Skip to main content

Tag: Bilancio

Ora Appendino e Rolando facciano ricomparire i fondi che le due chiese Gesù Redentore e Santi Pietro e Paolo Apostoli ancora attendono

Risulta attualmente scomparso dal Bilancio cittadino un quinto delle risorse ex LR 15-1989 spettanti, a saldo, ai due edifici di culto, situati rispettivamente in piazza Giovanni XXIII (Mirafiori Nord) e in via Saluzzo 25 (San Salvario): la Giunta ha appena garantito, rispondendo poco fa in Sala Rossa alla mia interpellanza sul tema, che i fondi saranno nuovamente stanziati. Vigileremo con attenzione massima. I due parroci hanno effettuato interventi credendo di poter contare su una certa cifra a rimborso, ma attualmente le risorse finanziarie per il saldo dell’ultimo quinto della spesa, semplicemente, non esistono. La Giunta Appendino ha tagliato le risorse di questo capitolo anno dopo anno fino ad arrivare a zero, nonostante continue promesse.

Rispettivamente, 9mila euro e 5mila euro ex LR 15-1989: è quanto stanno ancora aspettando le chiese torinesi di Gesù Redentore (piazza Giovanni XXIII, Mirafiori Nord) e dei Santi Pietro e Paolo Apostoli (via Saluzzo 25, San Salvario). Le cifre, letteralmente sparite dal Bilancio cittadino, corrispondono al saldo finale, pari al 20%, dei fondi allocati dal Comune a dicembre 2017, dopo l’anticipo di 36mila e 20mila euro correttamente erogato a fine 2019, per interventi di manutenzione e per l’adeguamento ai requisiti di accessibilità.

Rispondendo, poco fa, alla mia interpellanza sul tema, l’Assessore Rolando ha garantito che i fondi saranno nuovamente allocati. Mi assicurerò che ciò avvenga e che avvenga in tempi brevi. Parliamo di cifre assolutamente rilevanti nell’ambito del bilancio annuale di una chiesa cittadina, soprattutto in tempi di dura crisi. I due parroci hanno effettuato opere presso le due chiese nella sicurezza di poter contare su questi rimborsi e prima di scoprire che un quinto della cifra non è più disponibile.

Per questa Sindaca e per questa Giunta, evidentemente, non bastavano i ripetuti tagli delle risorse, limitate anno dopo anno fino ad arrivare a zero: siamo arrivati addirittura ai fondi prima allocati e poi fatti sparire. Mi aspetto che siano erogate quanto prima le somme dovute.

La Legge Regionale 7 marzo 1989 n. 15 riconosce l’opportunità per tutti i Comuni della Regione di destinare risorse finanziarie per la manutenzione e per l’adeguamento ai requisiti di accessibilità di tutti gli edifici di culto di tutte le confessioni religiose. Gli edifici di culto richiedenti si trovano, in molti casi, nei quartieri periferici e semi periferici della città.

Sul tema dei fondi ex LR 15-1989 mi sono impegnato in questi anni con diversi atti in Consiglio, proprio per mettere in luce le contraddizioni dell’Amministrazione Appendino ed evidenziare la scarsa attenzione posta al tema. Tra dicembre 2018 e marzo 2019 ho presentato e discusso in Sala Rossa due interpellanze per chiedere le ragioni della progressiva riduzione dell’importo annuale stanziato per gli interventi ex L.R. n. 15/1989, fino ad arrivare, nonostante continue rassicurazioni e promesse, all’azzeramento per il 2018 e per il 2019.

Sostegno agli Oratori, le promesse da marinai della Giunta Cirio: non un euro in più rispetto al 2020

Bando ex LR 26/02 uscito in pompa magna, ma la cifra resta identica all’anno scorso: 500mila euro, ai minimi storici o quasi rispetto al milione di euro del 2017. Il mio Ordine del Giorno che chiedeva ulteriori risorse, approvato in Consiglio Regionale, resta lettera morta. Sul tema, anche in fase di discussione del Bilancio di Previsione avevamo chiesto ulteriore impegno finanziario (1 milione di euro in più), ma il nostro emendamento fu bocciato lo scorso marzo a Palazzo Lascaris.

