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Degrado e persone non identificate nel chiosco che cade a pezzi

L’ex fioraio di piazza Risorgimento è l’eloquente simbolo della situazione in zona: i tempi del progetto Living Lab sembrano passato remoto.

La serranda, ormai quasi del tutto divelta, penzola sulla facciata ovest dell’edicola di fronte a via Rivara: una barriera totalmente inefficace a fermare chi intende introdursi all’interno (e succede spesso), ma perfetta come rappresentazione simbolica dell’avanzare del degrado e dell’abbandono in tutta la piazza.
A nulla è servito il cartello che annuncia la vendita del bene per 12mila euro: troppi, rispetto al reale valore? Sta di fatto che, almeno per il momento, compratori non se ne sono visti.
Un bene non presidiato e non valorizzato che in poco tempo diventa ricettacolo di degrado: succede spesso, è successo anche qui. I residenti, esasperati anche dalla sporcizia e dal senso di abbandono che invadono altri settori della piazza, non ne possono più.
Chi è il proprietario del chiosco? Quali prospettive per la piazza e per il quartiere? Queste le domande che i residenti si pongono quotidianamente (e io con loro). I tempi dell’effimera riqualificazione del progetto Living Lab sembrano lontanissimi.