Skip to main content

Ex Moi, oltre al danno le beffe: 35 mila euro di bolletta SMAT per irrigare orti, danni a impianti e strutture, timori degli altri abitanti

Domani insieme alla I Commissione Consiliare farò un sopralluogo all’ex MOI, in parte occupato abusivamente: ho presentato un’interpellanza per capire chi pagherà le maxi bollette che sono arrivate all’amministratore del condominio per l’utilizzo abusivo di impianti e strutture, sperando che non siano, come al solito, i cittadini. Gli altri abitanti del complesso segnalano timori e pericoli di vario genere.

Impianti devastati, acqua potabile usata per irrigare l’orto che cresce nel cortile, per una bolletta SMAT di 35788,93 euro puntualmente recapitata all’amministratore del complesso ex MOI, parte del quale, per la precisione la palazzina D2 e la palazzina E4, tra il 30 e il 31 marzo scorsi è stata abusivamente occupata. L’8 aprile, poi, è stata analogamente occupata anche la palazzina E1, anch’essa, come le altre, di proprietà del Fondo Città di Torino.
Da allora la situazione è andata costantemente peggiorando: ora le perdite d’acqua, causate dalla manomissione degli impianti, potrebbero avere minato le strutture portanti degli edifici, così come le porte divelte lasciano libero accesso alle centrali termiche ed elettriche, con grave rischio, sia per chi si avventuri nei locali che è impossibile ormai mettere in sicurezza, sia per la presenza di grandi quantità d’acqua corrente che sgorga dalle tubature spaccate.
Nonostante esposti alle autorità competenti, ASL, forze di Polizia, Uffici Giudiziari, ancora nulla si è mosso per tutelare sia gli occupanti, messi in grave pericolo dai propri comportamenti, sia coloro che vivono e lavorano nel complesso. È bene ricordare che nella medesima area è presente un Collegio Universitario: tanto gli studenti e i genitori, quanto i gestori hanno già più volte manifestato i propri timori per la situazione, precaria non soltanto, o perlomeno non tanto, dal punto di vista sociale, quanto dal punto di vista igienico e sanitario.
A otto mesi dall’occupazione, nessuno si è ancora mosso, mentre chi ha aiutato gli occupanti a prendere possesso degli stabili sembra disinteressarsi delle loro attuali condizioni e dei rischi che possono correre.
Ho presentato un’interpellanza al Sindaco e agli Assessori competenti per comprendere quali iniziative si intendano intraprendere per garantire la sicurezza di tutti e la serenità dei residenti e degli studenti, oltre che per capire chi pagherà il conto delle bollette, sperando che non sia la Città, il che vuol dire, come sempre, i cittadini. Sarebbe uno scandalo inaccettabile, l’ennesimo episodio in cui le baldanzose occupazioni vengono effettuate a spese di tutti noi. Domani mattina la I Commissione Consiliare e la Commissione Controllo di Gestione faranno un sopralluogo, nella speranza che si prendano le dovute iniziative.