Skip to main content

Come impiega la Città la liquidità derivante dalle sanzioni comminate a Tundo per inadempienze e disservizi?

La ditta gestisce il Servizio Trasporto Persone con Disabilità. Domani in Sala Rossa la mia interpellanza sul tema.

Dal 2016 a oggi, la ditta Tundo ha fatto registrare un numero più che considerevole di disservizi, ritardi e inefficienze, sia per quanto riguarda il servizio taxi per persone con disabilità sia per quanto riguarda il servizio di trasporto scolastico per alunni con disabilità. Le parti coinvolte – utenti, famiglie, dipendenti ed ex dipendenti – conoscono bene, per esperienza diretta, le conseguenze di tutto ciò. L’Amministrazione ha, da parte sua, la possibilità, anzi il dovere, di sanzionare con le penali del caso le mancanze della ditta affidataria di un servizio, in questo caso quello relativo al trasporto di persone con disabilità, in capo alla Città stessa. Domani chiederò alla Giunta, con un’interpellanza, il numero totale e gli importi delle sanzioni comminate per inadempienze o inefficienze nel corso del quinquennio di Amministrazione Appendino. Chiederò inoltre se, come più volte richiesto dai Moderati, l’Amministrazione abbia impegnato o creato un capitolo di bilancio della Città di Torino ove accogliere gli importi derivanti dalle sanzioni e donde trarre le risorse per ristorare le famiglie con rimborsi o servizi alternativi. Mi farò riferire, infine, se i versamenti siano corrisposti da parte della ditta o se le quote siano trattenute “alla fonte”, nonché se risultino tutti adempiuti. Esprimo ancora una volta la mia più totale solidarietà alle famiglie penalizzate dai disservizi, ai ragazzi che hanno visto attaccato, in questi anni, il proprio diritto allo studio e ai dipendenti ed ex dipendenti che hanno dovuto aspettare tempi francamente non accettabili per vedersi accreditato il dovuto (stipendi e TFR).

INTERPELLANZA – Sanzioni/penali irrogate dall’Amministrazione per il servizio di trasporto scolastico degli alunni con disabilità

PREMESSO CHE

– da alcuni anni la ditta Tundo Vincenzo spa (già Tundo Vincenzo srl) ha in affidamento dal Comune di Torino il servizio di trasporto disabili nei presidi diurni a gestione comunale;

RILEVATO CHE

– il 21 dicembre 2018 veniva pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale il bando di gara (Procedura aperta n. 98) per il nuovo affidamento servizio di trasporto scolastico e per disabili, per il relativo servizio di accompagnamento e gestione amministrativa integrata;

– l’appalto era suddiviso in 10 lotti;

– la procedura aperta si concludeva con l’aggiudicazione, avvenuta in data 1° marzo 2019, dei lotti nn. 8 (gestione amministrativa) e 10 (servizio di accompagnamento),

– nelle more dell’indizione della nuova procedura per l’assegnazione dei lotti andati deserti e al fine di garantire il servizio di trasporto per gli utenti disabili in ottemperanza alle prescrizioni della legge n. 104/92 (che sancisce il diritto dei disabili all’integrazione sociale), con la determinazione dirigenziale n. 102 del 12 febbraio 2019 (mecc. 2019 00631/119) veniva concessa una proroga tecnica alla ditta Tundo Vincenzo spa fino al 31 maggio 2019;

– ai fini dell’assegnazione dei lotti rimanenti l’Amministrazione decideva di intraprendere l’iter della procedura negoziata;

– in esito a tale procedura si giungeva alla nuova assegnazione del servizio di trasporto scolastico e disabili alla ditta Tundo spa fino al termine dell’anno scolastico 2020/2021;

TENUTO CONTO CHE

– negli ultimi anni (che hanno coinciso con il mandato amministrativo della Giunta Appendino) la ditta che ha in affidamento il servizio di trasporto in oggetto si è vista protagonista di molteplici disguidi, ritardi e disattenzioni sia nei riguardi dei suoi dipendenti sia nei confronti degli ex dipendenti sia a danno degli utenti del servizio;

INTERPELLA

Il Sindaco e l’Assessore competente per sapere:

  1. numero totale e importi di ciascuna delle sanzioni/penali inflitte dall’Amministrazione alla ditta Tundo spa dal 2016 ad oggi per inadempienze e/o inefficienze nel servizio di trasporto disabili;
  2. come vengano gestiti dal punto di vista amministrativo/finanziario i pagamenti delle sanzioni/penali: se consistano in versamenti corrisposti da parte della ditta o in trattenute “alla fonte” effettuate da parte dell’Amministrazione e se essi, in qualunque modo avvengano, siano stati tutti adempiuti;
  3. se, in considerazione delle sanzioni/penali inflitte dall’Amministrazione a Tundo spa dal 2016 ad oggi per le inadempienze/inefficienze del servizio di trasporto e tenuto conto che alle famiglie non sono stati erogati né rimborsi né servizi alternativi, l’Amministrazione abbia impegnato/creato un capitolo del bilancio dell’Ente per accogliere gli importi delle sanzioni/penali e per destinarli a ristorare le famiglie con rimborsi e/o servizi alternativi.

