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Se il bilancio non è più “un malato grave”, Torino resta la città più tassata d’Italia

L’Assessore Passoni sbandiera con entusiasmo alcuni dati non negativi del Bilancio di Previsione 2015, ma i cittadini torinesi continuano a pagare le tariffe più salate del Paese.

Migliora il bilancio del Comune di Torino. “E ci mancherebbe ancora”, verrebbe da dire, visti gli 830 milioni di euro che, come tra vasi comunicanti, sono risucchiati tutti gli anni dalle tasche dei torinesi per finire nelle casse del Comune.

Se, da una parte, l’Assessore Passoni si premura di etichettare come leggendaria la vulgata che vuole che Torino sia il Comune con il più alto debito per abitante, dall’altra c’è un altro dato statistico che è impossibile camuffare: i nostri 900 mila concittadini spendono in media, ogni anno, oltre 900 euro pro capite tra Imu, Tasi, Tari/Tares/Tarsu, Addizionale Comunale Irpef, imposte e tasse assortite. Bambini e minorenni compresi nel computo.

In compenso, i torinesi sono – per dirne una – gli italiani che senz’altro spendono di più in riparazioni dell’auto, visto lo stato disastroso delle strade cittadine, che le tante buche non riparate trasformano in percorsi di guerra pieni di trappole.

I margini per aumentare le entrate da altre fonti ci sono: per esempio, risulta che tra le entrate extratributarie le sanzioni per infrazioni dei regolamenti municipali (a partire dai locali che non rispettano le regole…) rappresentano appena l’1% delle entrate, contro il 99% rappresentato dalle contravvenzioni per mancato rispetto del Codice della Strada…

Silvio Magliano – Consigliere Comunale (Moderati)