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QUESTION TIME – Ripresa delle normali attività e la frequentazione dei familiari nelle Strutture di accoglienza per persone con disabilità

Premesso che:

  • nonostante sembri ormai quasi completamente rientrata e sotto controllo la situazione di contagio e/o di sintomatologia da Covid-19 e nonostante sia il Piemonte già da tempo passato alla fase 3, ad oggi le persone con disabilità intellettiva/autismo inserite presso Comunità Alloggio o strutture equivalenti continuano, di fatto, a non poter riabbracciare i propri familiari, a non poter far ritorno a casa neanche per poche ore e a non poter svolgere le normali attività esterne;
  • il mancato rientro – da ben 4 mesi – nell’ambiente familiare, la mancanza di relazioni affettive e lo svolgimento di attività sociali, abilitative/educative all’esterno continua a compromettere la salute psicofisica delle persone ospiti delle strutture di accoglienza succitate;
  • l’ipotesi di restrizione della loro libertà appare non giustificata e discriminante a fronte del fatto che il resto della società civile si è nuovamente aperta alle attività e alle relazioni sociali.

Considerato che:

  • in data 30 giugno 2020 la Direzione regionale Sanità e Welfare ha emanato le“Linee di indirizzo per le strutture di accoglienza, servizi destinati ai minori e per i servizi di prevenzione e contrasto alla violenza” concernenti anche le comunità di accoglienza per persone con disabilità ai fini della ripresa delle loro attività sul territorio Regionale;
  • queste “Linee di indirizzo” permettono, tra le altre disposizioni, il ritorno in famiglia e rientro in comunità nello stesso giorno, attraverso una normale sottoscrizione di un questionario atto a certificare la buona salute propria e del nucleo familiare e previa garanzia di una scrupolosa osservanza di tutte le misure necessarie per la prevenzione del contagio da Covid-19.

Rilevato che:

  • in data 24 giugno alcune famiglie hanno scritto una lettera al Direttore generale Dott. Flavio Boraso, nella quale chiedevano sia la possibilità di poter far visita a parenti che il rientro a casa dei ragazzi con disabilità ospiti in Strutture di accoglienza;
  • in data 14 luglio il Direttore generale Dott. Flavio Boraso ha risposto all’appello delle famiglie scriventi, e p.c. all’Assessore alla sanità del Piemonte, evidenziando che «riteniamo sia possibile adottare soluzioni sul modello di quelle previste per le Strutture di accoglienza (…) del 30 giugno 2020 (…) pertanto sono al vaglio con i competenti organi regionali apposite modalità per consentire il rientro in famiglia degli ospiti (…) mediante l’applicazione delle misure previste per le comunità di assistenza (questionario alla famiglia, “patto” del rispetto delle regole e verifiche al rientro) …»”.

Constatato che:

  • ad oggi le Asl e gli Enti gestori dei servizi socio-assistenziali nonché i gestori dei servizi applicano ancora le “Linee di indirizzo per la graduale ripresa delle attività in strutture residenziali extraospedaliere” del 16 giugno 2020, anch’esse emanate da Regione Piemonte Direzione Sanità e Welfare, ma molto più restrittive rispetto a quelle del 30 giugno, impedendo di fatto il ritorno in famiglia della persona con disabilità;
  • questa situazione è stata ripresa, negli ultimi giorni, da diversi organi di stampa.

INTERROGA

l’Assessore competente per sapere come mai la Giunta Regionale, al fine di riprendere le normali attività e la frequentazione dei familiari nelle Strutture di accoglienza per persone con disabilità, non intervenga subito affinché siano applicate le “Linee di indirizzo per le strutture di accoglienza, servizi destinati ai minori e per i servizi di prevenzione e contrasto alla violenza” emanate lo scorso 30 giugno.

Concedi gratuitamente l’uso di un tuo bene immobile a realtà non profit? Per te, niente IMU

Questa la mia richiesta al Comune di Torino: la legge nazionale lo permette, la Città adegui il proprio regolamento di conseguenza. Presenterò emendamenti perché ciò avvenga, permettendo così la crescita della collaborazione tra profit e non profit, a vantaggio di tutti.

