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INTERPELLANZA – Recepimento dell’Articolo 165 del Decreto Legislativo 18 aprile 2016 n. 50 a sostegno dei concessionari di Associazioni Culturali e di Terzo Settore in sofferenza finanziaria causa crisi da COVID-19

PREMESSO CHE

  • l’Area Patrimonio della Città di Torino gestisce attualmente oltre 100 contratti di concessione di immobili a favore di Enti e Associazioni senza fine di lucro;
  • da mesi, a causa dell’emergenza da COVID-19, tante di queste Associazioni e realtà si trovano nell’impossibilità di svolgere le consuete attività didattiche, culturali e di intrattenimento;

EVIDENZIATO CHE

  • per le realtà di questo tipo, l’attività sociale è anche la principale e talvolta l’unica fonte sostentamento economico;
  • solo in un numero limitato di casi queste realtà hanno ripreso a pieno regime l’attività dopo i mesi di “lockdown”;
  • l’interruzione (o il rallentamento) dell’attività non corrisponde a un proporzionale calo delle spese, dal momento che utenze, canoni, tributi, assicurazioni e altre uscite continuano a doversi versare puntualmente;

RILEVATO CHE

  • il Decreto “Cura Italia” e l’articolo 216 del Decreto “Rilancio”, così come modificato dalla Legge di Conversione, prevedono la possibilità per i Concessionari delle sole A.S.D. di richiedere la revisione dei rapporti concessori “mediante la rideterminazione delle condizioni di equilibrio economico-finanziario originariamente pattuite, anche attraverso la proroga della durata del rapporto, comunque non superiore a ulteriori tre anni, in modo da favorire il graduale recupero dei proventi non incassati e l’ammortamento degli investimenti effettuati o programmati”;
  • in realtà, l’articolo 216 del Decreto “Rilancio” fa riferimento al preesistente articolo 165 del Decreto Legislativo 18 aprile 2016 n. 50, meglio conosciuto come “Rischio ed equilibrio economico-finanziario nelle concessioni”, che non si riferisce alle sole A.S.D.;

 

CONSIDERATO CHE

  • l’unica misura a sostegno di queste realtà da parte del Comune di Torino è, a oggi, la dilazione della terza e della quarta trimestralità al 31 dicembre 2020, come da delibera della Giunta Comunale del 17 marzo 2020;
  • in caso di ritardo nel versamento del dovuto alla Città di Torino, le Associazioni rischiano sanzioni o, addirittura, di vedersi revocata la concessione;
  • diversi sono i casi di Associazioni che hanno investito somme anche rilevanti per la ristrutturazione degli spazi presi in affitto dalla Città di Torino;
  • senza misure adeguate di sostegno, un numero rilevante di queste realtà dovrà interrompere l’attività;
  • la Città di Torino non può permettersi di vedere drasticamente ridotta la platea di Associazioni attive sul territorio;

INTERPELLA

Il Sindaco e l’Assessore competente per sapere:

  1. se l’Amministrazione intenda recepire l’Articolo 165 del Decreto Legislativo 18 aprile 2016 n. 50, estendendolo a tutti i concessionari delle Organizzazioni Culturali e del Terzo Settore in sofferenza finanziaria a causa della crisi;
  2. come si intendano sostenere, in virtù di tale auspicato recepimento, con sgravi e/o con proroga delle concessioni, le Associazioni Culturali e le realtà di Terzo Settore con le quali è in vigore un contratto di concessione pluriennale;
  3. se l’Amministrazione intenda prorogare ulteriormente il termine del 31/12/2020 per la corresponsione dei canoni del secondo semestre 2020 di cui alla delibera di Giunta del 17 marzo 2020 mecc. 2020 00831.

Silvio Magliano