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Salone dell’Auto non accessibile: non ci sarebbe dovuto essere patrocinio

 

Al Valentino solo una manciata di stand sono dotati di rampa: secondo il regolamento, il Comune non può concedere il patrocinio agli eventi privi del requisito dell’accessibilità. Si sono fatti i controlli? O, semplicemente, per il Comune questa è accessibilità?

Ennesima gaffe di questa Amministrazione, che, con la sola eccezione del Salone del Libro, si conferma puntuale nel trasformare ogni manifestazione in un disastro o perlomeno in una mancanza di rispetto per qualcuno.

Questa volta è il turno del Salone dell’Automobile, attualmente in corso al Parco del Valentino. Su oltre quaranta stand, uno per ciascuna Casa partecipante, solamente tre sono dotati di rampa fissa. Altre cinque rampe mobili sono in teoria disponibili: solo in teoria, però, dal momento che non è indicata la loro ubicazione e il pubblico il più delle volte non ne conosce l’esistenza. Ma anche se lo si sapesse: consideriamo un minimo di cinque minuti per ogni spostamento della rampa e moltiplichiamo per oltre 40 stand, il risultato sono oltre tre ore di soli spostamenti. Assurdo e ridicolo. Il tutto con buona pace delle rassicurazioni date dal soggetto organizzatore di voler organizzare un evento perfettamente accessibile.

Sono già moltissime le manifestazioni di disappunto delle quali sono a conoscenza da parte di persone che non sono state in grado di visitare gli stand ai quali erano interessate. Gli eventi con il patrocinio della Città di Torino per regolamento devono essere accessibili: è questo il concetto di accessibilità del Comune di Torino? Se sì, abbiamo un problema, grave, di come concepiamo il significato di “accessibile a tutti”. Se no, risulta evidente che il patrocinio, con annessi benefit per il soggetto organizzatore, non si sarebbe dovuto concedere.

Accessibilità, Salone dell'Automobile