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Bene il sostegno agli oratori

E occorrerà investire ancora di più in futuro.

Ci fa piacere che l’investimento della Regione a sostegno degli Oratori si sia stabilizzato sui 700mila euro. Questa cifra anzi, se possibile, dovrebbe ulteriormente crescere in prospettiva, fino almeno a tornare al milione di euro del 2017. Due anni fa è stato approvato in Aula un mio Ordine del Giorno che chiedeva ulteriori risorse da reperire per la LR 26/02 sul “Riconoscimento e valorizzazione della funzione educativa, formativa, aggregatrice e sociale svolta dalle Parrocchie, dagli istituti cattolici e dagli altri enti di culto riconosciuti dallo Stato attraverso le attività di Oratorio”. Come Moderati continuiamo a vedere negli Oratori luoghi di aggregazione, incontro e inclusione imprescindibili per la crescita delle nuove generazioni. Senza un adeguato sostegno pubblico queste realtà – 1.200 sul nostro territorio – rischiano in molti casi di dover ridurre non solo la propria attività ordinaria, ma anche i progetti di inclusione sociale.

Disability Card, giusto pensare a un’estensione in tutta la UE

Ma finché non sarà davvero utilizzabile sui territori resterà l’ennesima occasione sprecata.

Prendiamo atto con soddisfazione del fatto che il Ministro per le Disabilità Alessandra Locatelli e il Sottosegretario agli Affari Esteri della Finlandia Pekka Puustinen abbiano concordato sull’opportunità di un’estensione a tutta l’UE della European Disability Card al termine della fase pilota. Facciamo i complimenti al Governo, ma ribadiamo che – se le potenzialità della Carta Europea della Disabilità sono e restano straordinarie – senza la possibilità di utilizzarla davvero sul territorio, presso gli sportelli delle ASL e presso altri servizi convenzionati questo strumento resterà inutile nei fatti. Questa possibilità, al momento, non c’è. La Carta deve diventare davvero – e non solo in via teorica – lo strumento attraverso il quale le persone con disabilità possono immediatamente certificare, senza necessità di altri documenti o verbali cartacei, la propria condizione, semplicemente mostrando il QR code e ottenendo il servizio o l’agevolazione cui hanno diritto. Perché di questo parliamo: qualità della vita e possibilità di vedersi riconosciuti dei diritti. Possiamo facilmente immaginare i vantaggi di una Disability Card capillarmente diffusa e universalmente utilizzata: possibilità di rinunciare alla voluminosa e pesante documentazione cartacea, velocità e garanzia di correttezza delle operazioni agli sportelli, dati sempre aggiornati in tempo reale. Ci auguriamo e ci aspettiamo che ciò avvenga al più presto. La Disability Card può essere richiesta sul sito dell’INPS da tutte le persone in condizione di disabilità media, grave e di non autosufficienza.

GTT, turnazione e ricollocazione di ex tranvieri ed ex autisti ambiti sui quali intervenire con urgenza

Identifichiamo, come Moderati in Consiglio Regionale, nella turnazione e nella ricollocazione professionale del personale diventato, per età, inidoneo alla guida dei mezzi due assolute urgenze sulle quali intervenire.

Temiamo che il nuovo accordo di fine maggio, sottoscritto da una risicata maggioranza di sigle sindacali e attualmente oggetto di discussione, lungi dal migliorare le condizioni di lavoro, possa invece far aumentare ulteriormente il tempo medio di lavoro per autista. Temiamo un conseguente peggioramento sia delle condizioni di lavoro sia del servizio all’utenza. Occorre piuttosto procedere a nuove assunzioni e a un adeguamento salariale a favore di chi da troppo tempo non vede un aumento di stipendio dovendo confrontarsi con condizioni di lavoro sempre più difficili. Abbiamo perplessità anche sull’esternalizzazione di alcuni servizi, controllo dei biglietti a bordo in primis. Un’operazione di questo tipo non ha senso logico in presenza di personale in attesa di una nuova collocazione nell’organigramma aziendale (tale è la condizione, appunto, dell’ex personale di guida) e in assenza di un miglioramento del servizio. La stessa formula “full service” (che prevede la manutenzione già programmata dal venditore) con la quale sono state acquistate le nuove vetture renderà meno necessaria l’opera di manutenzione da parte del personale tecnico GTT. L’Agenzia della Mobilità Piemontese verifichi la qualità retributiva e le condizioni di lavoro di questi dipendenti, inadeguati per numero rispetto alla necessità attuale, intervenendo se necessario.

Nel giorno della sentenza Schmidheiny di amianto si continua a morire

Amianto: si chiude con la sentenza Schmidheiny un percorso di due anni e 41 udienze, la Legge n.257/92 di messa al bando dell’amianto è di trent’anni fa, ma di amianto si continua a morire. Questo avviene soprattutto a Casale e dintorni, con decine di casi ogni anno.

Dal 1990 a oggi si registrano in Piemonte oltre 300 nuove diagnosi di tumore. Numeri drammatici, che dimostrano tutta l’urgenza e la necessità di convocare il Tavolo Strategico con la partecipazione attiva e costante degli Assessori Regionali alla Sanità e all’Ambiente. Non c’è altra modalità di affrontare un problema enorme e riteniamo che la tendenza degli ultimi anni, aggravata dalla pandemia, a incontri meno frequenti e approfonditi debba essere subito invertita. Urge inoltre procedere speditamente nella bonifica dei siti contaminati in Piemonte (almeno 60mila), così come fondamentale è recuperare un rapporto di pieno dialogo tra le Istituzioni e le Associazioni dei familiari delle vittime, che possono rappresentare un fattore di stimolo e dare un contributo decisivo in termini di proposte.

Debiti per 45mila euro, luce e acqua calda a rischio per oltre trecento famiglie a Torino

Succede nelle case ATC di corso Agnelli 156 (quartiere Mirafiori), sede di 351 appartamenti, dodici dei quali abusivamente occupati: ho presentato un Question Time per chiedere soluzioni. Dopo la richiesta di sgombero di tutte le occupazioni in atto presso case ATC, continua l’impegno dei Moderati per gli inquilini torinesi di edilizia popolare.

I fatti, in breve: lo scorso 6 giugno gli inquilini di corso Giovanni Agnelli 156 a Torino hanno ricevuto, nella buca della posta, una lettera di diffida da parte di IREN, con la quantificazione in 45.147 euro dell’insoluto e la prospettiva di un’interruzione del servizio in assenza della dimostrazione dell’avvenuto pagamento entro 15 giorni. Gli inquilini hanno sempre e puntualmente pagato e la stessa ATC dichiara di aver provveduto a versare quanto dovuto. Ma non risultano conferme da parte di IREN. La preoccupazione è massima tra i residenti, che temono l’interruzione della corrente elettrica o della fornitura di acqua calda presso le loro abitazioni, pur nella consapevolezza di aver sempre pagato le proprie bollette. Altri due elementi restano da chiarire: se il debito sia relativo all’energia elettrica o al teleriscaldamento (entrambi servizi erogati, presso questi caseggiati, da IREN) e se siano da escludere connessioni di sorta tra le occupazioni abusive di 12 unità abitative presso questi caseggiati di Mirafiori Nord e la quantità di energia consumata, negli ultimi mesi, senza diritto. Ho appena presentato un Question Time in Consiglio Regionale per sapere dalla Giunta come si intenda procedere per scongiurare la prospettiva di un’interruzione delle forniture di energia elettrica e acqua calda per i residenti di questi caseggiati ATC.