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INTERPELLANZA – Anche la tutela del consumatore è stata contagiata dal virus?

PREMESSO CHE

  • nelle ultime settimane lo scrivente sta ricevendo numerose segnalazioni da parte di cittadini relative all’aumento dei prezzi al consumo sia dei principali generi alimentari sia dei prodotti per la cura della persona e della casa (beni che compongono il cosiddetto “carrello della spesa”);
  • a fronte di un periodo di forti difficoltà economiche, sociali, relazionali e lavorative per la maggior parte dei cittadini, paiono intravedersi comportamenti speculativi da parte di produttori e rivenditori di generi alimentari e non;

RILEVATO CHE

  • come riportato dal TGR Piemonte, edizione di mercoledì 8 aprile ore 14, molti generi alimentari del settore ortofrutta hanno conosciuto nelle ultimissime settimane (periodo di rilevazione dal 20 marzo al 2 aprile) notevoli incrementi di costo: a puro titolo esemplificativo, zucchine da 0,9 €/kg a 2 €/kg, peperoni da 2,4 €/kg a 2,7 €/kg, asparagi da 2,6 €/kg a 4,5 €/kg, arance da 2 €/kg a 2,3 €/kg, mele da 2 €/kg a 2,3 €/kg (fonte listino CAAT);
  • negli stessi giorni molti altri organi d’informazione (Corriere della Sera), istituti di ricerca (ISTAT) e organismi a tutela del consumatore (CODACONS) enunciavano un incremento del cosiddetto “carrello della spesa”;  

CONSIDERATO CHE

  • a prescindere dai dati raccolti e riportati dagli organi ufficiali e al di là dei dati numerici, è piuttosto diffusa tra i cittadini la spiacevole percezione che molti generi di prima necessità nelle ultime settimane abbiano subito ingiustificati e ingiustificabili incrementi di prezzo;
  • molti organi d’informazione, sia in versione cartacea sia in formato digitale, hanno riportato le azioni svolte dalle forze dell’ordine e da altre istituzioni pubbliche per accertare e reprimere eventuali raggiri, frodi commerciali e incrementi dei prezzi ai danni dei consumatori e degli agricoltori;
  • lo stesso Presidente del Consiglio dei Ministri, avv. Giuseppe Conte, ha richiamato la necessità di “intervenire duramente contro i comportamenti speculativi di chi impone prezzi fuori mercato o lucra condizioni di vantaggio nelle produzioni di beni di prima necessità.”;
  • a ennesima testimonianza dell’aumento generalizzato dei prezzi proprio in questi giorni vi è un importante attore italiano della GDO che reclamizza la propria scelta di tenere fermi i prezzi in questo periodo di fortissima crisi;

INTERPELLA

Il Sindaco e l’Assessore competente per sapere:

  1. se l’Amministrazione, per quanto di propria competenza e a fini di tutela del consumatore, abbia svolto tutte le azioni possibili (di verifica, raccolta dati, accertamento, ecc…) per ricercare, individuare, segnalare e reprimere eventuali incrementi ingiustificati dei prezzi al consumo dei beni del “carrello della spesa”;
  2. se l’Amministrazione abbia incardinato un dialogo con le associazioni dei commercianti e della GDO per impedire aumenti dei prezzi al consumo dei beni e generi di prima necessità, a tutela e difesa del potere di acquisto dei consumatori;
  3. se, a fini di tutela del consumatore, il Corpo di Polizia Municipale abbia svolto e stia svolgendo gli opportuni controlli di polizia annonaria e quali siano i risultati conseguiti.

Silvio Magliano

consumatori, Covid-19, Silvio Magliano