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Corsi di Formazione e Sicurezza? Si facciano tutti a distanza

Una misura necessaria e utile, in questi giorni di emergenza nonché, per molti, di inattività. La Regione Piemonte ha già dichiarato possibile, in deroga alle normative, la modalità da remoto per alcuni percorsi: si faccia lo stesso per tutti. I corsi pre-registrati, senza interazione con il docente, non sempre bastano.
Blocco completo, o quasi, dei Corsi di Formazione e Sicurezza in queste settimane di emergenza coronavirus: il danno è, per gli Enti di Formazione e per gli studi, enorme e facilmente immaginabile. E dire che attività di questo tipo potrebbero essere portate avanti, in modalità smart, anche in questi giorni di emergenza.

Mi associo alla richiesta, già arrivata da diverse realtà del settore, di tenere in videoconferenza quei corsi che non richiedono una prova pratica.

La Regione ha già comunicato agli Enti Formativi che alcuni corsi potranno essere tenuti in remoto: questa possibilità sia estesa a tutti i corsi per i quali questa modalità è consentita. Attualmente, modalità quali FAD, e-learning, videoconferenza, classi virtuali sono consentite soltanto per i percorsi di IFeP, Its, Ifts e per i percorsi per disoccupati della direttiva Mdl, uguali o superiori a 800 ore.

Per tutti i Corsi sulla Sicurezza, invece, l’unica modalità alternativa all’aula prevista dall’attuale normativa è l’e-learning, che prevede però sistemi tecnologici e modalità di fruizione non efficaci su molti percorsi, tanto che la normativa attuale ne ha limitato l’uso.

In questa situazione di emergenza, modalità alternative a quelle previste in maniera formale dalla normativa, quali la videoconferenza e le aule virtuali, permetterebbero di ottenere una didattica del tutto simile a quella di un’aula frontale, con tanto di interazione con il docente: andrebbero estese il più possibile a tutti i corsi.

Questo consentirebbe alle aziende di “sfruttare” questo momento di chiusura e smart working per portare avanti la formazione dei propri dipendenti. Inoltre, questo permetterebbe di superare i problemi legati alla formazione dei neoassunti, quando il protocollo d’intesa del 14 marzo 2020 ha previsto la sospensione di qualsiasi formazione in presenza.

Ecco un elenco di Corsi Sicurezza che, non necessitando di prova pratica, potrebbero essere tenuti in modalità smart:

– i corsi di Formazione Generale e Specifica dei Lavoratori, i corsi per Preposti e i corsi per Dirigenti previsti dall’Accordo Stato-Regioni del 21/12/11;
– i corsi per RSPP e ASPP secondo l’Accordo Stato-Regioni del 07/07/16;
– i corsi per RLS secondo l’art. 32 del D.Lgs. 81/08;
– i corsi per Coordinatore della Sicurezza secondo l’art. 98 del D.Lgs. 81/08 allegato XIV;
– i corsi per i Datori di Lavoro che svolgono le funzioni di RSPP, previsti dall’Accordo Stato-Regioni del 21/12/11;
– i corsi per Addetto Antincendio basso rischio, secondo il D.M. 10/03/98;
– i corsi di aggiornamento per addetti all’spposizione di segnaletica stradale, previsti dal Decreto MLPS del 22/01/19.

Non interrompere i corsi è una questione di buon senso e di ottimizzazione di tempi e risorse. Spero ci sia la volontà di utilizzare al meglio, in questo senso, la tecnologia disponibile.

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