Silvio Magliano

INTERPELLANZA – Nuovo regolamento IMU: come si stanno pubblicizzando le innovazioni per gli enti non commerciali?

PREMESSO CHE

– come indicato nel sito istituzionale del Comune di Torino alla sezione Tasse e Tributi, a decorrere dal 1° gennaio 2020 la “nuova” IMU è disciplinata dalla legge n. 160/2019 che ha abolito la IUC nelle componenti IMU e TASI;

– presupposto dell’imposta è il possesso di: immobili, esclusa l’abitazione principale o assimilata, salvo il caso in cui sia iscritta in catasto in cat. A/1-A/8-A/9 e relative pertinenze (una per categoria C/2, C/6 e C/7, anche se iscritte in catasto unitamente all’unità ad uso abitativo); aree edificabili; terreni agricoli;

RILEVATO CHE

– con l’approvazione della deliberazione del Consiglio Comunale n. 241-2021 sono state approvate rilevanti modifiche al testo del Regolamento comunale n. 393 (Regolamento per l’applicazione dell’imposta municipale propria – IMU – a decorrere dall’anno 2020);

– interessa in questa sede porre l’accento sul recepimento a livello regolamentare delle innovazioni legislative in materia: con riguardo agli enti non commerciali “al fine di incentivare le attività di volontariato, si ritiene inoltre opportuno introdurre l’esenzione dall’imposta comunale sugli immobili per le unità immobiliari concesse in comodato gratuito, interamente e in via esclusiva, ad una o più organizzazioni di volontariato (ODV), che le utilizza per lo svolgimento di attività sanitarie, didattiche, ricreative, sportive, assistenziali, culturali, con modalità non commerciali. Tale esenzione è da riconoscere alle seguenti condizioni: • gli enti comodatari devono essere qualificabili come enti non commerciali di cui all’articolo 73, comma 1 lettera c), del Testo Unico delle imposte sui redditi, approvato con Decreto del Presidente della Repubblica 22 dicembre 1986 n. 917 e successive modificazioni, avere sede legale in Torino ed essere regolarmente iscritti all’Albo Regionale delle Organizzazioni di Volontariato, come previsto dalla Legge 266/1991 ora in regime transitorio nelle more dell’istituzione del RUNTS, Registro Unico Nazionale Enti del Terzo Settore, come previsto dal Codice del Terzo Settore, Decreto Legislativo 117/2017; • il contratto di comodato deve essere registrato e avere durata pluriennale; • l’immobile oggetto di comodato non deve appartenere alle categorie catastali A/1, A/8, A/9 (immobili di lusso) né alla categoria D; • il soggetto passivo dell’IMU non deve ricoprire la carica di legale rappresentante o socio degli enti comodatari; • per fruire dell’esenzione il soggetto passivo è tenuto a presentare la comunicazione di destinazione d’uso, corredata di copia del contratto di comodato.”;

CONSIDERATO CHE

– con una precedente interpellanza presentata in data 27 maggio 2020 (mecc. 2020 01200) lo scrivente domandava all’Amministrazione: “1) se l’Amministrazione intenda adeguarsi alle disposizioni normative vigenti considerando esenti dall’IMU sia gli immobili concessi in comodato gratuito al Comune o ad altro ente territoriale, esclusivamente per l’esercizio dei rispettivi scopi istituzionali o statutari, sia gli immobili concessi in comodato gratuito ad enti non commerciali e destinati allo svolgimento delle attività previste nella lettera i) dell’articolo 7, comma 1, del decreto legislativo 30 dicembre 1992, n. 504 (magari prevedendo quale condizione per beneficiare della esenzione la formale registrazione del contratto di comodato); 2) se l’Amministrazione ritenga necessario richiedere una comunicazione ad hoc per beneficiare della esenzione in esame, pur non apparendo tale adempimento necessario in quanto sia il comma 769 sia il comma 770 della legge di Bilancio 2020 già prevedono l’obbligo di presentare la dichiarazione (“entro il 30 giugno dell’anno successivo a quello in cui il possesso degli immobili ha avuto inizio o sono intervenute variazioni rilevanti ai fini della determinazione dell’imposta”); 3) se l’Amministrazione intenda intervenire per chiarire quale possa intendersi il comportamento corretto con riguardo al dettato, che pare contraddittorio, del comma 770: nella prima parte impone di presentare una dichiarazione “entro il 30 giugno dell’anno successivo a quello in cui il possesso degli immobili ha avuto inizio o sono intervenute variazioni rilevanti ai fini della determinazione dell’imposta” salvo poi disporre che “La dichiarazione deve essere presentata ogni anno.”;

