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INTERPELLANZA – Giostre e aree bimbi: è indispensabile salvaguardare sia la sicurezza sanitaria sia il diritto al gioco sia il tessuto imprenditoriale del settore

PREMESSO CHE

– lo scrivente ha recentemente ricevuto le lamentele di alcuni imprenditori del settore del divertimento e del gioco rivolto ai più piccoli: si tratta dei giostrai che collocano le loro attrazioni presso alcuni parchi e aree della città; – sovente si tratta di attrazioni singole o presenti in piccolo numero (come avviene ad esempio presso Piazza D’Armi in cui è presente una giostra classica, un trenino, un Bruco mela e una piccola pista per la corsa delle automobiline);

CONSIDERATO CHE

– nel corso del primo lockdown della primavera 2020 tutte le attrazioni erano state chiuse, così come erano state interdette le aree giochi bimbi presenti presso i parchi e giardini cittadini; – con la decelerazione della “prima ondata” epidemiologica si sono consentite le riaperture, sempre nel rispetto delle generali prescrizioni anti-contagio, sia delle aree giochi sia delle giostre; – con il secondo lockdown del novembre scorso e a seguito dell’inserimento della Regione Piemonte in zona rossa sono state chiuse le giostre ma, secondo quanto riportato allo scrivente, sono state mantenute aperte le aree giochi bimbi; – tale situazione ha generato una evidente asimmetria nella gestione e fruizione delle attrazioni dei divertimenti rivolti ai più piccoli: i bimbi possono recarsi presso le aree giochi in compagnia dei loro genitori – senza contingentamento numerico, in assenza di specifici controlli e in assenza delle procedure di sanificazione – ma gli stessi bimbi non possono usufruire delle giostre, ove sarebbe molto semplice porre limiti numerici all’utilizzo e imporre adeguate procedure di sanificazione;

RILEVATO CHE

– secondo quanto narrato allo scrivente pare che alcuni operatori della Polizia Municipale abbiano recentemente sanzionato e imposto la chiusura al titolare di una giostra, seppure in assenza di assembramento ma per il semplice fatto di avere in funzione la propria attività;
– secondo quanto appreso dallo scrivente, pare che altre Regioni e Comuni del Paese (in Liguria e in Toscana) consentano ai bimbi sia di divertirsi presso le aree giochi sia presso le giostre; – in tal modo si garantisce sia il divertimento dei più piccoli sia la sopravvivenza delle realtà imprenditoriali di settore (giostrai);

PRECISATO CHE

– lo scrivente ritiene che, a maggior ragione in un periodo di fortissime limitazioni e restrizioni alla libertà personale come quello che stiamo faticosamente attraversando, sia doveroso rivolgere un’attenzione particolare alle esigenze dei più piccoli garantendo – nel pieno rispetto dei protocolli e delle disposizioni normative contingenti – il diritto al gioco nel senso più ampio del termine ed in ogni forma; – allo stesso tempo, si ritiene che il diritto al gioco possa trovare esplicazione sia presso le aree giochi bimbi sia presso le giostre (escludendo per evidenti ragioni i luna park, i parchi divertimenti e similari) e che ciò possa e debba avvenire imponendo e garantendo il distanziamento, la frequente sanificazione delle attrezzature e l’utilizzo della mascherina;

INTERPELLA

Il Sindaco e l’Assessore competente per sapere:

  1. se l’Amministrazione provveda alla frequente sanificazione delle attrezzature presenti presso le aree giochi bimbi presenti presso parchi, giardini, aree verdi e in altre zone della città;
  2. se l’Amministrazione e il Corpo di Polizia Municipale stiano svolgendo attività di vigilanza presso le aree giochi bimbi per verificare il rispetto delle disposizioni normative anti-contagio;
  3. se l’Amministrazione intenda consentire l’apertura delle giostre (ma non dei luna park e similari) imponendo misure simili se non identiche a quelle in vigore per altre attività economiche (quali, ad esempio, il rispetto di determinati criteri di contingentamento e frequente sanificazione delle attrezzature).

Silvio Magliano