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GTT, così non va: corse saltate e ritardi

L’Agenzia per la Mobilità Piemontese intervenga ed eventualmente sanzioni affinché sia garantito agli studenti il diritto di arrivare a lezione in orario, in particolare per quanto riguarda le linee 75, 49, 8, 2 e 57 (Torino).

Arrivare in orario a scuola? Un diritto in teoria scontato, di fatto però impedito da ritardi e corse saltate, soprattutto lungo la linea 75 (Torino, direzione Cimitero Monumentale), la linea 49 (da Settimo verso Torino) e la linea 8 (da San Mauro verso Torino), ma anche lungo le linee 2 e 57. Questo il tema del mio Question Time appena discusso in Aula: se la Giunta rivendica di aver messo 2 ulteriori milioni di euro rispetto alla spesa storica negli ultimi due anni per potenziare il trasporto su gomma e non esclude un ulteriore sforzo economico per il futuro, da parte nostra chiediamo, come Moderati, che queste risorse vadano subito a potenziare le tratte lungo le quali si stanno verificando i disservizi. L’Agenzia per la Mobilità Piemontese intervenga in maniera rapida e decisa con il Gruppo Torinese Trasporti, garantendo un servizio efficiente ed eventualmente sanzionando: ne va del diritto allo studio dei nostri studenti.

Che un potenziamento del servizio serva urgentemente è un fatto riconosciuto anche la Giunta, che ha definito “un fatto grave” la mancata erogazione del servizio da parte di GTT. Ci auguriamo che la segnalazione all’Agenzia per la Mobilità Piemontese, promessa dalla Giunta, sia fatta immediatamente (ci stupisce, anzi, che non sia già partita: con il nostro Question Time abbiamo forse rivelato criticità non note?).

Le risorse citate dalla stessa Giunta siano messe subito per potenziare le linee di cui noi abbiamo segnalato i disservizi. Gli studenti devono poter contare su un servizio affidabile, efficiente e puntuale. In gioco c’è il loro diritto allo studio, attualmente impedito dalla sostanziale impossibilità – specialmente per quanto riguarda alcuni Istituti: il Liceo Einstein, l’Istituto Beccari, l’Istituto Bodoni, l’Istituto Birago di Torino tra gli altri – di giungere in tempo utile alle elezioni a causa delle varie corse “saltate” dai mezzi.

Emessi gli ordinativi di pagamento del 5 per mille per 42mila Enti beneficiari

Buona (per quanto tarda) notizia: accolte le nostre richieste.

Come anche da noi richiesto con un Ordine del Giorno a Palazzo Lascaris, è stata appena effettuata l’emissione degli ordinativi di pagamento del 5 per mille relativo all’anno finanziario 2021 in favore dei 41.666 Enti beneficiari con contributo inferiore a 500mila euro ciascuno. Con il mio atto, approvato all’unanimità dal Consiglio Regionale lo scorso 25 ottobre, chiedevo alla Giunta di sollecitare il nascente Governo in merito alla tempestiva liquidazione delle somme relative al 2021. Il totale erogato è pari a 222 milioni di euro. Risultano già erogate le somme dovute agli Enti beneficiari di contributi superiori alla soglia del mezzo milione di euro. Ci auguriamo che nei prossimi anni i tempi siano più brevi: le somme del 5 per mille dovrebbero essere erogate, per prassi e per logica, entro il mese di settembre di ciascun anno, per consentire di programmare le attività dell’anno successivo, ma anche far fronte alle spese, sempre più ingenti, che le Associazioni devono sostenere nell’immediato. Ringrazio la Fondazione Promozione Sociale ETS, Anfaa (Associazione Nazionale Famiglie Adottive e Affidatarie OdV), Utim (Unione per la Tutela delle Persone con Disabilità Intellettiva OdV) e tutte le altre realtà che a lungo e con forza si sono impegnate e battute per un’esigenza di tutti.

DGR non applicata: servizi di Neuropsichiatria Infantile attivati in due sole Aziende Ospedaliere piemontesi

Mancano all’appello le Aziende Ospedaliere di Novara e Cuneo (mentre alla Città della Salute di Torino e ad Alessandria il servizio è stato attivato): ci chiediamo perché. Rispondendo poco fa alla mia interpellanza, la Giunta ha inoltre riconosciuto che i ricoveri presso la Struttura di Neuropsichiatria Infantile del Regina Margherita avvengono in numero maggiore rispetto alle altre strutture di analoga rilevanza e che i letti per la riabilitazione mancano: la vaga promessa che altri posti letto saranno collocati «all’esterno del nosocomio» (dove? Quando? Con che modalità?) non ci basta. C’è una pandemia dopo la pandemia, quella del disagio psicologico: la Giunta se ne prenda carico. Al momento segnalazioni e dati ci dicono di una rete regionale fragile e di una grave carenza di medici.

