Skip to main content

Ascensori vandalizzati, per gli inquilini con disabilità il rischio è restare bloccati in casa

Succede nelle case ATC di corso Mortara 36/7 a Torino: domani in Consiglio Regionale il mio Question Time per chiedere interventi.

Un portoncino d’ingresso divelto da settimane e la possibilità, per soggetti ignoti, di entrare negli spazi comuni: presso l’interno 7 di corso Mortara 36 a Torino (20 piani, 80 famiglie residenti) sono stati compiuti atti di vandalismo che hanno reso inservibili le pulsantiere dei tre ascensori, rendendo alcuni piani (il nono, il dodicesimo e il secondo sotto terra) dello stabile ATC raggiungibili soltanto utilizzando le scale. Un problema serio, che porterò domani in Consiglio Regionale con un Question Time appena presentato per chiedere interventi urgenti e risolutivi, dopo diverse segnalazioni e un sopralluogo. Abitare in un contesto adeguato per accessibilità e sicurezza è un diritto anche dei residenti di questo stabile e non possiamo permettere che persone con disabilità restino bloccate in casa o si trovino nell’impossibilità di accedere al proprio appartamento in caso di nuovi e più gravi atti di vandalismo.

Piemonte regione più arida d’Italia

Più invasi e più infrastrutture per sostenere agricoltura e allevamento.

Il report settimanale dell’Osservatorio ANBI sulla risorse idriche fotografa una situazione drammatica: il Piemonte è la regione più arida d’Italia. Una situazione che non possiamo più definire “eccezionale”, ma che rappresenta una nuova “normalità”. Si prospetta per il presente e per il futuro prossimo un Piemonte via via più arido. L’infrastrutturazione dovrà essere adeguata a queste nuove caratteristiche climatiche, a partire da una dotazione sufficiente di invasi e bacini idrici sul territorio. Del tema mi sono occupato in Consiglio Regionale in questi mesi e tornerò a chiedere alla Giunta tutto l’impegno necessario per far fronte a questo nuovo, drammatico contesto. La portata di molti dei nostri fiumi è spesso ridotta della metà rispetto a 12 mesi fa, quando la situazione era già critica. Agricoltura, allevamento e industria stanno pagando un prezzo altissimo per questa situazione e, se questa situazione dovesse ripetersi nei prossimi anni, non potremo più dire che non si potesse prevedere. Regimentare, anche con i fondi del PNRR, le acque di montagna per garantire disponibilità certa e costante è fondamentale.

Potenziamento e valorizzazione affinché la Cuneo-Nizza diventi davvero la “Ferrovia delle Meraviglie”

Passo avanti verso il potenziamento infrastrutturale e la piena valorizzazione della spettacolare tratta alpina ferroviaria Torino-Cuneo-Ventimiglia-Nizza: il Consiglio Regionale ha appena approvato all’unanimità, sul tema, il mio Ordine del Giorno. La linea deve tornare subito alla piena efficienza dopo le devastazioni del ciclone Alex (autunno 2020) per poi puntare a diventare un potente volano di sviluppo del turismo e del commercio lungo la direttrice Germania-Svizzera-Italia-Principato di Monaco-Francia.

Il Consiglio Regionale ha appena approvato all’unanimità il mio Ordine del Giorno sul “Treno delle Meraviglie”: ci auguriamo ora che quella tratta – dopo le devastazioni del ciclone Alex dell’autunno del 2020 – torni a un’operatività adeguata per orari e numero di convogli, tornando prima un’opzione di mobilità pienamente efficiente per i territori che attraversa e poi, com’è nelle sue potenzialità, un punto di forza commerciale e turistico. Si proceda al rinnovo della convenzione internazionale del 1970 e a interventi sostanziali di ammodernamento della tratta. Altro urgente obiettivo è l’inserimento della ferrovia Cuneo-Ventimiglia-Nizza nel programma e nel contratto di investimenti di RFI. Nel 2008 la Regione Piemonte ha commissionato al Politecnico di Torino uno studio sul tema del “Miglioramento delle relazioni ferroviarie tra la stazione di Torino e Nizza”: un documento che resta un valido riferimento per il potenziamento di questa linea, la cui piena valorizzazione porterebbe il Piemonte al centro di un’infrastruttura di collegamento internazionale tra la Costa Azzurra, la Svizzera e, in futuro (esiste già un progetto a riguardo), anche la Germania. I vantaggi sarebbero ingenti da tutti i punti di vista: economico, turistico ed ecologico. Grazie al mio atto la Giunta Cirio potrà efficacemente, forte del mandato del Consiglio, intraprendere nelle sedi opportune tutte le necessarie azioni per pervenire al risultato. Il mio Ordine del Giorno impegna inoltre la Giunta a istituire un tavolo regionale di discussione con tutte le Istituzioni, le forze politiche, i tecnici e le Associazioni per la realizzazione del progetto.

Bene che anche altre forze politiche, dopo i Moderati, abbiano presentato una Proposta di Legge sulla Fibromialgia: si giunga ora a un testo condiviso

Che anche la Consigliera della Lega Sara Zambaia abbia depositato in Consiglio Regionale del Piemonte una Proposta di Legge sulla Fibromialgia, che si aggiunge al Progetto di Legge presentato sullo stesso tema dai Moderati lo scorso 16 maggio (PdL 201), è una buona notizia.

Promuovere la conoscenza, la prevenzione, la diagnosi e la cura di questa patologia è necessario e urgente: ci fa dunque piacere che anche altre forze politiche si stiano muovendo nella nostra stessa direzione. Siamo sicuri che ci si potrà confrontare e che si potrà concordare un efficace testo condiviso. È oggi più che mai necessaria una Legge Regionale per il riconoscimento della fibromialgia quale sindrome invalidante, per l’istituzione di un Tavolo di Lavoro con la partecipazione delle Associazioni, per la creazione di programmi di formazione e aggiornamento per il personale medico e per il lancio di campagne di sensibilizzazione presso i cittadini, nonché per l’istituzione del Registro Regionale della Fibromialgia.

Per ogni pediatra in Piemonte fino a 800 piccoli pazienti in più rispetto alla media nazionale

Situazione non più sostenibile: domani in Consiglio Regionale il mio Question Time per chiedere soluzioni alla Giunta.

I dati appena pubblicati dall’Associazione CittadinanzAttiva sono inequivocabili: nello studio che misura, città per città a livello nazionale, il numero di pediatri attivi per numero di potenziali pazienti, ben sei delle dieci peggiori città elencate sono piemontesi. Asti è in assoluto, secondo il report, la città peggio classificata, con 1.813 bambini per ogni pediatra. Sempre secondo CittadinanzAttiva la media nazionale è di non più di 1.060 pazienti per pediatra. Discuterò domani in Consiglio Regionale un Question Time appena presentato per sapere quali misure stia attuando la Giunta affinché la situazione descritta migliori e per garantire sul territorio un numero adeguato di pediatri attivi. Significativi sono anche i posizionamenti in classifica di Novara (terz’ultimo posto, 1.370 bambini per pediatra) e di Vercelli (quart’ultimo posto, 1.367 bambini per pediatra). Anche Cuneo (1.331), Torino (1.320) e Alessandria (1.236) compaiono nelle peggiori dieci città elencate dallo studio. Questa situazione penalizza le famiglie piemontesi e i cittadini più giovani, il cui diritto alla cura è messo a repentaglio dalla scarsità di pediatri. CittadinanzAttiva è un’Associazione che, dal 1978, promuove la tutela dei diritti, la cura dei beni comuni e il sostegno alle persone in condizioni di fragilità.