INTERPELLANZA – Scuola Primaria ‘Silvio Pellico’ e CPIA2: una convivenza forzata a cui servono regole di tutela rafforzata
TENUTO CONTO CHE
- l’Istituto Comprensivo “Matteotti-Pellico” è composto da 6 plessi: uno di essi ha sede in via Madama Cristina 102 e ospita la Scuola Primaria “Silvio Pellico”;
- con l’approvazione della delibera della Giunta comunale mecc. 2019 03533 del 27 agosto 2019, si stabiliva che: “presa in carico da parte della Divisione Servizi Educativi dell’ala “ampliamento anni 80” dell’edificio scolastico di via Madama Cristina 102, ospitante la scuola primaria “Pellico” appartenente alla Direzione Didattica Pellico (dall’anno scolastico 2019-20 Istituto Comprensivo “Matteotti – Pellico”) e contestuale assegnazione al CPIA 2 (Centri Provinciali Istruzione Adulti) dei locali del suddetto ampliamento per consentire il trasferimento dall’anno scolastico 2019-20 degli alunni del CPIA 2 attualmente ospitati presso la scuola secondaria di secondo grado, di competenza della Città Metropolitana di Torino, “Giulio” in via Bidone 11. Sia il “Giulio” sia il “Regina Margherita”, quest’ultima scuola collocata nel medesimo edificio scolastico e che ha consentito nell’anno scolastico 2018-19 l’utilizzo di alcuni locali propri, hanno infatti segnalato da un lato notevoli complessità gestionali, dall’altra la necessità di ampliamento dell’offerta formativa, che richiede di poter utilizzare appieno i locali dei propri istituti. Facendo riferimento alle competenze assegnate dalla Legge 23/96 ai comuni, art. 3 comma a, e alla nota del MIUR (prot. n. 0008041 del 07/09/2015) poiché il Comune deve provvedere alla collocazione dei CPIA attualmente ospitati presso le sedi di scuola secondaria di secondo grado di competenza di Città Metropolitana in sedi scolastiche di propria competenza, la Città ha avviato un’attenta ricognizione degli spazi disponibili nella zona di riferimento (quartiere San Salvario), individuando i n. 7 locali dell’ampliamento anni ’80 sopra richiamato per lo svolgimento dei corsi del C.P.I.A. 2 di via Bidone 11, secondo le indicazioni condivise con le dirigenze scolastiche interessate e contenute nel verbale della riunione svoltasi con le stesse presso l’Ufficio Scolastico Territoriale di Torino il 19/07/2019, condiviso con gli interessati e conservato agli atti della Divisione Educativi. Sarà cura delle dirigenze scolastiche della scuola “Pellico” e del C.P.I.A. 2 attraverso appositi accordi gestionali garantire il corretto funzionamento di entrambe le attività.”;
- pertanto, nel medesimo compendio della Scuola Silvio Pellico è ospitato, da poco più di un anno, anche il CPIA2 (Centro Provinciale per l’Istruzione degli Adulti);
- il tema della convivenza di due Istituzioni scolastiche senza dubbio eterogenee ha da subito suscitato perplessità e preoccupazioni presso i genitori della Scuola Pellico;
RICORDATO CHE
- il tema è stato oggetto di un atto consiliare discusso in data 18 novembre 2019; si riportano di seguito ampi stralci della risposta pronunciata dall’Assessore con delega alle Politiche Educative: “Sul percorso di condivisione, per quanto riguarda l’Assessorato, al fine di permettere il regolare svolgimento delle lezioni sia della scuola primaria, sia del C.P.I.A. e per dare risposte ai dubbi e perplessità sollevati dalle famiglie degli alunni della Scuola Pellico, la scrivente e gli uffici hanno svolto incontri con i dirigenti scolastici, con una rappresentanza dei genitori che hanno presentato richiesta scritta di chiarimenti, che è stata soddisfatta con nota dell’8 ottobre 2019, e inoltre è stata svolta un’assemblea con i genitori ed insegnanti della Pellico in data 15 ottobre. Il C.P.I.A. ha iniziato le sue attività di accoglienza il 17 ottobre. Sulla composizione dei 43 frequentatori del C.P.I.A. 2 al mattino, le percentuali corrette sono: su 20 lavoratori 47%, studenti universitari 36%, minori 10%, richiedenti asilo 7% tutte donne. Sul Protocollo d’intesa per l’accordo gestionale, è assolutamente corretto che sia redatto in autonomia dai dirigenti delle due scuole e dai rispettivi RSPP; il Comune non può essere firmatario di tale accordo interno e di integrazione del DVR dei due datori di lavoro delle scuole interessate. Tuttavia, l’Assessorato ha fornito supporto tecnico e di mediazione. L’accordo gestionale è stato consegnato ai genitori durante l’assemblea del 15 ottobre 2019 e il suo aggiornamento del 7 novembre è stato inviato via mail alla Scuola Pellico; il Comune lo ha a sua volta ricevuto e conservato agli atti. Le situazioni di coabitazione tra adulti e bambini sono state analizzate in occasione di numerosi incontri congiunti tra scuole