INTERPELLANZA – Reparto NPI dell’Ospedale Regina Margherita (OIRM) di Torino, sempre più richieste e meno posti letto: come intende intervenire questa Giunta?
nella realtà italiana i servizi psichiatrici per minori devono far fronte al permanere di diverse criticità: una cronica carenza di investimenti, un’organizzazione non omogenea dei servizi, carenze strutturali ed organizzative;
in Piemonte negli ultimi anni sono emersi significativi incrementi del disagio e delle problematiche psichiatriche e psicologiche che iniziano in età precoce e con maggior gravità clinica ed evolutiva;
la pandemia non ha fatto altro che incrementare questo fenomeno, accelerando tendenze già in atto.
Considerato che:
fenomeni come l’isolamento in una stanza, la didattica spesso effettuata unicamente mediante pc o smartphone, le liti in famiglia sorte dalla convivenza forzata in spazi ridotti hanno innescato negli adolescenti una seconda epidemia, non da virus, ma da depressione, disturbi del comportamento alimentare, crollo della concentrazione e dell’autostima, ansia e autolesionismo.
Sottolineato che:
in Italia le prescrizioni di metilfenidato, farmaco contro i disordini dell’attenzione, prescritto solo da specialisti e nel quadro di una terapia, hanno registrato a dicembre 2020 un incremento di circa l’8% rispetto all’anno precedente.
Rilevato che:
i dati del servizio informativo regionale mostrano come i minori per i quali in Piemonte siano stati richiesti interventi da parte delle Strutture di Neuropsichiatria Infantile, siano passati dai 37.710 del 2006 ai 50.335 nel 2016, con un incremento del 40%;
nello stesso arco di tempo i minori (fascia d’età 10-18 anni), presi in carico dalle medesime strutture per problemi specificamente psichiatrici, sono passati da 5.657 a 10.690 unità (dato quasi raddoppiato, dunque, in dieci anni).
Accertato che:
l’attuale articolazione dei servizi territoriali non appare pienamente preparata a intercettare i bisogni della popolazione;
in Piemonte nell’anno 2020 le richieste di ricovero per tentativi anticonservativi di adolescenti (in particolare ragazze) è incrementata di 5 volte rispetto al 2019;
in questo momento presso l’Ospedale Regina Margherita (OIRM) di Torino, dove si registra l’occupazione stabile di tutti i 18 posti letto del reparto di NPI, i pazienti adolescenti affetti da disturbi psichiatrici affollano anche i posti letto delle ediatrie e del Pronto Soccorso.
Tenuto conto che:
il ricovero di un paziente in età adolescenziale, in un reparto diverso da quello di NPI, richiede la presenza di uno dei genitori, o loro sostituto, per assistere giorno e notte il minore;
a causa della pandemia il cambio tra i genitori è consentito solo previo tampone molecolare e almeno ogni 7 giorni di ricovero, in alcuni reparti anche ogni 15 giorni;
questa situazione genera ripercussioni, sia sulla gestione familiare del paziente ricoverato, sia sulla situazione lavorativa del genitore che lo assiste, a causa dei pochi permessi concessi per l’assistenza di figli adolescenti.
Considerato, inoltre, che:
i ricoveri a seguito di episodi di acuzie non devono essere visti come semplici soluzioni di emergenza, bensì vanno contestualizzati nell’ambito di servizi ospedalieri e territoriali fortemente orientati alla prevenzione e alla presa in carico precoce dei pazienti;
è necessario potenziare la risposta sanitaria per ogni fase di cura;
è pertanto essenziale attivare misure urgenti volte a incrementare il numero di posti letto nel reparto NPI dell’Ospedale Regina Margherita (OIRM) di Torino e a investire maggiori risorse atte ad accogliere questa emergenza psichiatrica e europsichiatrica.
Interpella la Giunta Regionale per sapere
quali azioni intenda mettere in campo per garantire una risposta tempestiva ed efficace al crescente disagio psichico adolescenziale;
quanti siano i ricoveri ordinari in adolescenza (14-18 anni) degli ultimi due anni nei reparti NPI dell’Ospedale Regina Margherita (OIRM) di Torino e come si intenda soddisfare il fabbisogno di posti letto in emergenza/urgenza e in degenza ordinaria, senza doversi appoggiare ad altri reparti o al Pronto Soccorso.