Kastamonu riapre a Frossasco: buona notizia, se saranno rispettati regole, salute e ambiente
La multinazionale ha presentato in Città Metropolitana un progetto di ripristino degli impianti ex Annovati e poi Trombini (produzione di pannello per l’industria dell’arredamento) sul territorio del Comune in provincia di Torino: voci preoccupate si stanno alzando relativamente all’impatto sul territorio, a vocazione agricola e residenziale, e a proposito del progetto di installazione di un nuovo bruciatore di biomasse a poche centinaia di metri da abitazioni e allevamenti. Tutte le valutazioni siano fatte, da parte delle Istituzioni, nella maniera più scrupolosa e ai cittadini siano fornite, nella massima trasparenza, tutte le informazioni del caso: queste le mie richieste alla Giunta Regionale, con un’interpellanza appena discussa a Palazzo Lascaris. Prossimamente un mio analogo atto sarà discusso anche in Città Metropolitana: ci auguriamo che l’attenzione di entrambi gli Enti sia massima per la difesa dell’ambiente e della salute dei residenti. Come Moderati, da sempre vicini a chi fa impresa, non vogliamo più dover scegliere tra salute e sviluppo. Vigileremo in ogni sede.
Il progetto della riapertura della Kastamonu di Frossasco è, di per sé, una buona notizia. A patto, però, che salute e ambiente siano tutelati: cosa che ho chiesto poco fa alla Giunta Regionale con un’interpellanza e che chiederò anche in Città Metropolitana con un analogo atto presto discusso. Lo dobbiamo a chi, nell’area circostante l’azienda, risiede o gestisce la propria attività agricola o di allevamento.
I Moderati sostengono da sempre, come forza politica, chi fa impresa: siamo convinti che fare impresa in maniera matura significhi anche rispettare le norme e l’ambiente. È interesse della stessa Kastamonu liberare il campo da qualsiasi preoccupazione. Chiediamo alle Istituzioni che le valutazioni siano fatte nella maniera più scrupolosa e che ai cittadini siano fornite, nella massima trasparenza, tutte le informazioni del caso. Il nostro obiettivo è che questo nuovo insediamento produttivo si integri senza traumi nell’ecosistema sociale ed economico esistente.
L’impianto ex Annovati e poi Trombini a Frossasco, ora di proprietà Kastamonu, potrebbe ripartire dopo anni di inattività e dopo l’incendio della primavera del 2019: la multinazionale specializzata nella produzione di pannello per l’industria dell’arredamento ha presentato lo scorso 28 aprile, presso la Città Metropolitana di Torino, un progetto di ripristino dell’impianto di via Piscina 2-6. Sono un’ottima notizia le possibili ricadute occupazionali dopo due anni di crisi durissima, a patto che la sicurezza e la salute dei residenti siano garantite e che l’impatto su un territorio a vocazione agricola e residenziale sia ammortizzato. In particolare, desta preoccupazione la prospettiva di vedere prossimamente in attività un nuovo Energy Plant (bruciatore da 25 MW) per lo smaltimento di biomasse dal sito produttivo. Chiediamo inoltre che siano previsti controlli e rilievi per verificare la salubrità del terreno e del sottosuolo di pertinenza dell’impianto, dal momento che, a sua volta, l’ipotesi di residui inquinanti o tossici presenti nel sottosuolo dell’area produttiva genera preoccupazioni.