e tecnici comunali, alla presenza del responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione delle due scuole, i quali hanno studiato e definito nel dettaglio le procedure da adottare per i pochi spazi da utilizzare in comune, e in particolare per la scala di accesso, mentre per i servizi igienici la manica destinata al C.P.I.A. 2 è dotata di tre blocchi bagni distribuiti ai vari piani, che non interferiscono in alcun modo con gli spazi della Scuola Pellico. In merito al servizio igienico per le persone con difficoltà motorie del C.P.I.A. 2, è previsto l’adeguamento del blocco bagni al primo piano nella manica ristrutturata di via Madama Cristina; nel frattempo, come prescritto dall’ASL di Torino, l’eventuale disabile presente usufruirà del servizio igienico per disabili presente nel lato Pellico e sarà accompagnato dal collaboratore del C.P.I.A.. Tali opere di adeguamento potranno essere realizzate nel primo trimestre del 2020 con modalità e tempistiche da definire con la scuola. In data 12 novembre 2019 l’ASL di Torino ha fatto pervenire la relazione con le sue valutazioni igienico-sanitarie circa la copresenza delle due istituzioni scolastiche nel medesimo plesso. Dalla valutazione dei contenuti dell’accordo gestionale e a seguito del sopralluogo effettuato, l’ASL non ritiene che vi siano problematiche igienico-sanitarie tali da compromettere l’attività didattica in ambedue le istituzioni scolastiche. Aggiungo che già da diversi anni nella città di Torino alcuni punti di erogazione del C.P.I.A. sono collocati in scuole del primo ciclo, quali C.P.I.A. 1 presso la scuola primaria di via Zumaglia, C.P.I.A. 2 presso la scuola primaria di corso Giulio Cesare, C.P.I.A. 3 presso l’edificio scolastico di strada Castello di Mirafiori, ospitante sia la scuola primaria, sia la scuola secondaria di primo grado. I locali assegnati al C.P.I.A. sono in carico alla scuola e gestiti dal Dirigente Scolastico del C.P.I.A. stesso, che risponde dell’uso e delle attività svolte nei termini di legge, esattamente come qualunque altra autonomia scolastica. In aggiunta all’organico delle due autonomie scolastiche, l’Ufficio Scolastico Regionale Ambito di Torino ha incrementato di tre unità l’organico del personale ATA, di cui uno per l’istituto comprensivo Matteotti – Pellico e due per il C.P.I.A. 2. Durante il sopralluogo del 4 luglio 2019, presenti il Presidente del Consiglio di Istituto della Pellico, la Dirigente scolastica della Pellico, due docenti dei C.P.I.A. 2, la mia persona e i tecnici dell’edilizia scolastica, si è ritenuto di non redigere alcun verbale, in quanto si è trattato di un sopralluogo di carattere conoscitivo dei locali e pertanto finalizzato alla presa visione degli stessi da parte degli interessati. Concludo confermando la disponibilità dell’Assessorato a continuare a supportare le scuole sia per favorire la collaborazione e il dialogo in materia di sicurezza, anche con gli eventuali interventi migliorativi che dovessero essere ritenuti necessari in base agli esiti del ricorso sottoscritto da 32 genitori della Pellico, sia per riaffermare il valore del diritto allo studio per entrambe le utenze delle due scuole, evitando – come richiesto dalla maggioranza dei genitori della Pellico – di escludere dalla frequenza gli studenti del C.P.I.A..”;
- le enunciazioni dell’Assessore non sono state ritenute sufficienti a placare le ragionevoli perplessità delle famiglie, a ciò si aggiunga – e questa certamente non è colpa imputabile all’Amministrazione comunale – che la successiva ondata pandemica ha contribuito ulteriormente ad amplificare ansie e preoccupazioni;
EVIDENZIATO CHE
- nel mese di agosto 2020 è stata completata una raccolta firme tra i genitori della Scuola Pellico a sostegno di una petizione inviata via PEC alle Istituzioni territoriali e ai Gruppi consiliari in data 4 agosto 2020;
- le famiglie hanno inteso pronunciare e rendere esplicita tutta la loro preoccupazione per le ineludibili e molteplici difficoltà derivanti dalla convivenza presso il medesimo compendio di due Istituzioni scolastiche profondamente eterogenee;
