capogruppo dei Moderati, ho lanciato convintamente questa proposta, condivisa dal Forum delle Associazioni Familiari del Piemonte. Con il Gruppo di Lavoro esamineremo il corpus legislativo piemontese, per identificare gli elementi migliorabili e studieremo nuove proposte in merito a un ambito, quello della famiglia, che rappresenta il fondamento della nostra società e, anche, il primo ambito di welfare nel nostro paese. Sostenere la famiglia è a maggior ragione fondamentale oggi, in una fase di accentuata denatalità. Di fronte a noi un mandato di quattro anni: sono felice che i colleghi consiglieri abbiano compreso e sostenuto la mia proposta, un impegno preso in campagna elettorale che oggi diventa realtà.

(Foto d’archivio.)

Famiglia e libertà di educazione? Per questa Maggioranza, temi buoni soltanto per fare campagna elettorale

Bocciati in Consiglio Regionale in difesa di questi principi quattro miei emendamenti al DDL “Riparti Piemonte”: niente sostegno alle famiglie per le iscrizioni ai Centri Estivi né per l’acquisto di dispositivi per la didattica a distanza, niente allargamento della platea degli aventi diritto al voucher scuola, niente sostegno agli studenti fuori sede. La prova del nove del voto in Aula fa cadere tutte le maschere: ora è chiaro a tutti quanto poco questa Maggioranza e questa Giunta tengano a questi fondamentali valori.

Famiglia e libertà di educazione: due principi ai quali questa Maggioranza in Regione tiene solo a parole. Al momento di votare, infatti, li abbandona puntualmente, rimangiandosi promesse e affermazioni di principio. L’Amministrazione Cirio perde un’occasione storica, destinando alle famiglie del Piemonte una percentuale prossima allo zero delle risorse disponibili.

Questa dinamica si è ripetuta per l’ennesima volta durante il Consiglio di oggi: respinti quattro miei emendamenti relativi proprio a questi principi.

Ecco ciò cui dovremo rinunciare a causa delle esplicite e consapevoli scelte politiche della Maggioranza a Palazzo Lascaris.

Primo, le famiglie che hanno l’urgenza di organizzare la gestione dei figli nei mesi di chiusura delle scuole dovranno dire addio a un contributo economico per l’iscrizione dei figli ai Centri Estivi, il cui costo crescerà rispetto agli anni passati. La mia proposta chiedeva un contributo di 300 euro a figlio per i nuclei con reddito Isee annuo non superiore a 30mila euro.

Secondo, tante famiglie piemontesi si vedranno negata la possibilità di accedere al voucher scuola, dal momento che questa Maggioranza ha respinto la mia proposta di innalzare a 40mila euro la fascia Isee per la quale questo contributo è garantito, potenziando il fondo esistente con un ulteriore versamento di 4 milioni di euro.

Terzo, le famiglie dovranno rinunciare a un contributo economico per l’acquisto di dispositivi informatici per la didattica a distanza. Evidentemente, per i colleghi di centrodestra in tutte le case piemontesi si dispone di un numero sufficiente di accessi alla rete per consentire contemporaneamente lo smartworking a chi lavora e la didattica a distanza a scolari e studenti. La mia proposta era di erogare un contributo fino a 400 euro a famiglia per l’acquisto di tecnologia per la didattica a distanza.

Quarto, gli studenti fuori sede dovranno rinunciare a un contributo di mille euro per pagare l’affitto delle mensilità marzo-maggio. Evidentemente, per i colleghi di centrodestra il concetto di studente-lavoratore che si paga lo studio con la propria attività professionale, giocoforza interrotta per settimane, non esiste.

Ora, almeno, sappiamo con certezza con chi abbiamo a che fare e quali siano i valori di questa Maggioranza e di questa Giunta, che assumono certe posizioni di fronte alle telecamere dei telegiornali e posizioni diametralmente opposte di fronte alla pulsantiera del voto in Consiglio.

Ci saremmo aspettati molto più coraggio. Avevamo l’occasione di intervenire su tante debolezze: l’abbiamo buttata.

Fattore Famiglia, adesso avanti tutta

La Corte Costituzionale dichiara pienamente legittima la Legge Regionale numero 16 del 2019. Adesso non ci sono più alibi: Giunta e Maggioranza in Regione dimostrino di credere davvero in questa Legge e di essere davvero a favore delle famiglie. Famiglie che mai come oggi hanno bisogno di aiuto e sostegno.

La Corte Costituzionale si è espressa: il parere di incostituzionalità sulla Legge Regionale Piemonte numero 16 del 2019 è infondato. Ora davvero sul Fattore Famiglia non ci sono più scuse. 

Se questa Giunta e questa Maggioranza in Regione sono a favore di questa Legge si muovano adesso.   

Sono passati tre anni dalla presentazione del progetto di legge e uno dalla sua approvazione: abbiamo oggi un’occasione concreta per andare oltre questo primo passo sulla strada del pieno riconoscimento del valore della famiglia in tutti gli ambiti di competenza regionale. 

Il numero dei componenti del nucleo familiare sia a tutti gli effetti riconosciuto quale parametro affiancato a quelli previsti dalla normativa statale (ISEE per esempio) per l’accesso a prestazioni socio-sanitarie, servizi socio-assistenziali, sostegno per la prima casa, servizi scolastici (Scuole Paritarie comprese) e trasporto pubblico locale.

La Regione Piemonte ha oggi l’occasione di porsi, insieme alla Lombardia, in una posizione di avanguardia ed esempio a livello nazionale. Mai come oggi, in una fase di crisi mai vista prima, abbiamo bisogno di politiche coraggiose ed efficaci a favore della famiglia. 

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