Da parte della Giunta Cirio, sul tema del supporto agli Oratori, parole, parole, parole. Il bando ex LR 26/02 è uscito in pompa magna, ma non prevede un euro in più rispetto agli anni precedenti. Ammonta a 500mila euro lo stanziato in competenza per il 2021: esattamente la stessa cifra del 2020 e del 2018, poco più dei 440mila euro del 2019 e la metà rispetto al milione del 2017. Gli enti di culto hanno tempo fino al 23 luglio per presentare istanza di accesso ai finanziamenti.

Non un euro in più: questo è dunque il valore che la Giunta Cirio dà agli atti, in teoria vincolanti, approvati dal Consiglio. Lo scorso 9 aprile è stato approvato in Aula un mio Ordine del Giorno che chiedeva ulteriori risorse da reperire per la LR 26/02 sul “Riconoscimento e valorizzazione della funzione educativa, formativa, aggregatrice e sociale svolta dalle Parrocchie, dagli istituti cattolici e dagli altri enti di culto riconosciuti dallo Stato attraverso le attività di Oratorio”.

Come Moderati continuiamo a vedere negli Oratori luoghi di aggregazione, incontro e inclusione imprescindibili per la crescita delle nuove generazioni. Senza un adeguato sostegno pubblico queste realtà – 1.184 sul nostro territorio – rischiano in molti casi di dover ridurre non solo la propria attività ordinaria, ma anche i molti i progetti di inclusione sociale

Un protocollo di intesa è stato stipulato tra la Regione Piemonte, la Conferenza Episcopale Piemontese e i referenti di altre religioni e confessioni sulla base di una deliberazione della Giunta Regionale. Il protocollo definisce anche le modalità concrete per accedere ai contributi.

C’è l’esenzione IMU per chi mette un proprio immobile a disposizione delle Organizzazioni di Volontariato: ma la Giunta fa di tutto perché non si venga a sapere

Se questa Amministrazione crede davvero in quella che è senza dubbio una misura utile per tutte le parti coinvolte, la promuova diversamente e convintamente, per esempio contattando tutte le 400 realtà di Volontariato del territorio torinese potenzialmente interessate. I comunicatori della Sindaca, oltre a ripetere continuamente quanto il quinquennio di Appendino sia stato a loro giudizio positivo, trovino una maniera creativa ed efficace per veicolare una proposta di valore e di contenuto. Questa la mia richiesta discutendo, poco fa in Consiglio Comunale, la mia interpellanza sul tema. Un arido post sul sito istituzionale della Città e poco altro (questo solamente, al momento, è stato fatto) serve solo a poter dire, tra un anno, che la misura, approvata lo scorso marzo, non ha funzionato.

Un’opportunità ignota è un’opportunità che, di fatto, non esiste: ci dispiace che l’Amministrazione Civica abbia finora rinunciato a promuovere con convinzione le innovazioni contenute nel testo del nuovo Regolamento Comunale n. 393 in materia di IMU. Sul tema, l’Assessore Rolando ha appena risposto in Sala Rossa alla mia interpellanza: l’ha fatto in maniera assai deludente. Un’arida notizia pubblicata sul sito web istituzionale della Città e pochi altri contenuti sono il tipo di “promozione” cui si ricorre quando, tutto sommato, forse si preferisce che una notizia non circoli troppo: ma l’esenzione IMU per chi mette un proprio immobile gratuitamente a disposizione di un’Organizzazione di Volontariato è misura conviene a tutti – dai proprietari alle Associazioni (sempre “affamate” di spazi presso i quali portare avanti la propria attività), dal Comune al territorio, con tanti luoghi abbandonati o inutilizzati che possono tornare a nuova vita. 

Se si vuole dire al mondo del Volontariato che esiste questa opportunità, a favore della quale il Consiglio ha votato compattamente, bisogna comunicare in maniera ben diversa. Per esempio coinvolgendo i Centri di Servizio per il Volontariato, il Forum del Terzo Settore e le grandi reti del Volontariato del nostro territorio. I social media manager e i comunicatori della Sindaca, pagati anche con i soldi dei torinesi e ultimamente sempre impegnati a ribadire quanto i cinque anni di Appendino siano stati secondo loro un’esperienza politica alla quale dare seguito, provino a mettere la giusta inventiva e un giusto senso di appartenenza alla comunità per promuovere questa opportunità sui vari canali. Le modalità possibili sono molte e siamo sicuri che troverebbero la più efficace.