Via l’IMU dai beni immobili concessi in comodato gratuito da realtà profit a realtà non profit: la legge nazionale lo permette, il regolamento del Comune di Torino sia adattato di conseguenza. Dopo aver discusso poco fa un’interpellanza sul tema in Sala Rossa, presenterò emendamenti al regolamento comunale sull’IMU, che ancora non recepisce questa possibilità, garantita dalla legge nazionale, verso le realtà del Terzo Settore. Ne abbiamo urgente bisogno: dalla collaborazione tra realtà profit e Associazioni scaturirebbero vantaggi per tutti. Queste ricadute positive devono essere considerate dalla politica, ma il Comune, finora, accorda questo risparmio soltanto a chi cede un bene a titolo gratuito alla stessa Città. Non basta: chiedo all’Amministrazione un cambio di mentalità. Sono innumerevoli le Associazioni che cercano spazi per la loro attività: la loro attività è svolta a vantaggio della collettività, per il Bene Comune. Con un Regolamento Comunale sull’IMU adeguato alla luce della Legge Nazionale di Bilancio (2019) permetteremo al settore profit di supportare il non profit avendone un risparmio: un volano positivo da innescare.

GTT, anche il servizio informazioni via SMS verso la soppressione: gli anziani sono passeggeri di serie B?

Solita dinamica: un “problema tecnico” diventa pretesto per la probabile eliminazione di un servizio. Non è questo il concetto di innovazione che sostengo: l’innovazione non può lasciare indietro chi ha più difficoltà ad adeguarsi, in questo caso soprattutto nonne e nonni. Preoccupazione dopo la discussione in Consiglio Comunale della mia interpellanza sul tema: mi auguro che qualsiasi ipotesi di decisione sia preventivamente sottoposta al Consiglio Comunale.

Il solito pretesto d’ordinanza, quello relativo a un problema tecnico, e via: ecco l’occasione per cancellare un altro servizio. Accade, questa volta, al servizio “informazioni via SMS” di GTT, da tempo non funzionante e oggetto di una mia interpellanza appena discussa in Sala Rossa.

Rispondendo alla mia interpellanza sul tema, l’Assessora Lapietra butta lì, incidentalmente, che, dopo gli interventi resisi necessari lo scorso 6 aprile, “GTT sta valutando l’ipotesi di non riattivare il servizio”. Due indizi che fanno una prova quasi certa: prendo atto che, grazie al lockdown, si decide di eliminare un altro servizio, utilizzato soprattutto dalle fasce meno giovani della popolazione torinese. Spero davvero che ogni decisione definitiva sia preventivamente sottoposta al giudizio del Consiglio Comunale.

Mi chiedo come questa Amministrazione – che dimostra ancora una volta di non pensare alle esigenze dei torinesi più anziani – possa ancora parlare di un “rapporto che funziona tra cittadinanza e GTT”:. In questi anni ho capito che,statisticamente, un problema tecnologico è spesso prodromico alla cancellazione di un servizio: vedremo se sarà così anche questa volta. A fronte di un risparmio economico modesto, la scelta di cancellare il servizio porterà con sé l’esigenza di intervenire sulla grafica di tutte le paline.
La mia visione dell’innovazione non coincide con quella della Giunta, per la quale evidentemente chi non si adegua può tranquillamente rimanere indietro. 

INTERPELLANZA – E poi ci sarebbero le auto, i pedoni, le rotonde (abbozzate e dimenticate) e gli incidenti (frequenti)

PREMESSO CHE

  • nel quartiere Barriera di Milano l’intersezione tra via Lauro Rossi e via Fossata 70 (interni) è caratterizzata da una rotatoria tracciata a terra e indicata da segnaletica orizzontale di cantiere (colore giallo) e verticale ordinaria;
  • nell’area permane ed è ancora visibile un attraversamento pedonale tracciato in colore bianco (segnaletica orizzontale);

