Skip to main content

L’ultima follia degli anarchici: incitare alla rivolta in piena pandemia

La bomba a orologeria esplode in corso Giulio Cesare; la mia assoluta solidarietà va alle Forze dell’Ordine e all’Esercito, prontamente intervenuti. L’occupazione dello stabile al civico 45 è sempre più inaccettabile. Chiederò le comunicazioni urgenti in Sala Rossa.

Era solo questione di tempo: la bomba a orologeria è esplosa questo pomeriggio. Il potenziale della deflagrazione è aumentato dalla situazione di emergenza. Provare a istigare i residenti a scendere in strada – come hanno fatto i violenti protagonisti dei fatti di oggi – è, a maggior ragione in questa situazione di pandemia e di emergenza, un atto folle e pericolosissimo.
Se i disordini siano stati innescati da un arresto operato dalle Forze dell’Ordine, come parrebbe da alcune ricostruzioni, nei confronti di due rapinatori o se fossero cominciati già prima e in maniera indipendente dall’episodio relativo ai due malviventi sarà da accertare: non cambia, in ogni caso, il senso profondo di quanto avvenuto nel pomeriggio di oggi in corso Giulio Cesare.
La mia totale e assoluta solidarietà va agli Agenti delle Forze dell’Ordine, “colpevoli” secondo i soliti noti di aver svolto, peraltro egregiamente e puntualmente nonostante le condizioni mai viste prima, il proprio lavoro.
Lo stabile al numero 45 di corso Giulio Cesare è ancora in mano agli occupanti anarchici e oggi abbiamo avuto l’ennesima dimostrazione di quanto ogni occupazione sia non solo un abuso, ma un costante pericolo. Una situazione inaccettabile. Domani mattina presenterò richiesta di comunicazioni urgenti alla Sindaca Appendino. Mi aspetto in Sala Rossa risposte puntuali e convincenti.

anarchici, Corso Giulio Cesare, disordini