Suicidio seconda causa di morte nella fascia d’età 15-24
Anche l’impatto della pandemia sulla salute mentale di bambini e adolescenti si conferma drammatico: i dati sono stati diffusi oggi, in occasione della Giornata Mondiale per la Prevenzione dei Suicidi, dall’Ospedale Bambin Gesù di Roma. I Servizi di Salute Mentale del Piemonte sono strutturati in maniera tale da rispondere efficacemente e tempestivamente a questa situazione? Sono all’altezza? Dopo il Question Time dello scorso martedì, presenterò in Consiglio Regionale anche un’interpellanza su questo tema urgente.
In occasione della Giornata Mondiale della Prevenzione del Suicidio, nuovi, preoccupanti dati emergono relativamente all’impatto della pandemia sulla salute mentale di bambini e adolescenti, ma anche degli adulti. Aumentano le richieste di aiuto per le forme più gravi come autolesionismo e comportamento suicidario, seconda causa di morte nella fascia d’età 15-24. Come Moderati, siamo convinti che quella della salute mentale sia un’emergenza di gravità assoluta e chiediamo una risposta adeguata da parte delle Istituzioni.
Dopo il Question Time della scorsa settimana, presenterò un’interpellanza per sapere con esattezza quante persone (con distinzione tra bambini, adolescenti e adulti) si siano rivolte al servizio pubblico per motivi psicologici o psichiatrici da marzo 2020 a maggio 2021 e se, rispetto al periodo pre-Covid-19, si sia registrato un trend in aumento e quali siano le azioni avviate da questa Giunta per rispondere alla crescente domanda (misure distinte per bambini, adolescenti e adulti).
Chiederò inoltre come questa Giunta intenda potenziare il servizio pubblico di neuropsichiatria infantile e se siano stati effettuati approfondimenti per la riapertura dei Servizi Psichiatrici di Diagnosi e Cura dell’Ospedale Mauriziano.
Porto all’attenzione della Giunta, con questo mio quesito, un tema di assoluta urgenza, dal momento che 18 mesi di pandemia hanno effetti devastanti anche sulla salute mentale della popolazione. Nei primi sei mesi del 2021 quasi tremila persone si sono rivolte al Telefono Amico Italia perché attraversate da pensieri autolesionistici o perché preoccupate dal possibile suicidio di un proprio caro: il dato è triplo rispetto al periodo pre-Covid. “Il Sole 24 Ore” (aprile 2021) stima che il dato relativo ai pazienti presi in carico dal Sistema Sanitario Nazionale per questioni di salute mentale sia aumentato almeno del 30% (1 milione di pazienti in più) dall’inizio della pandemia. A causa della pandemia, nel 2020 è aumentato (+12%) il consumo di ansiolitici. Che la nostra Regione sia carente di neuropsichiatri infantili e di strutture idonee per la cura dei disturbi mentali nei bambini e negli adolescenti è un dato evidenziato anche da recenti articoli giornalistici.