
Corso Racconigi, residenti presi in giro
Riqualificazione del tratto in corrispondenza con corso Vittorio: i residenti chiedevano posti auto per liberarsi di abusivismo e degrado, ma la Giunta preferisce dare priorità alla propria miope ideologia.
Riqualificazione di corso Racconigi, dove si è negli anni formata una sorta di versione bonsai del suk: l’Amministrazione si fa beffe dei cittadini. All’ascolto, se mai c’è stato, non ha fatto seguito la messa in pratica delle idee raccolte e condivise. E fu così che la Giunta, per riqualificare il tratto finale del mercato quasi all’angolo con corso Vittorio Emanuele II, pensò di tracciare posti-bicicletta con relativi archetti e un chiosco SMAT per la distribuzione dell’acqua. Tutto questo, al posto dei più utili posteggi.
Una decisione alla quale mi oppongo risolutamente, per due ordini di ragioni. Primo, è del tutto inadeguata a contrastare il problema del degrado e dell’abusivismo in quell’area. Secondo, è in totale contrasto con quanto richiesto dai residenti e con quanto loro promesso.
Ancora una volta, i Cinque Stelle privilegiano la loro miope ideologia al bene del territorio. Temo che il chiosco SMAT, lungi dall’essere un fattore riqualificante, sarà invece oggetto dell’attenzione dei vandali. Residenti e commercianti speravano, e tuttora sperano, in qualche nuovo posto auto in una zona nella quale in diverse fasce orarie parcheggiare è difficile: non li avranno. È questo l’idea che i Cinque Stelle hanno di ascolto della cittadinanza e partecipazione, concetti tante volte sbandierati ma molto raramente messi in pratica?
Spero che almeno i due stalli riservati a persone con disabilità (previsti dal progetto: bene) siano tracciati a ridosso dell’ultimo stallo a chiusura del mercato e che gli archetti per le bici siano collocati verso corso Vittorio: questo sarebbe peraltro un compromesso appena accettabile.
Il mio impegno a Palazzo Civico continua, sperando che la Giunta pervenga a più miti consigli.
Silvio Magliano – Capogruppo Moderati, Consiglio Comunale Torino.