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Mobilità elettrica in alternativa alla mobilità tradizionale

Il sottoscritto Consigliere Comunale

PREMESSO CHE

– la mobilità elettrica sta assumendo un ruolo sempre più importante nell’ambito della mobilità urbana, complice l’inquinamento e il costo dei carburanti fossili;
– a maggior ragione per il fatto che, secondo diversi studi, Torino risulta essere tra le città più inquinata d’Europa, sarebbe opportuno che l’Amministrazione si impegnasse nel campo della mobilità elettrica;
– il Comune di Firenze vanta già attualmente la circolazione su strada di circa 4.000 mezzi elettrici e la presenza di oltre 100 colonnine collocate sul territorio; anche il Comune di Parma si sta muovendo nella stessa direzione del Comune di Firenze;

RILEVATO CHE

– i bandi europei e regionali sul tema, vinti di recente, facilitano con l’erogazione di fondi statali il raggiungimento dell’obiettivo;
– la Giunta comunale dovrebbe incentivare l’utilizzo della mobilità elettrica, per esempio consentendo la libera circolazione in ZTL a tutte le auto elettriche (e non solo alle auto elettriche immatricolate dopo il mese di novembre 2012), garantendo il posteggio gratuito per i veicoli a emissioni zero (senza limite di immatricolazione), permettendo l’accesso alle corsie riservate ai veicoli elettrici, incentivando i taxisti all’acquisto di un’auto elettrica (com’è già avvenuto a Roma, con lo stanziamento di un fondo pari 2,5 milioni di euro di eco-incentivi per la distribuzione merci e di 5mila euro per ogni furgone elettrico), obbligando gli amministratori di condominio ad installare un punto di ricarica negli spazi condominiali su richiesta del singolo condomino, e così via;

CONSIDERATO CHE

– l’utilizzo di mezzi elettrici nelle grandi città ridurrebbe notevolmente l’inquinamento atmosferico e garantirebbe l’abbattimento dei valori delle polveri sottili;
– il 2015 è l’anno della Mobilità Urbana Sostenibile, del quale l’alimentazione elettrica rappresenta uno degli assi portanti;
– se il Paese si doterà di colonnine per la ricarica dei mezzi elettrici, i costi di gestione si ridurranno e l’auto elettrica smetterà di essere considerata la “seconda auto” per ambire a diventare il mezzo di locomozione principale per le famiglie;
– il piano nazionale per la diffusione di punti di ricarica di veicoli elettrici prevede l’introduzione di decine di migliaia di punti di ricarica entro il 2020;

INTERPELLA

Il Sindaco e l’Assessore competente per sapere:

1. se la Giunta comunale è al corrente della situazione descritta in narrativa;
2. quali siano le motivazioni per le quali è attualmente permesso l’ingresso in ZTL solamente alle auto elettriche immatricolate dopo il mese di novembre 2012;
3. quali siano le azioni che la Giunta comunale prevede di attuare in merito all’impegno preso a livello nazionale e quanti siano i punti di ricarica che dovrebbero essere attivati in città per garantire un servizio efficiente e funzionale;
4. quali siano le tempistiche previste per l’istallazione dei punti di ricarica per mezzi elettrici nel comune di Torino;
5. quali siano le condizioni dettate all’interno del bando del car–sharing elettrico e quando si prevede la partenza dello stesso.

Silvio Magliano