Una comunicazione come quella raccontata dall’Assessore poco fa in Aula può essere utile, invece, solo se l’intento di chi la porta avanti è poter dire, l’anno prossimo, che la misura non ha funzionato. Con quella decisione avevamo deciso di affermare un principio. A Torino sono 400 le realtà di Volontariato: la Giunta le contatti tutte. Dimostri questa Amministrazione di voler valorizzare davvero una misura, approvata dal Consiglio lo scorso marzo, che segna un vero cambio di rotta culturale. Questa opportunità è garantita ai Comuni dalla Legge di Bilancio 2019, Torino è stata la prima Città ad avvalersene.

Oratori: grandi proclami dell’Assessore Caucino, ma i 500mila euro altro non sono che i fondi già previsti dalle precedenti Giunte

La cifra, tagliata anno dopo anno, è peraltro ai minimi storici da quando la Legge è in vigore. Piuttosto, la Giunta non dimentichi l’Ordine del Giorno dei Moderati, con il quale chiediamo un aumento di fondi reale e non solo sbandierato sui media. Presenteremo un emendamento in assestamento di bilancio.

L’Assessore Caucino prende posizione, con una nota, in merito all’urgenza di riaprire in sicurezza oratori e centri estivi: bene, ma restiamo di stucco di fronte all’enfasi con la quale rivendica lo stanziamento a bilancio (2021) di 500mila euro per queste realtà. Questa altro non è che la somma già prevista dalle precedenti Giunte, peraltro in diminuzione negli ultimi anni. Ci aspettiamo, piuttosto, che la Giunta dia seguito all’Ordine del Giorno dei Moderati passato due settimane fa in Consiglio Regionale, che chiedeva di prendere in considerazione un reale aumento dei fondi. Ci fanno piacere le dichiarazioni sull’importanza di questi luoghi di socialità e crescita per i nostri ragazzi, ma non condividiamo il giubilo per una cifra che è, a bilancio, ai suoi minimi storici da quando la Legge Regionale n. 26/2002 è in vigore. A maggior ragione dopo queste dichiarazioni ci aspettiamo dalla Giunta un segnale tangibile di coerenza. Come Moderati presenteremo un emendamento in fase di assestamento di Bilancio per chiedere un aumento e non una semplice conferma della cifra già prevista. Gli oratori sono luoghi sicuri, accessibili e aperti a tutti; un adeguato sostegno pubblico è per queste realtà fondamentale affinché siano in grado di portare avanti non solo la loro attività ordinaria, ma anche i loro molti e utili progetti di inclusione sociale. 

Bilancio Regionale, per la cultura un’occasione gettata al vento

Dopo un anno di crisi mai vista prima, il centrodestra respinge tutti gli emendamenti dei Moderati per sostenere questo comparto con nuove risorse finanziarie per 3 milioni e 950mila euro. Il taglio sulla cultura è stato ridotto, ma è comunque maggiore che in altri settori. Oltre ad aver bocciato numerosi emendamenti in Commissione, il centrodestra ha detto no a un emendamento da 3 milioni e 300mila euro per sostenere l’Associazionismo culturale.

Questa Maggioranza e questa Giunta, prontissime a dire no a tutti i nostri emendamenti pensati per dare ossigeno al settore della cultura dopo un anno di crisi terrificante, ha perso oggi un’occasione: se gli emendamenti dei Moderati fossero stati approvati, avremmo almeno recuperato la cifra allocata lo scorso anno per questo comparto; invece, siamo a commentare un taglio che, per quanto in parte ridotto, resta maggiore che in altri settori.

Avevamo richiesto, in particolare, fondi pari a 3 milioni e 300mila euro per la tutela e la valorizzazione dei beni e delle attività culturali (con un emendamento pensato per sostenere in particolare l’Associazionismo culturale del nostro territorio), risorse pari a 600mila euro per il restauro e la manutenzione di immobili di interesse storico e una cifra pari a 50mila euro per le società di mutuo soccorso.

Il segnale dato oggi fa il paio con il fatto che risultavano, a Bilancio, oltre 3,2 milioni di euro impegnati e non spesi, per il settore, a fine 2020. Dati che ci inducono a riflettere sulla capacità di pianificazione e programmazione di questa Giunta e sul suo reale interesse verso un settore che significa posti di lavoro per decine di migliaia di famiglie in Piemonte.