La Deliberazione della Giunta Regionale del 2014 “Sull’adeguamento della rete ospedaliera agli standard della legge 135/2012, del Patto per la Salute 2014/2016 e linee di indirizzo per lo sviluppo della rete territoriale” risulta, al momento, non applicata. O meglio applicata a metà: rispondendo alla mia interpellanza sul Reparto di Neuropsichiatria Infantile del Regina Margherita di Torino, infatti, la Giunta ha chiaramente e onestamente riferito che, delle quattro Aziende Ospedaliere previste dalla DGR, sono la Città della Salute e l’AO Alessandria hanno visto effettivamente l’attivazione dei posti letto di NPI. Non pervenute, al momento, Novara e Cuneo. Perché?

Dalla discussione emerge un altro fatto: il dato relativo ai ricoveri presso la NPI del Regina Margherita è superiore rispetto a quello delle altre grandi strutture analoghe a livello nazionale, dal Gaslini di Genova al Bambin Gesù di Roma. Eppure i posti letto per la riabilitazione, nella struttura di piazza Polonia a Torino, mancano. La Giunta afferma di voler collocare quei posti letto «all’esterno del nosocomio», promessa vaga già nella sua formulazione: vorremmo sapere esattamente dove, quando e in che modalità. Al momento, non ci è stato detto.

Urge evitare che il disagio psicologico diventi disagio psichiatrico. Gli stessi dati forniti per il triennio 2019-2021 (rispettivamente 422, 419 e 437 ricoveri ospedalieri ordinari: il dato si ferma al momento della presentazione del mio atto) e, relativamente ai ricoveri della fascia 14-18, per il triennio 2020-22 (108 ricoveri nel 2020, 154 nel 2021, cifra già raggiunta nei primi dieci mesi dell’anno in corso) ci preoccupano, segnando una tendenza di crescita tanto evidente da non avere bisogno di interpretazioni.

Occorre arginare la nuova pandemia – altrettanto terribile – che si sta diffondendo dopo quella da Covid-19. Contro la pandemia del disagio psicologico servono risorse, medici e posti letto. Il dolore dei più piccoli è particolarmente inaccettabile. Senza un investimento da parte delle Istituzioni il rischio è che alla seconda pandemia ne segua una terza, quella del disagio psichiatrico: i danni sarebbero gravissimi sia per le persone sofferenti sia per le loro famiglie.

Quanto al Regina Margherita, presso il quale ciclicamente si annuncia in pompa magna l’inaugurazione di reparti e di macchinari, ci chiediamo: avremo medici in numero sufficiente per farli funzionare? Potranno essere utilizzate, queste nuove tecnologie e strutture? Le segnalazioni e i dati dicono di una rete neuropsichiatrica in grave difficoltà e di una grave carenza di medici specializzati. Sempre più piemontesi si rivolgono al privato: almeno, lo fanno quelli che se lo possono permettere.

QUESTION TIME – Potenziamento dei servizi GTT. La Giunta vuole intervenire per supportare gli studenti a raggiungere la propria scuola in orario?

Premesso che:

• l’Agenzia della Mobilità Piemontese è stata istituita nel 2003 ai sensi dell’art. 8 della L.R. 1/2000 ss.mm.ii. ed è l’ente responsabile per la Pubblica Amministrazione della mobilità collettiva su tutto il territorio piemontese. Regione Piemonte possiede il 25% delle quote;
• il Gruppo Torinese Trasporti Spa – GTT – fa capo a FCT Holding Srl, società finanziaria controllata dal Comune di Torino.

Constatato che:

• alcuni studenti frequentanti il Liceo Einstein, l’Istituto Beccari, l’Istituto Bodoni, l’Istituto Birago spesso arrivano in ritardo a scuola;
• tale ritardo non è da attribuire alla condotta degli studenti, bensì dei pullman che “saltano” le corse o sono così colmi da non permettere la salita e il mezzo successivo passa dopo molto tempo, non consentendo ai ragazzi di arrivare puntuali a scuola.

Tenuto conto che:

• le linee maggiormente interessate da tali problemi sono la linea 75 (direzione Cimitero Monumentale), la linea 49 (da Settimo direzione Torino) e la linea 8 (da San Mauro direzione Torino);
• siamo ormai ad oltre quattro mesi dall’inizio dell’anno scolastico e la situazione dei trasporti in questa zona di Torino è molto critica.

Rilevato che:

• l’affluenza che ogni mattina c’è in queste zone è davvero elevata: asse Corso Novara/via Bologna fino a largo Croce Rossa se si viene da Torino oppure asse da Strada Settimo/Strada San Mauro fino a piazza Sofia se si viene dalla periferia;
• le linee 75, 49 e 8 lungo il percorso hanno numerose scuole superiori, solo il Liceo Einstein, considerando tutte le sue sedi, ha circa 1600 studenti;
• gli stessi istituti scolastici ormai accettano la giustificazione per ritardo dei pullman.

