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Scempio al Circolo Oltrepò

Scempio al circolo Oltrepo

I locali del Circolo Oltrepò, situato in Corso Sicilia 23, dieci anni fa erano stati dati in concessione e sono stati ritrovati in pessime condizioni e per questo inagibili, inoltre le chiavi del locale non sono state riconsegnate al Comune di Torino dai gestori ma semplicemente lasciate sul portone d’ingresso con evidenti rischi. Chiedo pertanto alla Giunta Comunale se era a conoscenza di tale situazione di scempio, le motivazioni del mancato intervento preventivo e quali misure si intendano adottare per evitare il ripetersi di situazioni simili.

INTERPELLANZA: “SCEMPIO AL CIRCOLO OLTREPO'” PRESENTATA DAL CONSIGLIERE MAGLIANO IN DATA 20 OTTOBRE 2015

Il sottoscritto Consigliere Comunale

PREMESSO CHE

– i locali del Circolo Oltrepò, situato in corso Sicilia 23, erano stati dati in concessione circa dieci anni fa e sono stati ritrovati completamente distrutti;
– la struttura è fatiscente e il mobilio è stato portato via: la cucina, la cappa, i frigoriferi, il bancone del bar, i tavoli, le sedie, addirittura il rivestimento in legno di un camino, le ringhiere, i quadri elettrici dei contatori e altro materiale;
– i lavori di manutenzione, teoricamente compito dei gestori, non sono mai stati effettuati e le uniche opere che sono state eseguite sono state fatte senza aver prima ottenuto i dovuti permessi;

RILEVATO CHE

– alcuni Consiglieri di Circoscrizione hanno dichiarato che la Città di Torino non ha  provveduto ad inviare una richiesta di recesso della concessione ai gestori del Circolo, nonostante il sollecito da parte della Circoscrizione 8 e la situazione di insolvenza cui versava la struttura;
– alcuni cittadini hanno dichiarato che il Circolo Oltrepò per parecchi anni (circa 7) abbia usufruito dell’erogazione della corrente elettrica, pur non risultando nessun contratto in essere con l’ente erogatore, facendo funzionare regolarmente tutte le apparecchiature elettriche presenti all’interno dei locali;

CONSIDERATO CHE

– i gestori del Circolo Oltrepò non si sono neanche premurati di riconsegnare le chiavi di questo immobile alla Città di Torino (preferendo invece lasciarle semplicemente davanti al portone di ingresso, con il rischio che qualcuno se ne appropriasse);
– la struttura è stata completamente depredata di tutti i suoi beni, i locali sono inagibili ed è impossibile per la Città dare nuovamente in gestione una struttura in queste condizioni;
– è un peccato che un bene così prezioso non possa essere messo a disposizione della cittadinanza trasformandosi peraltro nell’ennesimo costo a carico dell’Amministrazione comunale e dei suoi cittadini;

INTERPELLA

Il Sindaco e l’Assessore competente per sapere:

– se la Giunta comunale è al corrente della situazione descritta in narrativa;
– se si sia chiesto conto dell’operato della gestione o se questo sia stato in qualche modo monitorato, e come;
– quali siano le motivazioni del mancato intervento preventivo e quali misure si intendano adottare per evitare il ripetersi di situazioni simili in futuro;
– a quanto ammonti il debito della cattiva gestione della struttura e chi dovrà sostenere le spese per il ripristino dell’immobile;
– quale sarà la nuova destinazione  della struttura di corso Sicilia 23.