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INTERPELLANZA – Questa Amministrazione intende garantire un futuro ai chioschi edicole?

PREMESSO CHE

  • la costante erosione delle vendite dei quotidiani sta avendo un effetto pesantissimo su esercizi che un tempo garantivano ottimi redditi;
  • il declino dei prodotti editoriali cartacei pare conoscere una corsa senza sosta tanto che i dati provenienti dalle Camere di Commercio su base nazionale indicano in 15126 quelle in attività al termine del 2018 (con una contrazione negativa su base annua di oltre 700 chiusure);
  • il trend nazionale non conosce smentite a livello locale, suffragati dai dati in possesso dello scrivente (di seguito riportati), ottenuti a seguito di formale istanza di accesso atti;

CONSIDERATO CHE

  • con DGC mecc 2014 06312 recante disciplina inerente “insediamento di attività di vendita all’interno di chioschi non in esercizio collocati su area pubblica o soggetta ad uso pubblico”, l’Amministrazione stabiliva che “in riferimento alle strutture munite di permesso di costruire in precario per l’attività di vendita al dettaglio, non revocato, e nelle quali sia stata effettivamente svolta l’attività di vendita per almeno un anno nell’ultimo quinquennio decorrente dalla data di approvazione del presente provvedimento, a richiesta dei soggetti interessati, potrà essere rilasciata l’autorizzazione per la vendita di prodotti esclusivamente non alimentari… “stabilendo che le autorizzazioni rilasciate avranno validità temporale fino al 4 luglio 2017”;
  • lo scrivente presentò un’interpellanza in data 19 dicembre 2017 (mecc. 2017 06501 “Quale futuro ha in mente l’Assessore al Commercio per i chioschi edicole?”) per interrogare la Giunta circa eventuali provvedimenti volti ad ampliare lo spettro dell’offerta commerciale proponibile dai chioschi edicole;
  • tenendo nel giusto conto la fortissima contrazione delle vendite dei prodotti editoriali cartacei (pari a quasi il 50% nel corso degli ultimi anni), la pressione tributaria (COSAP) a carico dei titolari dei chioschi raggiunge livelli insostenibili e superiori rispetto a quanto previsto da molti Comuni della cintura;
  • il 24 ottobre 2018 a Rimini è stato sottoscritto un protocollo di intesa tra FIEG (Federazione Italiana Editori Giornali) e ANCI (Associazione Nazionale Comuni Italiani) che prevede iniziative volte a: ridurre i canoni delle edicole per le occupazioni di suolo pubblico; esonerare dall’imposta le locandine editoriali dei quotidiani e dei periodici esposte nei locali pubblici; ampliare le categorie di beni e i servizi offerti dagli edicolanti a cittadini e turisti (pagamento ticket, prenotazioni visite mediche, spedizioni e recapiti corrispondenza, eccetera), garantendo che la parte maggioritaria del punto vendita sia comunque destinato alla stampa; assicurare una presenza capillare delle edicole, anche nelle aree periferiche; individuare criteri volti alla liberalizzazione degli orari e dei periodi di chiusura dei punti vendita con l’obiettivo di garantire la presenza di rivendite di giornali in ogni momento possibile; riqualificare e ridefinire ruolo e funzione dei punti vendita con politiche di sostegno per la ristrutturazione/sostituzione dei manufatti;

VERIFICATO CHE

  • nell’anno 2016 il numero di edicole presenti e attive in città era di 430;
  • nell’anno corrente risultano attive 343 edicole di cui 100 sono collocate su suolo pubblico (chioschi);
  • risulta che negli ultimi 3 anni abbiano cessato l’attività 87 edicole di cui 24 erano chioschi;

INTERPELLA

Il Sindaco e l’Assessore competente per sapere:

  1. quali siano le azioni poste in essere da questa Amministrazione per garantire la sopravvivenza commerciale dei chioschi occupati da edicole;
  2. se la DGC 2014 06312, richiamata nel paragrafo “considerato che”, cesserà la propria vigenza nel 2020 (come dichiarato dall’Assessore al Commercio nel Consiglio Comunale del 29 gennaio 2018) o sarà ulteriormente prorogata;
  3. quali attività possano essere svolte e quali categorie merceologiche possano essere commercializzate presso i chioschi edicole, parallelamente alla vendita dei prodotti editoriali;
  4. se l’Amministrazione abbia intenzione di considerare la riduzione o comunque la revisione del canone COSAP per i chioschi edicole;
  5. quali siano i provvedimenti adottati dall’Amministrazione per rendere vigenti ed efficaci i contenuti dell’accordo FIEG/ANCI del 24 ottobre 2018 (citato nel paragrafo “considerato che”);
  6. perché il Regolamento n. 333 non sia più presente nel sito internet della Città (tenuto conto che i Regolamenti abrogati permangono nell’elenco recando la dicitura “abrogato”).

Silvio Magliano