Considerato che:

• gli studenti hanno il diritto di fare affidamento su un servizio di trasporto pubblico affidabile, puntuale e costante nella sua operatività;
• è importante incrementare il servizio nelle fasce più richieste dall’utenza e favorire così l’accesso a scuola dei ragazzi nella fascia oraria 7.00-8.00;

Interroga l’Assessore competente

per sapere quali iniziative intenda assumere nei confronti dell’Agenzia della Mobilità Piemontese e di GTT, per assicurare che gli studenti possano arrivare in orario a scuola e beneficiare di un adeguato servizio, evitando così la perdita di momenti di lezione importanti.

INTERPELLANZA – Reparto NPI dell’Ospedale Regina Margherita (OIRM) di Torino, sempre più richieste e meno posti letto: come intende intervenire questa Giunta?

Premesso che:

  • nella realtà italiana i servizi psichiatrici per minori devono far fronte al permanere di diverse criticità: una cronica carenza di investimenti, un’organizzazione non omogenea dei servizi, carenze strutturali ed organizzative;
  • in Piemonte negli ultimi anni sono emersi significativi incrementi del disagio e delle problematiche psichiatriche e psicologiche che iniziano in età precoce e con maggior gravità clinica ed evolutiva;
  • la pandemia non ha fatto altro che incrementare questo fenomeno, accelerando tendenze già in atto.

Considerato che:

  • fenomeni come l’isolamento in una stanza, la didattica spesso effettuata unicamente mediante pc o smartphone, le liti in famiglia sorte dalla convivenza forzata in spazi ridotti hanno innescato negli adolescenti una seconda epidemia, non da virus, ma da depressione, disturbi del comportamento alimentare, crollo della concentrazione e dell’autostima, ansia e autolesionismo.

Sottolineato che:

  • in Italia le prescrizioni di metilfenidato, farmaco contro i disordini dell’attenzione, prescritto solo da specialisti e nel quadro di una terapia, hanno registrato a dicembre 2020 un incremento di circa l’8% rispetto all’anno precedente.

Rilevato che:

  • i dati del servizio informativo regionale mostrano come i minori per i quali in Piemonte siano stati richiesti interventi da parte delle Strutture di Neuropsichiatria Infantile, siano passati dai 37.710 del 2006 ai 50.335 nel 2016, con un incremento del 40%;
  • nello stesso arco di tempo i minori (fascia d’età 10-18 anni), presi in carico dalle medesime strutture per problemi specificamente psichiatrici, sono passati da 5.657 a 10.690 unità (dato quasi raddoppiato, dunque, in dieci anni).

Accertato che:

  • l’attuale articolazione dei servizi territoriali non appare pienamente preparata a intercettare i bisogni della popolazione;
  • in Piemonte nell’anno 2020 le richieste di ricovero per tentativi anticonservativi di adolescenti (in particolare ragazze) è incrementata di 5 volte rispetto al 2019;
  • in questo momento presso l’Ospedale Regina Margherita (OIRM) di Torino, dove si registra l’occupazione stabile di tutti i 18 posti letto del reparto di NPI, i pazienti adolescenti affetti da disturbi psichiatrici affollano anche i posti letto delle ediatrie e del Pronto Soccorso.

Tenuto conto che:

  • il ricovero di un paziente in età adolescenziale, in un reparto diverso da quello di NPI, richiede la presenza di uno dei genitori, o loro sostituto, per assistere giorno e notte il minore;
  • a causa della pandemia il cambio tra i genitori è consentito solo previo tampone molecolare e almeno ogni 7 giorni di ricovero, in alcuni reparti anche ogni 15 giorni;
  • questa situazione genera ripercussioni, sia sulla gestione familiare del paziente ricoverato, sia sulla situazione lavorativa del genitore che lo assiste, a causa dei pochi permessi concessi per l’assistenza di figli adolescenti.

Considerato, inoltre, che:

  • i ricoveri a seguito di episodi di acuzie non devono essere visti come semplici soluzioni di emergenza, bensì vanno contestualizzati nell’ambito di servizi ospedalieri e territoriali fortemente orientati alla prevenzione e alla presa in carico precoce dei pazienti;
  • è necessario potenziare la risposta sanitaria per ogni fase di cura;
  • è pertanto essenziale attivare misure urgenti volte a incrementare il numero di posti letto nel reparto NPI dell’Ospedale Regina Margherita (OIRM) di Torino e a investire maggiori risorse atte ad accogliere questa emergenza psichiatrica e europsichiatrica.

Interpella la Giunta Regionale per sapere

  • quali azioni intenda mettere in campo per garantire una risposta tempestiva ed efficace al crescente disagio psichico adolescenziale;
  • quanti siano i ricoveri ordinari in adolescenza (14-18 anni) degli ultimi due anni nei reparti NPI dell’Ospedale Regina Margherita (OIRM) di Torino e come si intenda soddisfare il fabbisogno di posti letto in emergenza/urgenza e in degenza ordinaria, senza doversi appoggiare ad altri reparti o al Pronto Soccorso.