- si riporta un ampio stralcio della lettera: “Siamo un gruppo di genitori, con figli in fascia d’età di scuola primaria, iscritti alla Scuola elementare Silvio Pellico, appartenente all’IC Matteotti-Pellico di Torino. Con molta apprensione seguiamo, da settimane e tramite i media, le proposte che le Istituzioni scolastiche, la Circoscrizione 8 e il Comune stanno vagliando per il rientro dei nostri figli, in aula a settembre. Ci è giunta notizia che, al fine di assicurare il distanziamento sociale ed evitare assembramenti, in Circoscrizione 8 – a cui la nostra scuola appartiene – sono stati individuati spazi extra da dividere tra i diversi istituti. Così come è trapelata la richiesta, avanzata da parte dell’amministrazione comunale ai dirigenti scolastici, di mettere a disposizione le classi attualmente inutilizzate nelle scuole del plesso di appartenenza, sempre per la medesima finalità, con relativo costo dei trasporti a carico del Comune. L’edificio di via Madama Cristina 102 ha però una sua specificità che non può passare inosservata: esso è sede condivisa di 2 istituti; la scuola primaria Pellico e il CPIA2 (Centro per l’istruzione degli adulti). Una convivenza che, in tempi di contagio da Covid-19, renderebbe largamente disagevole, per entrambe le istituzioni, l’uso degli spazi disponibili e quelli condivisi. Proprio per quella “promiscuità” adulti/bambini che potrebbe essere foriera di complicanze ed aggravi di rischi sanitari. Da genitori, ci poniamo una domanda: alla luce del periodo pandemico che tutti noi abbiamo vissuto e stiamo ancora vivendo, al fine di scongiurare un ulteriore disagio a carico dei bambini e delle loro famiglie (l’ennesimo da quando è iniziata l’emergenza), è possibile per il Comune rivedere solo temporaneamente le scelte di messa a disposizione dei locali ceduti al CPIA2? Si potrebbero così scongiurare sia il rischio di dover rinunciare alla didattica in presenza, sia quello di dover gestire trasferte di minori da un istituto all’altro (con conseguente risparmio dell’onere finanziario a carico del Comune). In un’ottica di cura dello stato psicologico dei minori, inoltre, non va sottovalutata la serenità di poter tornare a vivere la scuola sicuri dei propri riferimenti, senza, quando è possibile evitare, spezzettarsi in altre sedi. In aggiunta, il CPIA2 potrebbe avere degli spazi dedicati, in uso esclusivo, azzerando i rischi indotti dall’uso promiscuo e assicurando la partecipazione anche ad un’utenza maggiore rispetto all’attuale, oggi già numericamente vincolata dal piano di evacuazione per la condivisione delle vie di esodo. La nostra richiesta non vuole essere oggetto di alcun tipo di strumentalizzazione politica ma muove dal principio logico per cui, se sono state individuate delle strutture idonee ad essere adibite a locali scolastici nell’ambito del territorio, deve comunque essere considerata la modalità più agevole di utilizzo di questi spazi, oltre che la meno costosa. Perché far spostare i bambini, già sufficientemente penalizzati in tutto questo periodo, quando i locali già individuati potrebbero soddisfare l’attività formativa del CPIA2? Con il risultato di usare tutti “male” degli spazi che sotto il profilo edilizio hanno mancanze ed inadeguatezze che non si avrebbe il tempo materiale di risolvere, anche ammesso che vi fossero gli stanziamenti finanziari necessari. Ricordiamo infine, per collocare le nostre richieste in un contesto di analogia che, nei mesi scorsi, sempre a causa dell’emergenza Coronavirus, il Comune di Torino ha rinviato il progetto di accorpamento della primaria Gianelli, che avrebbe dovuto trasferirsi nei locali della media Turoldo, per fare spazio al CPIA1. Chiediamo dunque anche per la scuola elementare Silvio Pellico che, in considerazione dell’attuale delicata situazione dovuta all’emergenza epidemiologica, si rivedano in via eccezionale e temporanea gli accordi di concessione degli spazi in favore del CPIA2.”;
INTERPELLA
Il Sindaco e l’Assessore competente per sapere:
- se si possa ricevere copia del verbale redatto dall’ASL, quali locali siano stati visionati, quale documentazione sanitaria sia stata visionata o richiesta in copia, copia della richiesta di chiarimenti presentata dall’Assessore (a cui pare che l’ASL abbia fornito riscontro);
- se l’accertata inesistenza di problematiche igienico-sanitarie sia stata recentemente rivisitata, tenuti conto del rischio di contagio da Covid-19;
- se precedentemente fossero state vagliate anche altre sedi, sempre in Circoscrizione VIII (se sì, quali siano state e per quali motivi siano state escluse);
- quale sia la reale esigenza numerica, in tema di aule e altri spazi, da parte del CPIA2 (atteso che quando i corsi erano ospitati in orario diurno presso la Scuola Giulio venivano occupati solo 2 locali);
- se e quando siano stati svolti i lavori di adeguamento citati nella risposta dell’Assessore del 18 novembre 2019;
- se e quando siano stati eseguiti i lavori propedeutici al rilascio del Certificato Prevenzione Incendi;
- se si ritenga che il personale ATA sia funzionalmente adeguato per fornire un’attenta sorveglianza con riferimento alla fascia d’età degli scolari della Scuola Primaria.
Silvio Magliano