Skip to main content

INTERPELLANZA – L’illusione del concreto: il metodo dell’Amministrazione Appendino per la gestione dell’illegalità e delle occupazioni abusive

PREMESSO CHE

  • nelle scorse settimane lo scrivente ha ricevuto numerosissime e preoccupanti segnalazioni provenienti da cittadini residenti in via Aosta 31 e 37 e in via Bologna 267 aventi ad oggetto la presenza di insediamenti costanti di persone di etnia rom a cui si lega eziologicamente il fenomeno dell’occupazione abusiva di unità immobiliari ATC nonché la creazione di situazioni di degrado e di disturbo della quiete pubblica;

TENUTO CONTO CHE

  • al fine di sollecitare l’attenzione e l’interesse della Giunta sul tema delle occupazioni abusive di immobili ATC lo scrivente ha depositato in data 7 maggio 2020 un’interpellanza (mecc. 2020 01078) relativa alla situazione in corso Salvemini 25, via Roveda 45 interno 8 e via Scarsellini 12;
  • precedentemente lo scrivente si era occupato della situazione del compendio immobiliare “M2” in corso Agnelli/corso Tazzoli/via Dina/via D’Arborea/via De Bernardi (mecc. 2020 00715);
  • altra situazione già oggetto di attenzione da parte del sottoscritto è stata la condizione di corso Racconigi 25 (mecc. 2019 04088) e del compendio in via Pietro Cossa 280 (suoi interni);
  • con un’interpellanza presentata il 5 giugno 2020 (mecc. 2020 01270) lo scrivente si faceva latore di alcune preoccupate e preoccupanti segnalazioni da parte di inquilini residenti presso le case ATC in via Bologna 267: da fine dicembre 2019 erano stati occupati diversi appartamenti da parte di persone di etnia rom. Si trattava di una ventina di persone che usavano stazionare in cortile durante il giorno con le loro auto e con caravan in strada. Gli inquilini/affittuari non avevano più la possibilità di parcheggiare le loro auto nel cortile. Inoltre, venivano scaricati vicino ai bidoni vari generi e tipologie di rifiuti e chi si azzardava a porre rilievi veniva ricoperto di improperi e insulti; si erano già verificati episodi di violenza e si stavano inoltre verificando numerosi furti nelle cantine. Altri punti di doglianza risiedevano nel fatto che gli inquilini/affittuari pagavano le spese generali anche per i consumi incontrollati degli occupanti abusivi;
  • questa la risposta ricevuta dalla Vice Sindaca nel corso del Consiglio Comunale del 6 luglio 2020: “Nel caso specifico gli accertamenti effettuati presso le case ATC di via Bologna 267 non hanno riscontrato particolari criticità a parte qualche caso di presenze piuttosto numerose nel cortile. Gli agenti, comunque, hanno provveduto a diffidare le famiglie occupanti abusive dal creare disturbi o assembramenti nelle parti comuni.”;              

RILEVATO CHE

  • con riferimento alla situazione in via Aosta 31 e 37 allo scrivente è stato narrato di numerose unità immobiliari ATC già indebitamente occupate e di altre ad oggi vuote ma ovviamente a rischio di probabile futura (abusiva) occupazione. Inoltre, si rileva un contesto di forte degrado e di costante disturbo della quiete pubblica da parte di soggetti che abitualmente stazionano con auto e caravan nelle pertinenze delle unità immobiliari in oggetto. Ne consegue una forte e ingiusta contrazione della libertà personale da parte dei residenti in regola (sovente intimiditi dagli irregolari di etnia rom e apostrofati con improperi impronunciabili in questa sede), la cui percezione del senso di sicurezza è ormai giunta a livelli prossimi allo zero;
  • con riferimento a via Bologna 267, a supporto di quanto già descritto con la precedente interpellanza e a fronte di un evanescente approccio dell’Amministrazione, come reso evidente dalle parole pronunciate il 6 luglio u.s. dalla Vice Sindaca (sopra riportate in virgolettato), appare utile riportare il testo di una delle numerose mail che lo scrivente ha ricevuto da parte dei cittadini ivi residenti, per ragioni di tutela della privacy e della incolumità personale si omette il nominativo del mittente: “La situazione ha conosciuto un recrudescente incremento nelle ultime settimane, la situazione in via Bologna è sempre più drammatica. Sono tornati dalle ferie e sicuramente le persone che soggiornano nei tre appartamenti sono una cinquantina, più quelli che vivono all’interno di un furgone posteggiato in cortile. Furgoni e camper sono ovunque, dalle nostre case fino in corso Taranto. Sono sempre in movimento, vanno e vengono con macchine da cui scaricano generi vari (argenteria, copertoni ecc.) le cantine sono piene. ATC ci aveva fatto sapere che un eventuale sgombero (prima dei fatti) sarebbe stato a nostro carico. Noi ormai siamo impossibilitati a scendere in cortile, è pieno costantemente fino a notte inoltrata. La sindaca, in un post su Facebook aveva fatto sapere di essere soddisfatta dello sgombero in via Germagnano. Dice che solo 2 furgoni sono in piazza D’Armi, monitorati dai vigili. Ci prendono anche in giro, venissero a vedere dove sono allacciati per la luce (che noi paghiamo). Qui in via Bologna in maggioranza siamo anziani o marocchini che hanno paura. Squallore assoluto, si sono impossessati delle nostre case. Fanno tutto ciò che più gli piace. Per la droga, il mister è agli arresti domiciliari, è stato pizzicato fuori, portato via, dopo un giorno è tornato, abbiamo gente in continuazione nelle scale che fumano erba e già tutti ci siamo ribellati, niente, a me ha rotto per tre volte la cassetta della posta. Grazie saluti cordiali.”;

 CONSIDERATO CHE

  • le azioni intraprese dall’Amministrazione Appendino a tutela della legalità – e pertanto a favore dei cittadini più deboli – al fine di contrastare il disgustoso fenomeno dell’occupazione indebita di immobili ATC appare scevra di adeguata progettualità e guidata unicamente da un afflato singhiozzante;
  • l’illusione del concreto appare il modo più appropriato a descrivere l’inadeguata, inefficace e vacua azione politico-amministrativa della Giunta Appendino in tema di contrasto delle occupazioni irregolari e di tutela della quiete pubblica;
  • l’occupazione abusiva degli immobili e delle loro pertinenze non può essere equiparata all’acquisizione di un diritto e tantomeno può essere inclusa nel novero delle azioni legali, va contrastata con prontezza e senza ritardi con gli strumenti di cui è titolare l’Amministrazione;

INTERPELLA

Il Sindaco e l’Assessore competente per sapere:

  1. se l’Amministrazione abbia consapevolezza delle situazioni di degrado, di insicurezza e di illegalità sopra sinteticamente descritte con riferimento ai compendi immobiliari di via Bologna 267 e via Aosta 31 e 37 e relative pertinenze;
  2. se l’Amministrazione, spinta dall’imminente appuntamento elettorale della primavera 2021, ritenga di voler spendere qualche azione concreta ed efficace per il ripristino della legalità e a fini di tutela della convivenza civile e della quiete pubblica presso gli indirizzi indicati;
  3. se l’Amministrazione, qualora ritenesse di non avere competenza in materia, desideri coinvolgere altri attori pubblici al fine di incrementare il livello di sicurezza dei cittadini residenti in via Bologna 267 e via Aosta 31 e 37.

Silvio Magliano