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Piscina Parri chiusa, abbonamenti senza più valore

Cronache di ordinaria follia cittadina: la piscina di via Tiziano (Circoscrizione 8) non riapre dopo un guasto. Tanti utenti si ritrovano così in possesso di carnet-ingressi, regolarmente pagati, che non possono essere utilizzati. A riguardo, presenterò un’interpellanza.

Storie quotidiane di assurdità amministrativa: la Piscina Parri di via Tiziano, Circoscrizione 8, è sempre stata molto apprezzata e frequentata dai residenti della zona. In molti optavano per il carnet da 10 ingressi, decisamente conveniente rispetto ai singoli ingressi per chi frequentava con regolarità questo impianto sportivo.

Tutti verbi al passato, purtroppo. I fatti: a settembre, dopo le ferie, gli utenti della piscina si sentono dire dalla gestione della Parri che nella fase di caricamento della vasca si è rotta una tubatura. I tempi di ripristino sono indicati dalla stessa piscina in pochi giorni. Qualche settimana dopo (a ottobre) gli utenti si sentono dire che un primo intervento di ripristino, effettuato nelle settimane precedenti, non è andato a buon fine: la riapertura è rimandata a data da destinarsi.

In questi giorni mi hanno contattato alcuni cittadini che si sono sentiti dire che la piscina non è destinata a riaprire. Almeno, non i tempi brevi.

Una storia assurda: di quale reale entità è il danno? Perché non si sono date agli abbonati informazioni accurate e ufficiali? Si può ipotizzare di rendere validi gli ingressi non utilizzati presso altre strutture della Circoscrizione? Presenterò un’interpellanza in merito.

Valentina e Valentino, in un paese civile chi sbaglia paga

Il testo di GTT, letto in Aula dall’Assessore Lapietra in risposta alla mia richiesta di comunicazioni urgenti, cerca i responsabili del disastro ovunque tranne che al proprio interno. La commissione di inchiesta interna a GTT individui i responsabili entro la fine dell’anno. In una città normale, le responsabilità si pagano.

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Dilettanti, e battelli, allo sbaraglio

Valentino incagliato contro il ponte della Gran Madre, Valentina ribaltata e trascinata a valle fino a San Mauro: grave il danno economico e incalcolabile quello d’immagine, per la nostra turistica Torino. L’allerta era massima da ore e la piena del Po era stata abbondantemente prevista: quali misure sono state prese? Ci sono responsabilità individuali? Presenterò a questo proposito una richiesta di comunicazioni urgenti al Sindaco Appendino.

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