INTERPELLA

Il Sindaco e l’Assessore competente per sapere:

1. se e con quali metodi l’Amministrazione abbia dato massima diffusione alle innovazioni contenute nel testo del nuovo Regolamento comunale n. 393 in materia di IMU (tenuto ovviamente conto della puntuale pubblicazione nel sito istituzionale della Città);

2. secondo quali modalità, canali e strumenti l’Amministrazione intenda, d’ora innanzi, fornire la più ampia conoscibilità alle innovazioni regolamentari in materia di IMU (per gli enti non commerciali).

Silvio Magliano

C’è l’esenzione IMU per chi mette un proprio immobile a disposizione delle Organizzazioni di Volontariato: ma l’Amministrazione sta promuovendo adeguatamente quest’opportunità?

Lunedì si discute in Sala Rossa la mia interpellanza per chiedere la più ampia ed efficace comunicazione delle innovazioni regolamentari in materia di IMU, nella convinzione che la sola pubblicazione sul sito istituzionale della Città di Torino non sia sufficiente. In particolare, l’opportunità garantita dalla Legge di Bilancio 2019 – che conviene a proprietari, Associazioni, Comune e territorio – dovrebbe essere promossa con forza.

Un’opportunità ignota è un’opportunità che, di fatto, non esiste: per questa ragione, è fondamentale che l’Amministrazione Civica si occupi di promuovere al meglio, tra le altre, le innovazioni contenute nel testo del nuovo Regolamento Comunale in materia di IMU. Lunedì chiederò alla Giunta, con un’interpellanza che sarà discussa probabilmente già lunedì in Consiglio Comunale, come l’Amministrazione abbia promosso e stia promuovendo le nuove possibilità garantite dal Regolamento Comunale n. 393 in materia di IMU. In particolar modo, mi aspetto che la Giunta pubblicizzi l’esenzione IMU per chi mette un proprio immobile a disposizione di un’Organizzazione di Volontariato. Questa misura conviene a tutti: proprietari, Associazioni (sempre “affamate” di spazi presso i quali portare avanti la propria attività), Comune e territorio, con tanti luoghi abbandonati o non utilizzati che possono tornare a nuova vita. È dunque interesse di tutte le parti in causa che sia promossa in maniera opportuna. Chiederò inoltre secondo quali modalità, canali e strumenti l’Amministrazione intenda, da adesso in poi, fornire la più ampia conoscibilità alle innovazioni regolamentari in materia di IMU per gli Enti non commerciali. La mia proposta di modifica al Regolamento IMU è stata approvata dal Consiglio Comunale lo scorso marzo. Questa opportunità è garantita ai Comuni dalla Legge di Bilancio 2019, Torino è stata la prima Città ad avvalersene.

Rimozione delle gradinate dal ponte Carpanini, telecamere e presidio fisso: le mie richieste alla Giunta per Lungo Dora Napoli

Lunedì in Consiglio Comunale chiederò, con un’interpellanza sul tema, l’applicazione di queste e altre soluzioni necessarie alla sicurezza di cittadini e commercianti e alla fruibilità di questa porzione del quartiere Aurora.

Una piena sicurezza dei cittadini e dei commercianti e una reale fruibilità degli spazi pubblici non sono garantite, sul Lungo Dora Napoli e dintorni, da troppo tempo. Con un’interpellanza che si discuterà lunedì in Sala Rossa, proporrò all’Amministrazione alcune misure concrete e immediatamente applicabili. Il primo e urgente intervento è la rimozione delle gradinate presenti sul ponte Carpanini: queste sedute, nel progetto originale pensate come luogo di aggregazione, sono nei fatti da troppo tempo appannaggio esclusivo di chi spaccia o acquista stupefacenti. In parallelo, chiederò all’Amministrazione di garantire, in collaborazione con le Forze dell’Ordine, un presidio fisso sul territorio. Mi aspetto infine un aggiornamento sull’utilizzo anche in questa porzione di Aurora telecamere e droni: quest’ultima ipotesi era stata illustrata in una recente Commissione relativa al progetto Argo.

Continuo a credere che le potenzialità anche commerciali di questo tratto di lungofiume siano importanti. Spetta all’Amministrazione porre le condizioni perché siano sfruttate: obiettivo che non si potrà pienamente raggiungere finché la zona sarà in mano a degrado, spaccio, sporcizia, bivacchi, violenza e microcriminalità. I residenti e diversi imprenditori che, per la zona, stanno facendo davvero molto meritano un deciso cambio di passo da parte di questa Giunta.