
INTERPELLANZA – Via San Francesco da Paola pedonale (e dintorni), ovvero il magico luogo nel quale trovano posteggio addirittura alcuni nani da giardino, ma non le auto dei residenti
PREMESSO CHE
- via San Francesco da Paola, traversa di via Po e storica direttrice cittadina da sempre aperta al traffico veicolare, collega la stessa via Po con corso Vittorio Emanuele II;
- vi hanno sede edifici residenziali, negozi, locali, ristoranti, uffici e studi professionali;
- il sedime è stato interdetto la scorsa estate al transito di veicoli nel tratto tra la Cavallerizza Reale e via Maria Vittoria (DGC 2020 01537 del 14 luglio 2020);
- la pedonalizzazione si estende alle vie Fratelli Vasco e Des Ambrois (nel tratto tra le vie Accademia Albertina e via San Francesco da Paola);
- numerose sono state le attività che, in concomitanza con la pedonalizzazione e con le nuove misure del Comune a tutela dei bar e degli altri esercizi di somministrazione, hanno implementato i propri dehors (DCC 2020 01121 del 18 maggio 2020);
- lo scrivente ha effettuato un sopralluogo in zona nel tardo pomeriggio di mercoledì 21 ottobre, riscontrando diverse criticità;
RILEVATO CHE
- la pedonalizzazione si è dimostrata fattore di oggettivo ostacolo per molte attività, soprattutto se di categoria merceologica diversa dalla ristorazione, quali, per esempio, attività di spedizioni con corriere espresso, di restauro, di cartoleria e di abbigliamento;
- vi sono negozianti che hanno subito un ulteriore e consistente calo di fatturato dovuto alla pedonalizzazione, calo che va a sommarsi a quello già considerevole causato dall’emergenza da Covid-19;
- sono, si stima, circa 70 i posti auto persi con la chiusura al traffico delle tre vie, con le conseguenze che si possono facilmente immaginare in termini di disagi per residenti e imprenditori;
- in zona hanno sede uffici e studi di professionisti, per i quali le conseguenze sull’operatività quotidiana sono state e sono non irrilevanti;
- vi sono residenti che, data la nuova viabilità, hanno difficoltà a raggiungere il proprio garage;
- la nuova viabilità appare cervellotica e il traffico tende ad aumentare lungo le strade circostanti l’area pedonalizzata;
- lo scrivente ha personalmente parlato con titolari di attività che, avendo dovuto spostare la propria sede in un’altra via a causa della pedonalizzazione, non hanno ricevuto dall’Amministrazione alcuna proposta di compensazione;
CONSIDERATO CHE
- lungi dall’accontentare tutti, la pedonalizzazione sta al contrario facendo registrare un crescente numero di voci contrarie e critiche;
- i cittadini contrari alla pedonalizzazione hanno già raccolto 750 firme per chiedere all’Amministrazione la revoca immediata di questa misura;
- i residenti e i commercianti lamentano la scarsa illuminazione serale e la percezione di insicurezza nel camminare in una via semideserta;
- sono peggiorate le condizioni di pulizia e, dopo le serate di movida, la via, che qualcuno utilizza talvolta come una latrina a cielo aperto, è particolarmente sporca;
- certe soluzioni in tema di dehors paiono difficilmente compatibili con il decoro e la pulizia urbanistica e architettonica di questa storica via;
- sembra difficile affermare che, a fronte della perdita del traffico veicolare, si sia registrato un aumento di avventori che si muovono a piedi;
INTERPELLA
Il Sindaco e l’Assessore competente per sapere:
- come valuti l’Amministrazione l’andamento di questi mesi di pedonalizzazione dal punto di vista dell’efficacia e della sostenibilità;
- entro quali termini, come richiesto dai 750 firmatari della petizione e come la stessa natura provvisoria del provvedimento impone, intenda revocare la pedonalizzazione della via;
- se, prima del termine della sperimentazione, sia intenzione dell’Amministrazione limitare l’estensione della pedonalizzazione al solo tratto che va dalla Cavallerizza Reale all’incrocio con via Principe Amedeo;
- con quali misure di compensazione, secondo quali criteri ponderate ed entro quali tempi erogate, l’Amministrazione abbia intenzione di venire incontro ai titolari di attività costretti a spostarsi;
- quanti siano i dehors presenti sulla via, quando e da chi siano stati autorizzati e a quali parametri estetici siano stati vincolati;
- se tutti i dehors attualmente presenti sulla via siano garantiti da regolare concessione.
Silvio Magliano