RILEVATO CHE

  • lo scrivente è stato contattato da molti cittadini che hanno inteso segnalare la pericolosità dell’intersezione in oggetto: la sovrapposizione tra le differenti segnaletiche e l’incertezza che ne consegue sono da tempo le cause di frequenti sinistri;
  • risulta inoltre da evidenziare la particolare difficoltà che incontrano nell’attraversamento i pedoni e le persone con disabilità;
  • è stato narrato allo scrivente di un frequente ed elevato numero di sinistri, spesso magari solo con danni materiali ma comunque non meno rilevanti;

CONSIDERATO CHE

  • in data 6 luglio 2020 lo scrivente ha presentato un’istanza di accesso atti per conoscere i dati in possesso della Polizia Municipale circa il numero di sinistri verificatisi nell’area, si riporta il riscontro ricevuto: “dal 1° giugno 2017 al 6 luglio 2020 sono stati rilevati 5 sinistri, di cui 4 con lesioni. Tre di questi hanno avuto luogo nell’ultimo mese.”;
  • è altamente probabile che i numeri forniti dalla Polizia Municipale, di per sé poco rassicuranti, risentano per difetto di tutti quegli eventi che non hanno portato i protagonisti a contattare il Corpo e di tutte quelle situazioni di pericolo (soprattutto per i pedoni e disabili) che non sono sfociate in un sinistro;

INTERPELLA

Il Sindaco e l’Assessore competente per sapere:

  1. da quanto tempo sia presente la segnaletica gialla di cantiere;
  2. se vi sia e quale sia il progetto per il completamento dell’intersezione in oggetto, se la rotatoria tracciata sia solo temporanea o predittiva del nuovo assetto viario;
  3. quali siano i progetti dell’Amministrazione per garantire la sicurezza stradale presso l’area in oggetto e quali i tempi per la loro completa realizzazione.

Silvio Magliano

INTERPELLANZA – Infomobilità di GTT: se funzionasse il servizio sms si potrebbe incentivare l’utilizzo del trasporto pubblico

PREMESSO CHE

  • come riportato nel sito internet di GTT “il trasporto urbano e suburbano viene utilizzato ogni giorno da 640.000 persone, attraverso 8 linee tranviarie e 80 automobilistiche vengono percorsi oltre 56 milioni di km annui e a ciò si aggiunga la metropolitana automatica, la prima d’Italia;
  • la GTT fornisce un servizio di informazione sui passaggi dei mezzi alle fermate tramite il numero di cellulare 3424112624;
  • presso ciascuna fermata i passeggeri possono trovare il numero di cellulare da utilizzare e il numero della fermata da comunicare per conoscere le tempistiche relative ai transiti delle vetture;

RILEVATO CHE

  • lo scrivente ha ricevuto alcune segnalazioni relative al mancato funzionamento del servizio di infomobilità tramite sms: ha verificato personalmente in data 3 luglio 2020 presso le fermate 584 Cadore e 2289 Belgio e ha potuto constatare che il sistema di sms non è più funzionante;
  • molti passeggeri utilizzavano (e vorrebbero continuare ad utilizzare) il sistema di messaggistica tramite sms di GTT per conoscere gli orari di passaggio dei mezzi pubblici, considerandolo un servizio molto comodo e utile per organizzare i propri spostamenti;

CONSIDERATO CHE

  • è necessario che per sostenere il riavvio delle attività lavorative e i conseguenti spostamenti dei cittadini tutti i servizi di GTT siano pienamente funzionanti, precisi ed efficienti;
  • durante il periodo estivo la nostra città è tradizionalmente visitata da turisti: presentarsi con un servizio di trasporto con carenti o addirittura privato di adeguati supporti tecnologici non pare essere un buon biglietto da visita per la città;

INTERPELLA

Il Sindaco e l’Assessore competente per sapere:

  1. quali siano le motivazioni del mancato funzionamento del servizio sms come verificato e riportato dallo scrivente;
  2. quali siano gli interventi necessari e le relative tempistiche per ripristinare pienamente il servizio di infomobilità tramite sms.

Silvio Magliano