INTERPELLANZA – “La pista ciclabile di corso Francia è pericolosa come una trappola”.
OGGETTO: “La pista ciclabile di corso Francia è pericolosa come una trappola”.
PREMESSO CHE
- la città di Torino vanta circa 181 chilometri di piste ciclabili;
- le persone che scelgono la bicicletta per i loro spostamenti sono in continuo aumento;
- è compito dell’Amministrazione garantire l’incolumità di tutti i cittadini, compresi quelli che si spostano in bici;
RILEVATO CHE
- sulla pista ciclabile di Corso Francia, nel tratto Bernini-Piazza Statuto, si verificano incidenti con preoccupante frequenza, come testimoniato anche da diversi cittadini e fruitori della pista stessa;
- la pista è caratterizzata dalla presenza, sul lato destro, di cilindrici metallici utilizzati come dissuasori di sosta;
- la pista risulta essere poco sicura a causa del gradino che la separa dalla carreggiata: le bici infatti non riescono a salire con la ruota su tale gradino e questo causa spesso cadute;
- l’accesso alla pista ciclabile è agevolato dalla configurazione della pista solo in prossimità degli incroci con le vie adiacenti: altrove, invece, accedere alla pista ciclabile è pericoloso;
CONSIDERATO CHE
- nella notte tra il 10 e l’11 giugno 2015 un giovane consigliere della Circoscrizione 3 ha perso la vita in seguito a un incidente in moto proprio a causa del violento impatto contro uno di questi cilindri di metallo;
CONSIDERATO INOLTRE CHE
- esistono degli innovativi dissuasori della sosta a panettone progettati per la sicurezza di chi si sposta in auto in città
- questi dispositivi sono realizzati in gomma riciclata derivante da pneumatici;
- in caso di contatto accidentale con il paraurti di un’automobile i danni sono ridotti al minimo: la particolare mescola che costituisce il panettone riesce infatti ad assorbire la maggior parte della forza d’urto.
INTERPELLA
Il Sindaco e l’Assessore competente per sapere:
- in che modo l’Amministrazione intenda porre rimedio ai numerosi incidenti che si verificano su questa pista ciclabile;
- come intendano risolvere il problema costituito dal gradino tra la pista e la carreggiata e facilitare l’immissione di chi si sposta in bici;
- se si possa prendere in considerazione l’idea di sostituire i dissuasori di metallo con i dissuasori in gomma riciclata sopra descritti.