Skip to main content

Giochi 2026, presentazione del dossier su bob in Piemonte passo concreto e importante

L’ipotesi che sia il Piemonte a ospitare le gare di bob di Milano-Cortina 2026 è oggi più concreta.

La presentazione del dossier è un passo reale e importante verso l’obiettivo, a maggior ragione perché il testo non si limita a dettagliare costi e tempistiche, ma aggiunge elementi potenzialmente determinanti quali la sostenibilità ambientale della struttura. Ribadiamo ora la necessità di una coesione di intenti tra tutte le forze politiche per il bene del territorio. L’auspicio è che la candidatura piemontese permetta di non “cedere” all’estero nessuna delle gare dei prossimi Giochi. Abbiamo l’opportunità, che non possiamo perdere, di rimediare in pur piccola parte all’assurdo “no” ai Giochi che risale agli anni dell’Amministrazione Appendino.

Le occupazioni abusive di case ATC continuano ad aumentare (nonostante gli sforzi di Giunta e ATC)

A Torino e provincia raggiunta quota 214 casi: domani si discute in Consiglio Regionale il Question Time con il quale chiedo ulteriori ed efficaci misure.

L’impegno non manca, ma i casi di occupazioni abusive in case ATC non diminuiscono: al contrario, aumentano. Risalgono a un anno fa le prime operazioni di sgombero di appartamenti ATC abusivamente occupati sul territorio di Torino e provincia: a settembre 2022 risultavano, nel territorio di competenza di ATC Piemonte Centrale, 212 alloggi abusivamente occupati (203 a Torino, 9 in altri Comuni metropolitani). Dodici mesi dopo, le occupazioni hanno raggiunto quota 214. La questione è urgente e non si limita al solo capoluogo: per questo ho presentato un Question Time per chiedere quali misure stia applicando o abbia intenzione di applicare la Giunta per garantire l’inversione di questa preoccupante tendenza. Del tema mi occupo da tempo. Chi occupa abusivamente un appartamento ATC sta contribuendo a negare il diritto alla casa ai cittadini che compaiono, avendone pieno titolo, nelle graduatorie. Riconosco a questa Giunta una sensibilità sull’argomento e sono sicuro che sarà possibile identificare soluzioni efficaci.

Giochi 2026: grazie Zaia per l’apertura al Piemonte, ora tutti insieme con Cirio per raggiungere l’obiettivo

Tutte le forze politiche collaborino affinché tutte le gare restino in Italia: gli impianti del territorio piemontese sono all’altezza.

L’apertura di Luca Zaia – che è sia Presidente della Regione Veneto, sia componente del Cda della Fondazione Milano-Cortina – all’ipotesi di ospitare a Cesana le gare di bob di Milano-Cortina 2026 ha un forte peso, che cogliamo in tutta la sua portata e per il quale siamo grati. Adesso due priorità: coesione tra tutte le forze politiche per il bene del territorio e procedere in tempi brevi per il raggiungimento dell’obiettivo. Non avrebbe alcun senso dover “cedere” all’estero alcune delle gare dei prossimi Giochi. Abbiamo inoltre l’opportunità, che non possiamo perdere, di rimediare in pur piccola parte all’assurdo “no” ai Giochi che risale agli anni dell’Amministrazione Appendino.

Il ratto corre sul treno dei pendolari

Un enorme ratto cammina dentro le plafoniere della luce a bordo di una delle carrozze del Regionale Veloce Trenitalia partito questa mattina da Porta Nuova alle ore 5.54 e diretto a Milano Centrale: il video è stato girato da uno dei passeggeri ed è rappresentativo di una situazione oggettivamente indegna. I cittadini piemontesi pagano per avere un servizio di tutt’altro livello. Il fatto è vergognoso: porteremo il tema in Consiglio alla prima occasione utile, chiedendo alla Giunta di intervenire con Trenitalia.

Non bastavano i ritardi, la ressa che impedisce a molti dei passeggeri di viaggiare seduti, i finestrini rotti, carrozze roventi o gelate e tutti gli altri quotidiani disagi: i pendolari che, questa mattina, sono partiti all’alba per andare a lavorare a Milano hanno trovato, come sgradito compagno di viaggio sul Regionale Veloce delle ore 5.54, un enorme ratto. Il video, girato da uno dei passeggeri, non lascia spazio a interpretazioni: l’animale è, tra corpo e coda, grande quanto una delle plafoniere e si muove all’interno di queste ultime.

Questo episodio è gravissimo ed è significativo di un livello qualitativo del servizio peggio che inadeguato e di una carente manutenzione. Qui la questione ha a che fare con l’igiene, la sicurezza e il diritto di ogni passeggero, che spesso paga il servizio in anticipo (questo è il caso, per esempio, di chi acquista un abbonamento annuale), di viaggiare in condizioni adeguate. Porteremo il tema in Consiglio Regionale alla prima occasione utile per difendere il diritto dei piemontesi a un servizio di trasporto decente: chiederemo alla Giunta di intervenire con Trenitalia.

Stazione Stura di Torino, intervenire subito

Attualmente la struttura di corso Romania, l’adiacente piazzale e il vicino parcheggio risultano in condizioni di degrado, inaccessibilità e insicurezza: è una notizia positiva che la Regione abbia iniziato un’opera di monitoraggio e si sia subito attivata aggiornando la Città di Torino, alla quale spetta ora fare la sua parte. Urgono misure per garantire accessibilità, fruibilità e sicurezza. Sul tema, ho appena discusso in Consiglio Regionale un Question Time.

Stazione Stura a Torino, dopo le mie segnalazioni e la presentazione del mio Question Time, la Regione Piemonte ha provveduto a segnalare alla Città di Torino le urgenze più gravi: arbusti che rendono inutilizzabili le linee di orientamento per le persone con disabilità, i frequenti furti, i veicoli abbandonati, il diffuso degrado. Positivo anche che la Regione abbia iniziato a effettuare, dallo scorso giugno, ispezioni presso le stazioni dei capoluoghi piemontesi. Entrambe le notizie sono state comunicate dalla Giunta in risposta, poco fa, al mio Question Time.

Ci auguriamo a questo punto che la Città di Torino agisca immediatamente e che la stessa cosa facciano, secondo le proprie competenze, anche la Regione e l’Agenzia della Mobilità piemontese. Occorre rendere nuovamente la stazione e tutti i servizi connessi accessibili alle persone con disabilità (attualmente gli arbusti, alti alcuni metri, ricoprono completamente le linee di orientamento), mettere in sicurezza l’intero complesso, provvedere a interventi di pulizia e cura, far rimuovere i veicoli abbandonati.