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Il Consigliere indica la luna, ma l’Amministrazione guarda il dito… In questa città è “Vietato opporsi!”

La mia campagna #AppendinoDoveSei vuole essere un modo ironico e visibile di segnalare ciò che non va a Torino. Ho già collocato tredici appendini in giro per Torino. Per l’ultimo, lasciato in piazza della Repubblica, sono stato multato per 420 euro (affissione non autorizzata). Invece di prendere in considerazione il problema (una donna con disabilità rischia di perdere il diritto allo stallo numerato a causa di una delibera assurda), la Municipale ha pensato che il problema fosse l’appendino in sé. Pagherò volentieri se la delibera sarà modificata, come da me richiesto da due anni a questa parte. Diversamente, farò ricorso direttamente alla Sindaca.

Valeria è una donna con disabilità. Risiede in piazza della Repubblica. È autonoma e lavora. Ha diritto da sempre a uno stallo numerato per posteggiare l’auto. Valeria non lo guida personalmente, ma il mezzo è di sua proprietà. Ora rischia di perdere il diritto a posteggiare sotto casa. La ragione? Una delibera assurda, che vincola il diritto allo stallo numerato al fatto che la persona interessata coabiti insieme a chi, fisicamente, guida il mezzo.
Valeria, senza stallo numerato, non potrà più conservare il suo stile di vita.
Ho voluto segnalare all’Amministrazione questa criticità collocando uno degli appendini della campagna #AppendinoDoveSei. E la Municipale mi ha multato. Per 420 euro. Una cifra pari a circa un quarto della somma incassata mensilmente da un Consigliere Comunale. La ragione? Articolo 19 del Regolamento Comunale sulla Pubblicità.
Pagherò volentieri questa somma se l’Amministrazione acconsentirà a modificare, entro due settimane al massimo, la delibera causa del problema: basterà emendare un comma per consentire di conservare lo stallo numerato a chi, pur non guidando direttamente il mezzo, ne ha la proprietà.
Diversamente, farò ricorso direttamente alla Sindaca.
Da due anni chiedo di cambiare una delibera assurda, secondo la quale una persona disabile non ha diritto allo stallo numerato se non coabita con chi fisicamente guida il mezzo.
La multa mi è arrivata su segnalazione anonima. L’appendino non occludeva la segnaletica né creava alcun tipo di problema. L’avrebbero potuto togliere, se avesse dato fastidio. Invece, evidentemente, il nuovo corso è multare i Consiglieri per la loro attività. Ci troviamo di fronte a un atteggiamento palesemente repressivo.
Di fronte a quell’appendino non si è sentito il bisogno di chiedersi quale criticità testimoniasse, ma si è cercato il cavillo burocratico per sanzionare. Mi chiedo se la severità sia la stessa di fronte ad affissioni abusive, manifesti e graffiti non autorizzati di cui Torino è tappezzata. Domanda retorica: la risposta è no.
Invito tutti i torinesi a mettere a loro volta un appendino dovunque vi sia un problema. Tutti i miei appendini sono pubblici: ce ne sono altri dodici, tutti pubblicati su questo mio sito web.
È questo il modo con cui pensano di fermarmi? Non mi fermerò. Anzi, se questo episodio assurdo servirà per affermare i diritti di tante persone con disabilità, allora sarà servito a qualcosa. E sarò contento.

#Appendinodovesei, Appendino