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Le colonnine ci sono, ma sono tutte rotte

Desolante realtà: nessuno dei dispositivi di S.O.S. del Valentino è funzionante e l’Amministrazione non pensa di ripristinarli perché “utilizzati soprattutto da buontemponi in vena di scherzi goliardici. La mia proposta: dotarli di telecamere di controllo per prevenirne l’uso improprio e collocarli anche in altri parchi cittadini. Magari, in questo modo, anche l’Amministrazione – che attualmente afferma di ricevere poche segnalazioni – avvertirà più chiaramente l’urgenza di garantire a chi fa sport nei nostri parchi le necessarie sicurezza e tranquillità. Ho chiesto più illuminazione e presenza di Vigili.

Un numero sempre maggiore di persone fa attività di corsa nei parchi cittadini. La sicurezza di questi atleti è, spesso, insidiata da malintenzionati. Ho portato il tema in Sala Rossa con un’interpellanza alla quale rispose, ormai due anni fa, l’ex Assessore Giannuzzi. Il mio atto è stato approfondito questa mattina in Commissione.
Questo il contesto: diverse le soluzioni proposte, dalle convenzioni con club sportivi alla creazione di spogliatoi pubblici.
Uno strumento potenzialmente efficace, in realtà, già esiste (o, meglio, esisteva): le colonnine di S.O.S. del parco del Valentino. Peccato che nessuna di esse sia, oggi, funzionante. L’Amministrazione è dubbiosa sulla loro efficacia, convinta che sarebbero utilizzate più per fare scherzi poco intelligenti che per chiedere aiuto in caso di pericolo, e dunque sull’opportunità di rimetterle in funzione.
Mi oppongo a questa mentalità: secondo me, anzi, tali dispositivi andrebbero estesi anche ad altri parchi della città, dotandoli eventualmente di telecamere in grado di prevenirne l’uso improprio. Da valutare, anche, l’ipotesi di creare una app per le segnalazioni di pericolo.
Quello della sicurezza di chi corre nelle aree verdi torinesi è un problema reale e urgente: quella di chi corre (magari donne sole) e di chi posteggia e rischia di ritrovarsi l’auto svaligiata. Ho ribadito le mie richieste di una più efficace opera di sorveglianza da parte di pattuglie e di una più efficace illuminazione. Se Torino mira a essere la città del benessere, deve essere all’altezza dell’obiettivo da tutti i punti di vista.